Trump spalle al muro: il Senato salva l’Obamacare e sanziona la Russia

Decisivo il voto contrario di 3 repubblicani, tra i quali John McCain. Nuove grane dalla figlia Ivanka e dal neo portavoce Scaramucci.

Non gliene va bene una al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La sua “bestia nera” è ufficialmente il Senato Usa che prima ha approvato le sanzioni alla Russia, mettendo un serio ostacolo nei rapporti con Vladimir Putin, e ora gli ha bocciato tutta la misura che cancellava l’Obamacare, anche nella versione “light” o “smilzo”, come è stata definito l’emendamento. Il voto contrario di tre senatori repubblicani ha determinato la bocciatura al Senato del disegno di legge per una revoca parziale dell’Obamacare, affossando così il tentativo estremo dei repubblicani di “revocare e sostituire” la riforma della sanità voluta da Barack Obama.

Determinante è risultato anche il “no” del senatore repubblicano dell’Arizona, John McCain, ex sfidante proprio di Obama, insieme con quello della della senatrice repubblicana dell’Alaska, Lisa Murkowski, e di Susan Collins del Maine. Donald Trump ha incassato la sconfitta al Senato sull’Obamacare e senza drammatizzare ritiene che la riforma sanitaria voluta dal suo predecessore e da lui contestata imploderà da sola. Ma in un tweet non ha rinunciato a lanciare un fendente a chi gli ha voltato le spalle: “Tre repubblicani e 48 democratici hanno lasciato il popolo americano a terra. Ma come avevo detto fin dall’inizio: lasciamo che l’Obamacare imploda. Vedrete!”.

Sì alle sanzioni per la Russia

Il Senato americano ha adottato nuove sanzioni contro la Russia per la sua presunta ingerenza nelle elezioni presidenziali Usa, con 98 voti favorevoli e due contrari, dopo che la Camera dei rappresentanti aveva adottato il testo, martedì scorso, con 419 voti a favore e tre contrari. Spetta ora al presidente Donald Trump decidere se ratificare la legge o porre il veto. Le nuove misure sono state criticate dal Cremlino, ma anche dall’Unione europea, perché consentono di colpire imprese europee. Nel testo sono previste anche sanzioni contro Iran e Corea del Nord.

Il nuovo portavoce si presenta col “bazooka”

Anthony Scaramucci, il nuovo direttore della Comunicazione di Donald Trump, nominato solo il 21 luglio scorso per dare nuovo impulso alla presidenza, ha lanciato una serie di attacchi feroci e volgari contro i più stretti collaboratori del presidente americano. Secondo quanto pubblicato dal New Yorker, Scaramucci ha definito il capo di gabinetto Reince Priebus “uno schizofrenico paranoico” e ha accusato lo chief stretegist Steve Bannon di “lavorare alla Casa Bianca solo per i propri interessi”. “Stanno cercando di resistermi, ma non funzionerà”, ha detto, aggiungendo che Priebus presto si dimetterà. Quanto al reporter con cui ha parlato, ha detto: “Non mi fiderò mai più di un giornalista”.

Transgender, quando per Ivanka erano “i miei amici Lgbt”

La decisione annunciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump di bandire persone transgender dalle forze armate si ripercuote sulla figlia Ivanka che viene travolta dalle critiche, via web, per un tweet di diverse settimane fa in cui manifestava il suo sostegno per la comunità Lgbt. “Sono orgogliosa di sostenere i miei amici Lgbt e gli americani Lgbt che hanno contribuito immensamente alle nostra società ed economia”, scriveva Ivanka il 2 giugno. Adesso a corredo di quel tweet compaiono numerosi commenti che le chiedono in sostanza se ritenga di poter confermare quel sostegno dopo la decisione presa dal padre. Ivanka ricopre anche un ruolo ufficiale alla Casa Bianca dove ha un suo ufficio.

Venezuela nel caos, rientrino i familiari dei diplomatici

Il dipartimento di Stato americano ha ordinato ai familiari del personale diplomatico di Caracas di lasciare il Venezuela e ha autorizzato la partenza volontaria dei suoi dipendenti a fronte della crisi politica in atto nel Paese che rischia di aggravarsi con il voto di domenica prossima per l’Assemblea costituente. Le autorità americane hanno anche ammonito contro i viaggi in Venezuela “a causa di proteste sociali, criminalità violenta e diffuse carenze di cibo e medicine”. A pochi giorni dall’elezione di domenica 30 luglio, il dipartimento di Stato ha denunciato una “situazione politica e di sicurezza imprevedibile”, riferendo anche di arresti e detenzioni di cittadini americani e di altri rimasti vittime di furto.

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2 commenti

  1.   

    Sanzioni alla Russia.
    La Russia starà a guardare o userà contromisure? La Russia controlla oltre il 45% della capacità globale l’arricchimento dell’uranio. Gli Stati Uniti importano il 90% del suo combustibile nucleare.
    .Les Russes disposent de sanctions qui tuent
     Fonte : reseauinternational.net
     
     
     
     

  2.   

    Russia: decisione sul tasso temendo le sanzioni
     
    “Cambio USD/RUB… sotto pressione.
    …questioni geopolitiche … potrebbero avere grosse conseguenze sul futuro dell’economia russa.
    Il Senato USA, infatti, ha finalmente approvato il rafforzamento delle sanzioni, che potrebbe impedire a Donald Trump di rimuoverle.
    Ora Trump dovrà modificare la legislazione, una contraddizione, se si considera che la sua relazione con la Russia durante la campagna elettorale è al centro di un’inchiesta. Ci potrebbe pertanto essere un conflitto d’interessi. Alcuni ritengono che, con le sanzioni USA, la Russia rischi di affrontare decenni di bassa crescita. Anche altri fondamentali economici, come i bassi prezzi del Future Petrolio Greggio WTI, che rimangono sotto i $50, pesano sull’economia russa….”
    (Fonte: Investing)