La Cina fissa un obiettivo di crescita ambizioso per il 2024

Il target del 5% per lo sviluppo del Pil segnala la fiducia di Pechino nell’economia, o la sua volontà di lanciare stimoli. Al via oggi il 14° Congresso nazionale del popolo, il Partito Comunista delinea le linee guida per la politica e l’economia.

La Cina dà il via, martedì 5 marzo, al 14° Congresso nazionale del popolo, aprendo la settimana più importante dell’anno, durante la quale il Partito Comunista delinea le linee guida per la politica e l’economia. Oggi Pechino ha infatti reso noto di aver fissato un obiettivo di crescita del Pil di «circa il 5%» per il 2024, in linea con le aspettative degli economisti e con il target dello scorso anno.

Fra gli obiettivi fissati, un tasso di disoccupazione urbana pari a circa il 5,5%, la creazione di 12 milioni di nuovi posti di lavoro urbani e a un aumento dell’indice dei prezzi al consumo di circa il 3%. Ma vediamo le novità annunciate dal governo cinese.

La Cina fissa il Pil al 5% nel 2024 e segnala i rischi per l’economia

Quest’anno la Cina punterà a una crescita economica di circa il 5%, un tasso che gli analisti hanno definito «ambizioso», dal momento che la seconda economia mondiale deve affrontare sfide che vanno dal rallentamento del settore immobiliare alla debole fiducia degli investitori.

Il premier Li Qiang, il numero due del presidente Xi Jinping, ha annunciato un obiettivo di deficit di bilancio in linea con i dati dello scorso anno e nuovi titoli speciali in emissione da parte del governo centrale, ma ha deluso gli investitori che speravano in un maggiore impulso alla spesa per l’economia.

«Le basi per la continua ripresa e il miglioramento dell’economia del nostro Paese non sono ancora solide, con una domanda insufficiente, un eccesso di capacità in alcuni settori, aspettative sociali deboli e molti rischi persistenti», ha detto Li presentando il report a quasi 3.000 delegati presenti nella Grande Sala del Popolo di Pechino.

Gli investitori stanno guardando quest’anno con attenzione alle «Due Sessioni» del Congresso Nazionale del Popolo, il parlamento approvato dal paese e della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese, il massimo organo consultivo, per carpire indizi su come il presidente Xi intenda affrontare il rallentamento dell’economia e la conseguente deflazione.

Il rapporto del premier è il discorso chiave dell’incontro, che espone gli obiettivi economici annuali più importanti del partito. Il documento del 2023 fissava l’obiettivo di crescita a circa il 5%, il più basso da anni.

Xi, il leader più potente della Cina dai tempi di Mao, ha ascoltato in silenzio il discorso di Li, durato un’ora, che ha toccato i piani per affrontare l’elevato debito pubblico locale, sostenere il settore immobiliare in difficoltà e migliorare le politiche di maternità per aumentare le nascite.

Perché il Pil al 5% è un obiettivo complicato nel 2024

Secondo le previsioni di Li, quest’anno la Cina creerà oltre 12 milioni di posti di lavoro urbani, con un tasso di disoccupazione del 5,5% e un’inflazione del 3%. Il paese si trova ad affrontare una deflazione persistente, con i prezzi al consumo che nel mese di gennaio sono scesi al ritmo più veloce degli ultimi 15 anni.

Il bilancio militare di Pechino aumenterà del 7,2%, eguagliando il tasso dello scorso anno. La Cina ha rafforzato le attività militari intorno a Taiwan negli ultimi anni e Li ha affermato che Pechino «si opporrà risolutamente alle attività separatiste mirate all’indipendenza» e «farà avanzare fermamente la grande causa della riunificazione della madrepatria».

Gli analisti hanno avvertito che l’obiettivo del 2024 sarà più difficile da raggiungere rispetto al 2023, quando la crescita, che si è attestata al 5,2%, è stata favorita da un effetto base basso durante la pandemia. «Sarà un percorso più impegnativo per ripetere una crescita del 5% nel 2024», hanno scritto gli analisti di Ing, aggiungendo che gli stimoli governativi dovrebbero svolgere un ruolo importante. «Sebbene i consumi siano stati il motore principale della crescita nel 2023, la debole fiducia rappresenta un ostacolo significativo nel 2024».

Il premier ha presentato il piano per aumentare i finanziamenti governativi per la ricerca scientifica e tecnologica del 10% rispetto allo scorso anno «in modo da muoversi più velocemente e aumentare l’autosufficienza» di fronte agli sforzi degli Stati Uniti per ostacolare l’industria cinese dei semiconduttori. I membri del Partito Comunista hanno elogiato l’enfasi posta sugli investimenti nell’high tech. 

Fonte: Milano Finanza

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