Dopo aver declassato il debito della Cina, l’agenzia internazionale Moody’s, per la prima volta da 28 anni, abbassa il rating di Hong Kong, che passa da ‘Aa1’ a ‘Aa2’, pre i rischi di integrazione con la Cina.
Ieri Moody’s ha ridotto il rating sovrano della Cina, portandolo e da ‘Aa3’ a ‘A1’. Hong Kong, secondo Moody’s, va declassata per gli “stretti legami economici, finanziari e politici” con la Pechino e per il fatto che “la dinamica del credito in Cina continuerà ad avere un impatto importante sul credito di Hong Kong”.
L’agenzia cita anche le connessioni tra la Borsa di Shanghai e di Shenzen e quella di Hong Kong e le implicazioni dell’iniziativa commerciale detta “Nuova via della seta”.
Moody’s taglia il rating della Cina. Frenata economia e troppo debito
Secondo Moody’s “le caratteristiche istituzionali di Hong Kong le concedono al momento un certo grado di indipendenza politica e economica” e “i punti forti di Hong Kong in materia di credito sono superiori a quelli della Cina”, tuttavia le “due regioni restano strettamente legate”.
Il governo di Hong Kong ha reagito duramente alla valutazione di Moody’s.
“Ci opponiamo con forza. Noi pensiamo – ha detto il ministro delle Finanze, Paul Chan – che Moody’s non abbia tenuto conto della buona salute dei nostri fondamentali economici della solidita’ del nostro regime finanziario, della robustezza del nostro sistema bancario e della nostra situazione di bilancio”.