Brunetta: “Ricorriamo all’Ocse contro Renzi e i poteri marci che fanno carne di porco del referendum”

“Stiamo ricorrendo all’Osce, l’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione, perché vigili su questa campagna: non è possibile che da mesi Renzi faccia carne di porco” sul referendum. …

“Stiamo ricorrendo all’Osce, l’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione, perché vigili su questa campagna: non è possibile che da mesi Renzi faccia carne di porco” sul referendum. Lo annuncia Renato Brunetta in occasione della presentazione del Comitato Lavoratori per il No con l’Ugl. “Noi – aggiunge – non abbiamo un euro, lui mette a disposizione i poteri forti e marci, palazzo Chigi, i poveri di spirito e quelli che tengono famiglia, come quelli che gli hanno dato una mano a raccogliere le firme. Ma – conclude Brunetta – lui è solo con i poteri forti e marci, con Marchionne. Io invece io sono felice di avere voi, le organizzazioni del lavoro, al nostro fianco”.

Brunetta, dirà Sì solo 25% di comprati e venduti  – “I sondaggi danno tra il 65 e il 70 per cento” di elettori che votano partiti che sono per il No e “parlano di altro 25-30 per cento che sono con i comprati e venduti che diranno di Sì”. Lo ha detto il capogruppo di Fi alla Camera, Renato Brunetta, presentando il Comitato dei Lavoratori per il No al referendum a Montecitorio. “Se Renzi squilla le sue trombe noi dobbiamo suonare le nostre campane: che sono le persone e il territorio. Noi – ha aggiunto Brunetta – non abbiamo un euro mentre lui mette a disposizione i poteri forti e marci, palazzo Chigi, i poveri di spirito e quelli che tengono famiglia, come quelli che gli hanno dato una mano a raccogliere le firme”.

Tra i favorevoli al No Brunetta inserisce quel “terzo del Pd che oggi sancirà la spaccatura” da quel “piazzista della Folletto, lo dico con rispetto dell’azienda, che va in giro a dividere il Paese invece di stare a palazzo Chigi”, da quel, ha continuato, “bulletto di provincia che dopo aver “conquistato con un’ Opa discutibile un partito e un governo grazie ad un premio di maggioranza ottenuto dal suo predecessore Bersani” si accinge a cambiare la Costituzione, una cosa, conclude che “grida vendetta a Dio”. (Ansa)

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