Banche italiane, tallone d’Achille d’Europa. Stress test nei prossimi giorni

Banche italiane ancora in prima pagina sul Financial Times. “L’Italia cerca di calmare i timori sulle Banche mentre il G20 mette in guardia dai rischi della Brexit sull’economia …

Banche italiane ancora in prima pagina sul Financial Times. “L’Italia cerca di calmare i timori sulle Banche mentre il G20 mette in guardia dai rischi della Brexit sull’economia mondiale”, è il titolo dell’articolo che affronta nuovamente la questione degli istituti italiani nella settimana in cui verranno pubblicati gli stress test. Il ministro Pier Carlo Padoan “ha smentito che le Banche italiane soffrano problemi sistemici e ha respinto un ‘bail in’ degli investitori privati cercando di rassicurare i mercati globali sullo stato delle istituzioni finanziarie italiane”, scrive il FT. “Stiamo andando nella giusta direzione, non c’è rischio in termini di stabilità sistemica”, ha detto il ministro secondo quanto riporta il FT.

Eppure Banca Mps finisce in profondo rosso a Piazza Affari, a pochi giorni dalla diffusione dell’esito degli stress test condotti dall’Eba. I titoli, che sono andati subito in asta di volatilità, accusando una flessione del 7,3%, a 0,28 euro . La capitalizzazione di Rocca Salimbeni si attesta attorno a 850 milioni di euro. Secondo Il Sole 24 Ore delle 5 banche italiane oggetto dell’esame dell’Eba, solamente Rocca Salimbeni riceverà una bocciatura. Anzi, secondo informazioni preliminari, i ratios di capitale ‘stressati’ di Intesa SanPaolo (-0,46%), Banco Popolare (+0,16%) e Ubi (-0,58%) si collocano nella fascia più elevata delle banche europee, mentre Unicredit (+0,26%) sarebbe posizionato a un livello inferiore, ma comunque in zona medio-alta. Per contro l’istituto senese sarebbe collocato nella categoria a più alto rischio. “Le indicazioni preliminari anticipate dalla stampa, se confermate, sarebbero confortanti per Banco Popolare e Unicredit, su cui si concentrano i timori degli investitori, al di là del caso Mps”, hanno commentano gli analisti di ICPBI.

Gli stress test 2016 non prevedono soglie minime di capitale da rispettare nello scenario avverso, ma le risultanze delle prove di stress saranno utilizzate per la fissazione, a fine anno, del livello minimo di capitale specifico che ciascuna banca sarà chiamata a rispettare a partire dal 2017. Per quanto riguarda Mps, al di là dell’esito degli stress test, in base a indiscrezioni di stampa, il piano di riduzione delle sofferenze presentato dalla banca agli organi di vigilanza europei non avrebbe ancora ricevuto riscontri. Gli investitori si interrogano sul prezzo che sarà applicato alle sofferenze che verranno vendute anche perché sarà proprio quel valore a determinare il deficit patrimoniale di Banca Mps e conseguentemente l’entità dell’aumento di capitale che l’istituto si vedrà costretto ad effettuare.

Intanto sul mercato circolano anche mille ipotesi per mettere in sicurezza la banca senese dal coinvolgimento di Ubi, che tuttavia è già stato più volte smentito, a quello di Unipol Banca, all’intervento diretto dello stato che tuttavia richiederà prima alle istituzioni europee l’esenzione dalla normativa di bail-in.

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