Borsa, calo impressionante dei volumi: quali rischi per gli investitori

S&P 500 ai minimi di 10 anni. La liquidità scarseggia e ora basta poco perché si ripeta il calo di -20% di fine 2018.

I principali indici della Borsa Usa viaggiano in prossimità dei massimi di tutti i tempi. I trader dovrebbero essere euforici. E invece l’entusiasmo per la decennale fase di mercato rialzista in corso è sempre più mite. Uno dei motivi principali riguarda il volume degli scambi e nello specifico il loro collasso.

Alcuni analisti temono infatti che la diminuzione della mole di pezzi scambiati in Borsa possa causare non pochi grattacapi agli investitori non appena scatteranno le vendite. Si verrebbe così a ricreare quanto avvenuto nel quarto trimestre dell’anno scorso anno. Allora gli indici benchmark di Wall Street persero il 20%.

In assenza di liquidità basta che cali la domanda per vedere cali del 20%

In media i volumi giornalieri sull’S&P 500, il paniere allargato della Borsa americana, sono scesi ai minimi di dieci anni se si tiene conto dei numeri registrati negli ultimi 90 giorni di tempo. Il valore delle azioni passate di mano equivale al 7% della capitalizzazione di mercato nei tre mesi conclusisi il 19 ottobre. In confronto la media registrata tra il 2010 e il 2013 è stata del 21%.

“I numeri sono impressionanti”, commenta a MarketWatch Tim Quast, presidente della società di analisi di mercato ModernIR. “Un possibile rischio è che ci sia una mancanza di acquirenti durante i periodi difficili e di stresse e che la mancanza della liquidità provochi una fuga dall’azionario“.

Le banche non offrono più la stessa liquidità di prima e il risultato è che “il differenziale tra il prezzo più alto della domanda (bid) e quello più basso di vendita (ask) per un titolo campione dell’S&P 500 è sui massimi pluriennali“, come osserva Quast. Per spread tra bid e ask si intende la differenza tra il prezzo più elevato che un acquirente è disposto a pagare per un’acquisto immediato e quello più alto che un venditore è disposto ad accettare per il medesimo asset.

Un altro numero salta all’occhio. La media di titoli scambiati per ogni puntata è scesa da 248 nel 2015 a 133. Secondo lui la dimostrazione dei rischi che i trader corrono in questa fase la offre quanto successo un anno fa. Nell’ultimo quarto del 2018 l’indice S&P 500 ha perso quasi il 20% del suo valore, per via dell’assenza di di domanda decente da parte degli acquirenti.

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