Brasile, proteste contro aumento prezzi bus: scontri a San Paolo

Migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città del paese sudamericano per protestare contro l’aumento del costo dei trasporti pubblici, lo stesso motivo che diede il …

Migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città del paese sudamericano per protestare contro l’aumento del costo dei trasporti pubblici, lo stesso motivo che diede il via all’ondata di proteste del 2013. La principale manifestazione si è svolta a San Paolo, dove sono scoppiati scontri fra dimostranti e polizia: gli agenti hanno usato gas lacrimogeni per disperdere il corteo e i dimostranti hanno risposto lanciando pietre. La protesta, indetta dal ‘Movimiento Passe Livre’, è cominciata nella zona di Vale do Anhangabau e si è poi estesa ad altri punti del centro della città, come Plaza de Sé e Avenida 23 de Maio e Nove de Julho.

Su San Paolo la polizia non ha fornito un bilancio ufficiale del numero di partecipanti, ma gli organizzatori riferiscono che sui social network oltre 15mila persone hanno confermato la loro presenza. Cortei anche a Rio de Janeiro, dove sono scese in strada circa mille persone, e a Belo Horizonte, capitale dello Stato sudorientale di Minas Gerais e terza area metropolitana più grande del Paese dopo San Paolo e Rio, dove si sono radunate circa 500 persone. Nella regione di San Paolo l’amministrazione ha stabilito un aumento del costo dei biglietti di bus, metropolitana e treni a 3,80 reales, cioè un aumento dell’8,57% rispetto al prezzo attuale.

A San Paolo i manifestanti hanno bloccato le strade con pneumatici e contenitori della spazzatura, ai quali hanno dato fuoco, e alcuni hanno distrutto autobus e assaltato pattuglie del servizio di controllo del traffico. Fra i dimostranti c’erano diversi black-block. La polizia non ha diffuso finora neanche il bilancio di arrestati e feriti, comunque non gravi. Due anni e mezzo fa una manifestazione convocata sempre dal ‘Movimiento Passe Livre’, che si batte proprio contro l’aumento del prezzo dei biglietti dei trasporti pubblici, scatenò un’ondata di proteste anche per altri tipi di rivendicazioni, che mobilitarono milioni di persone in tutte le grandi città del Brasile e preoccuparono gli organizzatori dei Mondiali di calcio del 2014. (LaPresse/EFE)

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