Unioni civili, il Pd non molla sulle adozioni ma al Senato pesa l’incertezza sui voti segreti

Renzi ribadisce il no allo stralcio della stepchild adoption, ma conferma la libertà di coscienza come Beppe Grillo per il M5S. Insorgono le opposizioni e anche il pezzo …

Renzi ribadisce il no allo stralcio della stepchild adoption, ma conferma la libertà di coscienza come Beppe Grillo per il M5S. Insorgono le opposizioni e anche il pezzo di maggioranza che fa capo ad Alfano.

Il quadro degli emendamenti al ddl sulle Unioni civili è ancora molto incerto perché la Lega non ha ancora sciolto la riserva su quali ritirerà e quali invece lascerà sul tavolo. Nonostante gli impegni presi a far presto. A sottolinearlo, nel vertice di lunedì 8 febbraio a Palazzo Chigi tra i capigruppo Pd e il premier Renzi, è il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda.

Di conseguenza, si osserva, al momento non è possibile ipotizzare ancora quanti siano con esattezza i voti segreti. Nonostante si speri che non siano più di una decina. Nell’incontro, che si tiene ogni settimana nella sede del governo per fare il punto sui lavori parlamentari, si è ribadita la posizione del Pd di non cambiare in alcun modo il ddl Cirinnà, anche se è emersa la preoccupazione per come potrebbe andare a finire il voto sulla stepchild adoption.

Sia il Pd, sia il Movimento 5 Stelle hanno infatti lasciato libertà di coscienza. E nel segreto dell’urna potrebbe succedere di tutto. Anche se il conteggio che si fa nel Pd è che i voti contrari nel gruppo non dovrebbero essere più di 7 o 8. In attesa che la Lega chiarisca la sua posizione, resta in campo il “super-canguro”, la proposta di modifica presentata dal senatore Dem Andrea Marcucci che, se approvato, potrebbe far saltare centinaia si emendamenti.

Lettera dei senatori Pd a Renzi

“Ciò che il Senato sarà chiamato a decidere nei prossimi giorni riguarda la vita e il futuro di milioni di cittadini italiani. Chiediamo, perciò, che il confronto tra le differenti posizioni espresse in discussione generale sia mantenuto trasparente e palese anche al momento del voto”. Lo scrivono in una nota i senatori del Pd appartenenti a ‘Rifare l’Italia’, Albano, Angioni, Borioli, Capacchione, Cardinali, Esposito, Fabbri, Ferrara, Fissore, Maturani, Rossi, Silvestro, Tomaselli, Vaccari, Verducci e Zanoni. “La decisione del gruppo Pd di non chiedere voti segreti è stata importante. Ora – proseguono – occorre che si traduca in un’iniziativa volta a far assumere lo stesso impegno a tutti i gruppi. A cominciare da quelli, come il M5S, che hanno lasciato libertà di coscienza, senza dire se ci sia, e quale sia, la posizione del movimento. Bisogna fare tutto quanto il possibile per evitare che la libertà di coscienza si trasformi in una poco edificante palestra di opportunismi, offerta a chi non si fa scrupolo di usare i diritti delle persone per una partita diversa, che nulla a che vedere con le convinzioni etiche. La coesione del Pd sulla linea deliberata all’unanimità in assemblea, pur nel rispetto della libertà di coscienza di ognuno, è il solo modo per evitare pasticci e portare al traguardo una legge non più rinviabile”.

“Lavoriamo perché il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili sia approvato in tutte le sue parti – concludono i senatori del Pd -, per accogliere nel campo dei diritti le coppie omosessuali e i loro figli, che oggi ne sono esclusi. Non per far ‘stravincere il Pd’, ma per far vincere l’Italia”.

Stepchild adoption, il M5S lascia libertà di coscienza

“Con una votazione sul blog del 28 ottobre 2014, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno espresso la loro posizione favorevole sulle unioni civili. Il quesito non conteneva però espliciti e diretti riferimenti alla stepchild adoption, né le spiegazioni necessarie per esprimere un voto consapevole su un tema tanto complesso e delicato. L’indicazione di voto uscita da quella consultazione, è stata già espressa dai portavoce M5S nelle votazioni che si sono svolte in commissione al Senato e ugualmente sarà rispettata nelle votazioni sulle unioni civili che a partire da questa settimana si svolgeranno in Aula. Questo a conferma del fatto che la democrazia diretta e il rispetto della volontà degli iscritti, espressa tramite le consultazioni sul blog, sono i principi cardine su cui si fonda il MoVimento 5 Stelle e da cui il MoVimento non può prescindere”. Così, in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, il M5S che poi spiega: “In via del tutto straordinaria, a fronte di un tema etico che chiama in gioco anche i diritti di bambini, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in qualità di Garanti del Movimento, si sono assunti la responsabilità di rinunciare a un’ulteriore votazione sul blog e di lasciare ai portavoce la libertà di decidere sulla stepchild adoption secondo coscienza, sulla base di principi personali. Così facendo si è voluto evitare di mettere i parlamentari nella condizione di votare, eventualmente, per costrizione a maggioranza essendo portavoce e contro la propria coscienza su una materia che riguarda la sfera dei minori e tocca da vicino le convinzioni e i valori più intimi e profondi di ognuno di noi”, conclude il MoVimento 5 Stelle.

Schifani spinge per i voti segreti

“Da M5S libertà di coscienza su stepchild adoption? Allora voti segreti diventano sempre più necessari”. Lo scrive su twitter il presidente dei senatori di Area popolare Ncd-Udc, Renato Schifani.

Area popolare: sovrapposizione unione-matrimonio, fermare ddl

“Ben prima di arrivare alla stepchild adoption le possibilità di condivisione delle unioni civili si giocano sui primi tre articoli ove esse sono disegnate sull’istituto del matrimonio. Unico cognome, ‘quota di legittima’ propria dei parenti, indirizzo familiare comune, persino obbligo di fedeltà, da tempo sparito dalla famiglia naturale, clausola generale di equivalenza tra coniugi e partners sono inequivocabili indizi della sovrapposizione. E questa porta con sé le adozioni generalizzate in qualunque tribunale. Il voto finale, la rottura o l’intesa si giocano lì. Dai primi voti” Lo dichiarano i senatori di Area popolare Maurizio Sacconi e Nico D’Ascola.

Brunetta: ddl usato da Renzi per “sete di potere”

“Sulle unioni civili penso che chi troppo vuole alla fine si ritrova Renzi, chi troppo vuole non avendo né la maggioranza né il consenso democratico si ritrova il caos. Non è giusto trattare questo tema come ha fatto Renzi, come un passaggio di potere”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio. “Noi -ha aggiunto- abbiamo sempre detto ‘sì’ al riconoscimento delle unioni omo affettive ma ‘no’ alla equiparazione con il matrimonio. Renzi ha voluto una forzatura per coprirsi a sinistra e adesso gli sta implodendo il partito, semmai ne ha ancora uno. Sta implodendo il Movimento 5 stelle, stanno implodendo tutti quelli che hanno usato strumentalmente una materia che è delicatissima, sensibile, che tocca la vita di tante persone”.

“Loro sono gli spudorati, loro sono gli strumentalizzatori, noi da sempre abbiamo detto di ‘sì’ al riconoscimento delle unioni omo affettive senza però confondere tutto questo con il potere. Renzi invece -ha concluso Brunetta- ha usato anche questo provvedimento, il cosiddetto ddl Cirinnà, per la sua sete di potere. Sta diventando per lui e per tutti quelli come lui un boomerang”.

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