Sanzioni Usa, la Russia reagisce espellendo 35 diplomatici americani

Mosca vuole mettere un tetto massimo al numero di dipendenti dell'Ambasciata statunitense e confiscare la dacia di Serebyany Bor.

La Russia sta valutando la possibilità di mettere un tetto al numero massimo di dipendenti dell’ambasciata americana a Mosca, nell’ambito delle misure di ritorsione contro le nuove sanzioni Usa. Lo scrive oil quotidiano Kommersant, citando fonti del ministero degli Esteri di Mosca, secondo le quali al momento la dimensione della missione diplomatica americana a Mosca, per numero di collaboratori, supera quella dell’ambasciata russa a Washington.

Sanzioni alla Russia, Trump si piega al Congresso e dice sì

Tra le altre misure in esame, in caso il presidente Donald Trump firmi il disegno di legge sul nuovo pacchetto di sanzioni, vi è anche l’espulsione di 35 diplomatici statunitensi, la confisca della dacia diplomatica Usa di Serebyany Bor, vicino Mosca, e di alcuni magazzini. Si tratterebbe di risposte simmetriche, in quanto gli Usa – nell’ultimo mese dell’amministrazione Obama a dicembre – avevano già espulso 35 diplomatici russi e sequestrato due immobili del governo russo, sospettati di essere un “covo di spie”.

Russian Connection, Trump vuole graziare tutti. Anche se stesso

Per quanto riguarda, possibile misure asimmetriche, Mosca – secondo Kommersant – potrebbe interrompere tutti i lavori diplomatici congiunti aperti con gli Usa, compreso il dossier Corea del Nord. Mercoledì, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto che la decisione di rispondere alle nuove sanzioni “verrà presa dal capo di Stato Vladimir Putin, dopo attenta analisi”. Il capo della Commissione Esteri al Senato russo, Konstantin Kosachev, dal canto suo, ha detto che la risposta russa deve essere “dolorosa”.

Tag

Partecipa alla discussione