Lo yuan cinese diventa valuta di riserva (e l’euro arretra)

Lo yuan entra formalmente nel basket di valute di riserva del Fondo monetario internazionale ed e’ l’euro a farne le spese. Stando ai dettagli comunicati dall’istituto di Washington, …

Lo yuan entra formalmente nel basket di valute di riserva del Fondo monetario internazionale ed e’ l’euro a farne le spese. Stando ai dettagli comunicati dall’istituto di Washington, e’ la moneta unica a fare piu’ spazio alla valuta cinese all’interno del cosiddetto Special Drawing Rights. A partire dal primo ottobre 2016, il peso del dollaro nell’Sdr sara’ pari al 41,73% dall’attuale 41,9%; quello dell’euro passa al 30,93% dal 37,4%; quello dello yen sara’ pari all’8,33% dal 9,4%; quello della sterlina passa all’8,09% dall’11,3%. Il peso dello yuan sara’ pari al 10,92%.

La Banca popolare cinese ha autorizzato la succursale zurighese della China Construction Bank (CCB) ad effettuare transazioni in valuta cinese, il renminbi (più noto come yuan). Lo ha comunicato oggi la Banca nazionale svizzera (BNS), sottolineando che questo passo segna il successo del protocollo di intesa firmato in gennaio tra la BNS e la Banca popolare cinese.

A fine gennaio la ministra delle finanze elvetica Eveline Widmer-Schlumpf aveva annunciato, dopo una visita a Pechino, che una banca cinese avrebbe aperto i battenti in Svizzera entro la fine dell’anno, facilitando in questo modo gli investimenti elvetici nel grande paese asiatico. La CCB aveva ottenuto a ottobre la licenza bancaria per aprire una succursale a Zurigo. Con il via libera della Banca popolare cinese l’ultimo ostacolo è ora stato eliminato, viene precisato. “L’apertura della filiale della CCB incoraggia l’utilizzo della valuta cinese nelle operazioni oltre i confini effettuate tra le imprese e gli stabilimenti finanziari”, sottolinea BNS, precisando che questa possibilità rafforza anche la piazza finanziaria svizzera.

 

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