Italia torna ad attrarre capitali stranieri: 74 miliardi nel 2015

A investire sono soprattutto Stati Uniti (più di 10 mld) e multinazionali con sede in Olanda (9 mld), ma senza portarsi via know how. Il flusso però spacca …

A investire sono soprattutto Stati Uniti (più di 10 mld) e multinazionali con sede in Olanda (9 mld), ma senza portarsi via know how. Il flusso però spacca lo Stivale: l’88% finisce in Lombardia, Emilia Romagna e Lazio.

I capitali stranieri sono tornati in Italia. E non perché se la vogliono portare via, pezzo dopo pezzo, ma perché credono nel nostro paese e scommettono sulla nostra crescita. Una buona, anzi una ottima notizia per la nostra economia. Lo dimostrano i numeri (in anteprima per il Sole 24 Ore) della banca dati Zephyr di Bureau van Dijk, Che ha appena completato il conto di tutte le operazioni di M&A – anche quelle piccolissime – portate avanti dai capitali stranieri in Italia nel 2015. Quelle fatte e quelle per le quali è stata fissata la data di completamento. Non solo il valore totale degli investimenti in ingresso è aumentato sensibilmente dal 51,3 miliardi del 2014 a ben 74,4 miliardi. Ma soprattutto, il 58% di questi – cioè 43,5 miliardi di euro –  sono rappresentati da acquisizioni di minoranza. Significa che più della metà degli stranieri che investono nel nostro paese non cercano know how da portarsi via.
[…] Ma (c’è un ma): per i capitali esteri l’Italia non è tutta uguale. L’Italia, per loro, è solo Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Insieme, queste tre regioni attirano la stragrande maggioranza degli investimenti esteri: per la precisione, l’88% di tutti quelli cui si è riusciti ad attribuire con certezza una localizzazione territoriale.
Oltre 26 i miliardi arrivati in Lombardia, regina indiscussa anche per il suo ruolo di piazza finanziaria, sede della borsa, delle banche e dei principali fondi di private equity: praticamente a pari merito l’Emilia Romagna (10,4 miliardi) e il Lazio (10,3). Il Piemonte, quarto classificato, con i suoi 3,2 miliardi è lontano anni luce dal terzetto di testa, così come il Veneto (1,2 miliardi). Dalla sesta regione in poi, siamo sotto i 500 milioni.
[…] I dati di Zephyr di Bureau van Dijk ci dicono che chi l’anno scorso ha scommesso di più sulle nostre imprese sono gli Stati Uniti: oltre 10 i miliardi di euro fatti affluire nel nostro paese, per un totale di 88 operazioni; nel 2014 i capitali a stelle strisce arrivati in Italia sono stati 7,6 miliardi, mentre quasi 9 erano quelli del 2013. Al secondo posto nel 2015 ci sono i capitali basati in Olanda – dove molte multinazionali hanno il quartier generale – con oltre 9,4 miliardi; al terzo posto invece ci sono gli investimenti norvegesi, 8,9 miliardi, in irresistibile ascesa rispetto ai 2,3 miliardi investiti in Italia nel 2014. Gran Bretagna e Cina, infine, sono tra i pochi paesi che tra il 2004 al 2015 hanno diminuito il loro interesse verso l’Italia: Londra è passata da 6,5 a 3,3 miliardi di euro investiti, Pechino da 6,5 a 3,2 miliardi.
di Micaela Cappellini
Questo articolo è un estratto del pezzo pubblicato originariamente dal Sole 24 Ore

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