Bce, la Germania si appella alla Corte Europea contro il QE di Draghi

Per la Corte Costituzionale tedesca l'acquisto di titoli di Stato deciso nel 2015 viola la proibizione di finanziare direttamente gli Stati.

La Corte Costituzionale tedesca di Karlsruhe ha deciso di chiedere alla Corte di giustizia europea di pronunciarsi sulla legittimità del programma di quantitative easing, lanciato nel 2015 dalla Bce per sostenere l’inflazione nella zona Euro.

I giudici di Karlsruhe ritengono che vi ‘siano importanti ragioni’ per ritenere che l’acquisto di titoli di Stato violi la proibizione di finanziare direttamente gli Stati, superando i limiti del mandato della Bce, secondo le contestazioni presentate da vari ricorrenti.

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L’iniziativa della Corte tedesca di Karslruhe è stata sollecitata dal cofondatore del Partito populista AFD, Bernd Lucke, dall’esponente dei conservatori bavaresi della CSU, Peter Gauweiler, e dal professore di diritto, Markus Kerber, il cui obiettivo è di proibire alla Bundesbank di partecipare al quantitative easing. (Ansa)

Germania, Corte Costituzionale decide su politica monetaria Bce

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2 commenti

  1.   

     
    Schiavi dei Signori del Denaro – Film Documentario 2017 sulla TRUFFA MONDIALE
     
    https://www.youtube.com/watch?v=ktbh76iUAbU
     
    Pubblicato il 04 apr 2017
     
    La maggior parte delle persone percepisce che c’è qualcosa che non funziona nell’economia mondiale, ma pochi comprendono che è in atto la grande truffa della storia mondiale. I soldi muovono grandi ingranaggi del potere e le varie implicazioni che il denaro esercita sulla nostre società possono cambiare intere esistenze.
    Mai nella storia dell’umanità così tante persone sono state depredate da un élite spietata e, tutto questo grazie alla grande truffa del sistema bancario con la complicità delle istituzioni.__
     

  2.   

    Mi pare che da queste parti si pretenda di trattare gli stati come delle aziende.
    Gli stati dell’Unione Europea dovrebbero essere virtuosi, autosifficenti, Non avere bisogno di aiuti ma devono essere rispettosi delle regole dettate. Devono tenere sottocontrollo il debito pubblico. Tutto questo rigore in se non sarebbe una cosa cattiva… se si concepisccono gli stati come aziende che devono produrre e farsi concorrenza tra di loro.
    Ma le aziende… hanno un padrone che teoricamente guadagna un sacco di soldi, degli amministratori che guadagnano un sacco di soldi e dei dipendenti, e dei dipendenti che quando è il caso possono e vengono licenziati o mandati in penzione e ci pensa qualched’un’altro.
    Uno stato ha da pensare a  questioni sociali, persone malate, poveri, bambini… ha da pensare alla gestione di faccende come terremoti, incendi, alluvioni e quant’altro. Uno stato non ha la possibilità di licenziare i suoi cittadini in caso di crisi o recessione, mancanza di lavoro… o quando per un qualsivoglia motivo questi diventano improduttivi.
    E’ completamente stupido voler equiparare gli stati a delle aziende.
    Se poi davvero davvero:
    Si volesse in linea teorica far questo all’interno di un’unione… è indispensabile fare all’interno di questa unione regole comuni, tassazione comune, sistema giudiziario comune, altrimenti vengon meno proprio le regole che determinano la possibilità di concorrere e crescere per certi stati rispetto ad altri.
    Bisogna ulteriormente tenere di conto che per fattori geografici, climatici, culturali, ambientali, non tutte le zone dell’unione possono svilupparsi e produrre ricchezza allo stesso modo quindi, il governo dell’unione deve darsi regole che impediscano il monopolio dello sviluppo in certe zone e la desertificazione in certe altre.
    Deve favorire la redistribuzione delle ricchezze all’interno di suddetta unione e in tutti gli stati perchè questa è regola essenziale per assicurare una crescita ed impedirne la concentrazione.
    Ecco al fine…
    Mi pare che la mossa di Draghi sia il tentativo, distorto, sbagliato, mal impostato e inutile probabilmente… ma un tentativo comunque…
    da parte di ente e persona non autorizzata a farlo per’altro, di rimediare a storture sistemiche e vitali di questa davvero malsana e mai nata unione.
    Una spece di tentativo di redistribuire un qualcheccosa in un qualche modo andando perfino oltre il mandato …
    Lodevole il tentativo e più che altro la presa di coscenza della situazione.
    Non altro inquanto, non può essere certo questa la strada che trasformerà questa babele abominevole in una cosa seria e sana.