Crolla la produzione di vino in Italia

Il «calo senza precedenti» che si osserva nella Penisola - spiega l'Ue - è «determinato da frequenti piogge nelle regioni dell'Italia centrale e meridionale, e le conseguenti malattie fungine delle viti».

Tra agosto 2023 e luglio 2024 l’Unione Europea vedrà un calo della produzione di vino del 10% (circa 143 milioni di ettolitri, il dato più basso dal 2017-18) su base annua a causa «delle condizioni meteorologiche avverse», trainato da una «diminuzione significativa» in Italia (-23%) e Spagna (-21%).

Lo rileva l’ultimo rapporto sulle prospettive a breve termine per i mercati agricoli dell’Ue, pubblicato dalla Commissione europea in cui si sottolinea che il settore continua a essere influenzato da numerosi eventi al di fuori del controllo degli agricoltori, come le crisi climatiche e geopolitiche, che esercitano pressioni in termini di prezzi, domanda e reddito.

Il «calo senza precedenti» che si osserverà in Italia – spiega l’Ue – è «determinato da frequenti piogge nelle regioni dell’Italia centrale e meridionale, e le conseguenti malattie fungine delle viti». Date le forti diminuzioni in Spagna e Italia, secondo Bruxelles la Francia tornerà a essere il primo produttore di vino in Ue. Considerata «l’imprevedibilità degli eventi meteorologici estremi e dei bruschi cambiamenti osservati nell’ultimo anno», il rapporto mette in guardia sulla necessità di trattare «con cautela» i segnali attuali.

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