Usa, primo confronto tv Clinton-Trump (46 a 44%). I candidati “corteggiano” Israele

Benyamin Netanyahu si tira fuori dalla contesa per la Casa Bianca. In una intervista alla radio militare, il premier israeliano ha parlato degli incontri separati avuti domenica 25 …

Benyamin Netanyahu si tira fuori dalla contesa per la Casa Bianca. In una intervista alla radio militare, il premier israeliano ha parlato degli incontri separati avuti domenica 25 settembre con Donald Trump prima e con Hillary Clinton dopo, mettendo immediatamente le mani avanti: “Non c’è stata nemmeno l’ombra di alcuna mia interferenza sull’esito del voto”.

Dei due competitors, Netanyahu ha affermato che entrambi “conoscono in maniera approfondita la nostra questione e sono nostri grandi sostenitori”. Lo scopo degli incontri, ha spiegato, era di garantire che, indipendentemente dall’esito del voto, “siano ulteriormente rafforzati i legami col nostro alleato principale, col quale abbiamo raggiunto di recente un accordo storico” che assicura aiuti militari allo stato ebraico per 38 miliardi di dollari nel prossimo decennio.

L’incontro con Hillary Clinton, secondo quanto riferito in una nota dal primo ministro, ha avuto luogo in un albergo della città ed è durato circa un’ora. Durante il colloquio, a cui hanno partecipato anche l’ambasciatore di Israele negli Stati Uniti Ron Dermer e il consigliere politico di Clinton Jake Sullivan, Netanyahu e Clinton hanno discusso “un ampio spettro di questioni – rivela la nota – relative a come promuovere la pace e la stabilità in Medio Oriente e a come potenziare la crescita economica attraverso l’innovazione tecnologica”. Il capo del governo israeliano, al termine dell’incontro, ha ringraziato Clinton “per la sua amicizia e per il sostegno a Israele”.

Il candidato del Partito repubblicano alle presidenziali Usa, Donald Trump, ha invece promesso al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, durante il loro incontro a New York, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu, che se eletto gli Stati Uniti riconosceranno Gerusalemme come “capitale indivisibile dello Stato d’Israele”.

Lunedì 26 settembre il primo dibattito in tv

Intanto si terrà nella notte di lunedì 26 settembre, alla Hofstra University nello Stato di New York, il primo dibattito presidenziale degli Stati Uniti della stagione. Sono almeno 80-100 milioni le persone che si stima assisteranno al confronto tra il repubblicano Donald Trump e la democratica Hillary Clinton.

Secondo un recente sondaggio della società Consult, i dati di ascolto potrebbero facilmente superare il dibattito presidenziale più visto di tutti i tempi, quello tra Jimmy Carter e il suo sfidante Ronald Reagan nel 1980 che raggiunse gli 81 milioni di telespettatori. Gli altri due candidati presidenziali Jill Stein dei Verdi e Gary Johnson del Libertarian Party non parteciperanno perché non hanno raggiunto il livello minimo del 15 per cento di sostegno nelle rilevazioni selezionate. Il sondaggio Pew Research pubblicato venerdì 23 settembre ha mostrato che gli elettori degli Stati Uniti ancora non sanno gli orientamenti della Clinton o di Trump su importanti questioni.

Più in generale l’ex segretario di Stato è risultata in vantaggio nelle rilevazioni nelle settimane seguenti le due Convention nazionali di luglio, mentre a settembre Trump si è avvicinato colmando il gap e avvicinandosi fino a “soli” sue punti alla Clinton. L’indagine congiunta di domenica condotta dal Washington Post e Abc News ha rivelato che i due sono 46 a 44 per cento a favore dell’ex segretario di Stato mentre gli altri due candidati hanno ricevuto meno del 10 per cento.

Nei sondaggi Fox News condotti questa settimana negli Stati incerti di Ohio e North Carolina, Trump è stato segnalato in vantaggio sulla Clinton con margini del cinque per cento e del tre per cento in Nevada. E si pensa possa essere in vantaggio anche in Florida. Secondo i media americani, la Clinton si sta preparando al dibattito con grandi file di documenti, mentre Trump si sta concentrando su questioni tecniche.

I sondaggi continuano a segnalare che entrambi i candidati hanno tra le più alte percezioni negative tra gli elettori degli Stati Uniti in generale mai registrate.

Black people dalla parte di Hillary

Tre quarti degli elettori neri americani vorrebbe vedere Hillary Clinton come prossimo presidente degli Stati Uniti, mentre solo il 7 per cento è a sostegno del rivale repubblicano Donald Trump. Secondo quanto emerge da un sondaggio Morning Consult, il 54 per cento circa degli elettori ispanici sono propensi a votare per la Clinton, solo il 20 per cento è disposto a votare per Trump.

Allo stesso tempo, secondo il sondaggio, Trump è al primo posto tra gli elettori degli Stati Uniti con il 39 per cento del sostegno pubblico contro il 38 per cento della Clinton. Staccati Gary Johnson con il 9 per cento e Jill Stein con il 4 per cento del sostegno pubblico.

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