“Un paese che sta morendo”. “A 25 anni da Mani Pulite, Italia ancora più corrotta”

A 25 anni da Mani pulite, “è drammatico quanto poco sia cambiata la situazione e quanto sulla corruzione peggiori la deriva dell’Italia nel panorama internazionale”. Un Paese corrotto? …

A 25 anni da Mani pulite, “è drammatico quanto poco sia cambiata la situazione e quanto sulla corruzione peggiori la deriva dell’Italia nel panorama internazionale”. Un Paese corrotto? “A livelli diversi, finalità e modalità diverse, e’ un Paese che sta morendo. C’è sfiducia, la gente non va più a votare, espatria”.

Lo afferma Piercamillo Davigo, presidente dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) e pm del pool milanese di Mani pulite, in un’intervista al Corriere della Sera.

“Il nostro giudice – afferma Davigo – è vincolato da un sistema di inutilizzabilità sconfortante perché una prova acquisita, valida nei confronti di un imputato, diventa inutilizzabile per un altro se è stata acquisita a termini delle indagini preliminari scaduti.

Il giudice è messo nella condizione di dover scegliere tra rispettare la legge rinunciando a fare giustizia o tentare di fare giustizia forzando la legge. E’ inaccettabile. E allora è normale che uno venga arrestato e poi assolto. Se non volevano questo non dovevano scrive il codice così, oppure dovevano dirci di non arrestare più”. (Askanews)

>>>Leggi il testo integrale dell’intervista di Davigo al Corriere della Sera

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3 commenti

  1.   

    Sono d’accordo che mani pulite è stato un paravento, un imbroglio, gli utlimi 2 che combattevano veramente il crimine organizzato li hanno uccisi e siamo da allora in mano al sistema crimine, cioè quello che paga i caporali per affamare e impoverire il paese. Solo un territorio in miseria può essere comandato dalle mafie, che sono state le prime ad essere globalizzate. Nella mia ignoranza ho sempre visto come filo conduttore tra quello che fu il Pci e gli Usa (un tempo acerrimi nemici) King George, l’età e le posizioni assunte in 70 anni di carrierona politica (sta sotto a Elisabetta I) fino al viaggio che fece in tutta fretta negli Usa al posto dell’allora segretario Berlinguer, me lo hanno sempre dipinto come l’eminenza grigia al servizio dei servizi. Solo il tempo dirà. Per quanto riguarda “mani legate” che sembra avere la giustizia possibile che non abbiano parola in capitolo? Sicuramente qualche responsabilità l’avranno anche le Alte Corti, quelle per dire che ci lasciano sgovernare da parlamenti illegittimi che eleggono a rotazione presidenti illegittimi. Per i superstipendi e i supervitalizi sono stati svelti abolire la norma della quota di solidarietà,non parliamo del cumulo vitalizio pensione, ma ai pensionati nemmeno la sentenza ha restituito il maltolto. Con esempi a decine dove sono sempre forti coi deboli e deboli con i forti hanno poco da piagnucolare di avere il complesso delle “mani legate” dopo quello di “mani pulite”.

    Originariamente inviato da Cesare58: Con l’operazione mani pulite in realtà si è voluto eliminare tutta la vecchia classe dirigente democristiana e socialista perchè indisponibile alla cessione di sovranità e al liberismo economico globale. Non si è voluto eliminare la corruzione, si è voluto eliminare gli ostacoli che una certa plutocrazia aveva trovato insuperabili in altro modo. Se l’operazione fosse stata indirizzata verso la corruzione, il PCI che era dentro fino al collo in tutte le corruzioni più importanti avvenute in Italia, avrebbe avuto lo stesso trattamento degli altri partiti, viceversa ne è stato tenuto fuori, segno evidente che vi erano stati accordi precisi antecedenti mani pulite in cui si decise di salvare il PCI e di consegnargli le chiavi del Paese. Berlusconi fu l’imprevisto che si mise di traverso o era pianificato anche quello? Il fatto che Di Pietro subito dopo aver ultimato le ultime pratiche liquidatorie della vecchia classe politica sia stato premiato con un seggio parlamentare nelle file del PCI non vi dice nulla? L’armata che il PCI mise a disposizione per eliminare gli avversari politici di sempre fu un’armata giudiziaria, ovvero una serie di giudici schierati con il partito e pronti a fare il lavoro sporco. Meraviglia che il PCI non si sia chiesto come mai gli USA volevano togliere di mezzo la DC e il PSI per consegnare il Paese nelle mani del partito che più di ogni altro era stato osteggiato dagli USA stessi. Quale è stato il gioco e quali le promesse fatte dal PCI e al PCI? Davigo si è reso complice della mattanza politica e poi si lamenta del Paese che sta morendo? Forse vuole farci intendere che era inconsapevole del giochino a cui ha partecipato? Adesso che il Paese è allo sbando senza una classe dirigente in grado di riscattare le sorti del Paese, dovrebbe chiedersi se ne è valsa la pena, dovrebbe chiedersi se l’Italia che lui ha trasformato a colpi di sentenze “di parte” è migliore di quella di allora…  

     

  2.   

    Volendo precisare, fissandoli nella loro esatta cronologia, alcuni elementi storici determinanti… va evidenziato che il Paese fu consegnato più esattamente al PDS e non al PCI. Il congresso di Rimini del febbraio 1991 non credo infatti fu un episodico evento politico estemporaneo. Diversamente fu il primo atto, il primo gradino di una scalata fallimentare al potere che ha consegato l’Italia in mano a degli sprovveduti, da un lato, e degli squali avidi e cinici dall’altro.
    Un saluto
    Elmoamf

  3.   

    Con l’operazione mani pulite in realtà si è voluto eliminare tutta la vecchia classe dirigente democristiana e socialista perchè indisponibile alla cessione di sovranità e al liberismo economico globale. Non si è voluto eliminare la corruzione, si è voluto eliminare gli ostacoli che una certa plutocrazia aveva trovato insuperabili in altro modo. Se l’operazione fosse stata indirizzata verso la corruzione, il PCI che era dentro fino al collo in tutte le corruzioni più importanti avvenute in Italia, avrebbe avuto lo stesso trattamento degli altri partiti, viceversa ne è stato tenuto fuori, segno evidente che vi erano stati accordi precisi antecedenti mani pulite in cui si decise di salvare il PCI e di consegnargli le chiavi del Paese. Berlusconi fu l’imprevisto che si mise di traverso o era pianificato anche quello? Il fatto che Di Pietro subito dopo aver ultimato le ultime pratiche liquidatorie della vecchia classe politica sia stato premiato con un seggio parlamentare nelle file del PCI non vi dice nulla? L’armata che il PCI mise a disposizione per eliminare gli avversari politici di sempre fu un’armata giudiziaria, ovvero una serie di giudici schierati con il partito e pronti a fare il lavoro sporco. Meraviglia che il PCI non si sia chiesto come mai gli USA volevano togliere di mezzo la DC e il PSI per consegnare il Paese nelle mani del partito che più di ogni altro era stato osteggiato dagli USA stessi. Quale è stato il gioco e quali le promesse fatte dal PCI e al PCI? Davigo si è reso complice della mattanza politica e poi si lamenta del Paese che sta morendo? Forse vuole farci intendere che era inconsapevole del giochino a cui ha partecipato? Adesso che il Paese è allo sbando senza una classe dirigente in grado di riscattare le sorti del Paese, dovrebbe chiedersi se ne è valsa la pena, dovrebbe chiedersi se l’Italia che lui ha trasformato a colpi di sentenze “di parte” è migliore di quella di allora…