Taglio Irpef anticipato al 2017? Possibile, ma non c’è alcuna certezza

Il vice ministro Morando lascia intendere che potrebbe avvenire già il prossimo anno, ma non ci sono né impegni formali né assicurazioni che alla fine il governo abbassi …

Il vice ministro Morando lascia intendere che potrebbe avvenire già il prossimo anno, ma non ci sono né impegni formali né assicurazioni che alla fine il governo abbassi le gabelle agli italiani prima del voto.

L’agognato taglio delle tasse potrebbe essere anticipato di un anno. Lo ha affermato il vice ministro dell’Economia, Enrico Morando, nel corso di un’intervista sul quotidiano online Affaritaliani. “Adesso è presto per dirlo”, si è schermito il numero due del dicastero di Via XX settembre, che però non esclude la possibilità di un anticipo del taglio dell’Irpef al 2017.

Il vice ministro ha voluto innanzitutto precisare che non verrà anticipato il taglio dell’Ires, cioè dell’imposta sulle società, che è già previsto per il 1° gennaio 2017 e non partirà già da quest’anno. “E’ già deciso quello che scatterà dal 1° gennaio del 2017 e cioè una riduzione di quattro punti dell’aliquota Ires”, ha ricordato, affermando che al riguardo “non ci sono altre ipotesi allo studio”.

Diverso è il caso dell’Irpef, che ha avuto un piccolo assaggio con il Bonus degli 80 euro, ma il cui taglio è previsto solo nel 2018. “Abbiamo intenzione di tornarci”, ha assicurato Morando, avvertendo che ciò accadrà “se le cose dovessero andare un po’ per il verso giusto”.

“L’impegno che ci siamo presi – ha spiegato – è quello di intervenire per la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e sull’impresa”, quindi intervenire sia sulle imposte per le società che su quelle che gravano sul lavoro, anche se non è chiaro se tale intervento possa concretizzarsi direttamente sull’aliquota Irpef o indirettamente tramite una riduzione del prelievo contributivo.

Fonte: Teleborsa

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