Presidenziali Usa, il professore di Harvard con un solo punto in agenda

Larry Lessig annuncerà la sua candidatura alla Casa Bianca per i Democratici.  Combatte contro la politica totalmente controllata dai soldi e dai grandi finanziatori.  La candidatura ufficiale è …

Larry Lessig annuncerà la sua candidatura alla Casa Bianca per i Democratici.  Combatte contro la politica totalmente controllata dai soldi e dai grandi finanziatori. 

La candidatura ufficiale è prevista per  mercoledì prossimo. E’ allora che Larry Lessig, costituzionalista americano e professore dell’università di Harvard , formalizzerà la sua discesa in campo per i Democratici per corsa alla Casa Bianca del 2016.

Questo dopo che l’outsider della politica americana ha centrato il suo primo obiettivo: raccogliere 1 milione di dollari tramite il crowfounding. Lessig nelle scorse settimane ha annunciato la sua volontà di scendere in campo con una piattaforma semplice: un unico punto, il Citizen Equility Act, che prevede una riforma dei finanziamenti alla campagna elettorale, la fine dei brogli elettorali e l’ampliamento dell’accesso al voto.

Per valutare seriamente la discesa in campo, Lessig si era posto l’obiettivo di raccogliere un milione di dollari di fondi prima del Labor Day, lo scorso 7 settembre. Il target è stato centrato e ora si attendono indicazioni su come Lessig si comporterà.

Se dovesse vincere e far approvare la sua piattaforma, Lessig ha già anticipato che lascerà l’incarico al suo vicepresidente, chiunque esso sia. ”Questa è una campagna su come dobbiamo intervenire per rendere la democrazia possibile ancora. Aumentare l’importanza di questo tema e’ centrale” afferma Lessig, che più volte ha messo in guardia sull’influenza pericolosa dei soldi in politica.

“La mia candidatura alla Casa Bianca ha solo un obiettivo, quello di spingere la gente a riconoscere l’elefante nella stanza”, ha detto alla Cnn di recente. “Dobbiamo prendere atto che abbiamo un governo che non funziona. Ora più che mai è necessario trovare un modo per concentrarsi sui cambiamenti necessari per avere un governo che funzioni ancora una volta, che non venga catturato dalla più piccola frazione del 1% che finanzia le campagne”.

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