Pakistan, kamikaze talebano contro i cristiani in parco giochi: “E’ solo l’inizio”

Gruppo legato a Tehrik e Ttp rivendica la strage: 72 morti, di cui 30 bambini, e oltre 320 feriti. L’attentatore doveva mandare un “messaggio” alla minoranza cristiana nel momento …

Gruppo legato a Tehrik e Ttp rivendica la strage: 72 morti, di cui 30 bambini, e oltre 320 feriti. L’attentatore doveva mandare un “messaggio” alla minoranza cristiana nel momento di aggregazione per la festa di Pasqua.

La polizia pachistana ha arrestato 15 persone che potrebbero essere coinvolte nell’attentato che a Lahore ha causato la morte di 72 persone, prevalentemente cristiani, ed il ferimento di altre 320. Lo riferisce Geo Tv. Fra gli arrestati, si è appreso, vi sono anche tre fratelli del giovane kamikaze che si è fatto esplodere fra le famiglie che trascorrevano la Pasqua nel Gulshan-e-Iqbal Park della città. L’attentatore suicida è stato identificato come Yousuf, 28 anni, figlio di Ghulam Farid e residente nel distretto di Muzzafargarh. Il gruppo Jamatul Ahrar, legato alla principale organizzazione talebana pachistana Tehrik e Taleban Pakistan (Ttp), ha rivendicato l’attentato.

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Alcuni testimoni hanno descritto la scena come una carneficina, con sangue e resti umani sparsi sull’erba. I feriti sono stati trasportati all’ospedale con taxi e autorisciò che erano parcheggiati vicino agli ingressi. Il luogo, un popolare ritrovo nei pressi di un quartiere residenziale di Lahore, non era protetto dalla polizia.

“L’obiettivo erano cristiani”, ha detto un portavoce della fazione, Ehsanullah Ehsan. “Vogliamo inviare questo messaggio al primo ministro del Pakistan, Nawaz Sharif, che siamo entrati a Lahore. Posso fare quello che vogliono ma non sarà facile fermarci. I nostri attentatori suicidi continueranno questi attacchi”.

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Il primo ministro indiano Narendra Modi ha condannato la strage e ha offerto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. “Ho saputo dell’esplosione a Lahore – ha scritto sul suo account Twitter – e intendo esprimere la mia totale condanna di questo atto”.

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“Sono sconvolta da un crimine insensato”, ha scritto la premio Nobel per la Pace Malalasu su Twitter. “Sono vicina alle famiglie delle vittime. Condanno questo attacco nei termini più forti. Il Pakistan ed il mondo intero devono rimanere uniti. Ogni vita è preziosa e deve essere rispettata”.

 

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1 commento

  1.   

    Come mai hanno abbassato la guardia? Eppure il pericolo di attentati era ben conosciuto. Erano attesi per Natale , come riporta Asianews ,”Sarà un Natale blindato quello che si apprestano a celebrare i fedeli delle varie confessioni cristiane di Youhanabad, quartiere a maggioranza cristiana di Lahore (Punjab) sui quali pende il rischio concreto di attacchi durante l’Avvento e le celebrazioni della festa.”
    E’ bastato cambiare la festa, Pasqua al posto di Natale ( sempre festa cristiana)  E la carneficina si è avverata.