Eurozona in picchiata: l’Eurocoin crolla a 0,34. Francia bloccata dalle proteste

È il livello più basso da aprile 2015 (a febbraio era a 0,47). Per Bankitalia prezzi bassi e poca liquidità delle famiglie prevalgono su ripresa e produzione industriale. …

È il livello più basso da aprile 2015 (a febbraio era a 0,47). Per Bankitalia prezzi bassi e poca liquidità delle famiglie prevalgono su ripresa e produzione industriale. Francia contro la riforma del diritto del lavoro.

L’indice anticipatore Eurocoin, sviluppato dalla Banca d’Italia, in marzo è fortemente sceso a 0,34 da 0,47 di febbraio, registrando il livello più basso dallo scorso aprile. Secondo l’analisi di via Nazionale “il nuovo indebolimento della dinamica dei prezzi e le valutazioni meno favorevoli sulla situazione finanziaria delle famiglie hanno prevalso sul recupero dei corsi azionari e della produzione industriale”.

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L’indice fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area dell’euro. Eurocoin esprime tale indicazione in termini di tasso di crescita trimestrale del Pil depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo).

Francia in sciopero contro la riforma del diritto del lavoro

Sarà un’altra giornata complicata per il governo francese, che deve fronteggiare una nuova mobilitazione dei sindacati contro la riforma del diritto del lavoro, giudicata troppo liberale e considerata un passo indietro nei diritti del lavoratori. “Il testo non consente la creazione dei posti di lavoro necessari, generalizza la precarietà e aggrava le ineguaglianze professionali, soprattutto tra giovani e donne”, sostengono i sette sindacati promotori dell’iniziativa, che promettono un mobilitazione “importante”. Poco dopo le 8, c’erano più di 400 chilometri di code nell’Ile de France (contro i 250 chilometri in tempi normali), e più di 250 km nella provincia. Sono previste più di 200 manifestazioni, marce o raduni in tutta la Francia.

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Inflazione a -0,1% . La Francia ha registrato a marzo un tasso d’inflazione ancora negativo, a -0,1%, come nel mese precedente. Lo rende noto l’ufficio statistico. Il dato, armonizzato con le regole Eurostat, e’ in linea con le previsioni degli analisti. L’inflazione non armonizzata segna -0,2%.

Industria ancora a prezzi scontati – Frenano ancora i prezzi alla produzione francesi, nel mese di febbraio, ma in misura inferiore al mese precedente. Il dato complessivo ha registrato un calo dello 0,5% su mese dopo il -0,8% di gennaio. Lo comunica l’Ufficio Nazionale di Statistica francese (INSEE) precisando che su base tendenziale si è registrato un decremento del 3,7%. (Teleborsa)

Germania, le famiglie tornano a fare shopping

Le famiglie tedesche continuano a fare shopping anche a febbraio, dopo il recupero messo a segno a gennaio. Nel periodo in esame, secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (DESTATIS), il commercio al dettaglio ha registrato una variazione annua positiva del 5,4% in termini reali, decisamente superiore al -1,2% rivisto del mese precedente (-0,8%) e al +2,2% atteso dagli analisti. Il dato su base mensile ha registrato un decremento dello 0,4% in termini reali, contro il -0,3% del mese precedente. (Teleborsa)

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Cos’è l’Eurocoin e a cosa serve

L’indicatore New Eurocoin nasce nel 2007 sulla base dell’esperienza dell’indicatore Eurocoin e viene realizzato dalla Banca d’italia in collaborazione con il CEPR (Centre for Economic Policy Research). L’obiettivo dell’indice è quello di fornire una misura sintetica e tempestiva dello stato della congiuntura nell’area euro. L’indicazione più completa dell’andamento dell’economia è ovviamente fornita dal PIL ma quest’ultimo presenta alcuni problemi: il dato non è puntuale, in quanto trimestrale e non mensile, ed è fornito con un ritardo di circa un mese e mezzo dopo la fine del trimestre. Inoltre il PIL viene sottoposto a revisioni successive per cui l’indicazione definitiva arriva con alcuni mesi di ritardo.

Esistono ovviamente altri indicatori più puntuali e tempestivi che gli analisti possono utilizzare per ottenere informazioni sullo stato di salute dell’economia dell’eurozona, come ad esempio la produzione industriale e l’inflazione, e gli indici di fiducia.

Questi indicatori presentano anch’essi dei problemi: non comprendono tutti i settori dell’economia (come fa invece il PIL) e contengono elementi di soggettività. Infine, tutti gli indici menzionati finora (compreso il PIL) contengono oscillatori di breve termine che, se da un lato contribuiscono a rendere aggiornati gli indicatori, dall’altro li espongono al rischio di generare falsi segnali.

Il New Eurocoin riunisce gli elementi positivi del PIL (completezza e oggettività) e degli altri indicatori (tempestività) ed esclude quelli negativi. In più, facendo ricorso a raffinate tecniche econometriche, riesce ad eliminare la componente erratica di breve periodo permettendo all’analista di separare la parte sistematica (quella realmente informativa per l’analisi congiunturale) dalla componente accidentale inevitabilmente contenuta nel dato relativo al PIL.

L’elaborazione dell’indice avviene in tre passi: 1) predisposizione di un’estesa banca dati aggiornabile tempestivamente. La banca dati comprende circa 150 serie storiche fornite da Thomson Financial Datastream, di cui 41 riferite a indici della produzione industriale, 24 a indici dei prezzi, 25 a indici di fiducia/sondaggi ecc.. La banca dati include gruppi di indici anticipatori, coincidenti e ritardati rispetto al PIL; 2) stima di un numero limitato di componenti (fattori) comuni a tutte le variabili considerate; 3) utilizzo delle componenti comuni per una stima in tempo reale del tasso di crescita di medio-lungo periodo del PIL. (Borsa Italiana)

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