Dimezzando l’evasione, il Pil crescerebbe +3,1%, con decine di migliaia di nuovi occupati

Lo afferma il Centro studi di Confindustria, secondo cui in Italia la quota sottratta al Fisco ammonta nel 2015 a 122,2 miliardi di euro, pari al 7,5% del …

Lo afferma il Centro studi di Confindustria, secondo cui in Italia la quota sottratta al Fisco ammonta nel 2015 a 122,2 miliardi di euro, pari al 7,5% del Pil. Secondo le stime dell’associazione industriali, se si dimezzasse l’evasione e si restituissero ai contribuenti le risorse recuperate, attraverso l’abbassamento delle aliquote, si avrebbe un aumento del Pil del 3,1% e oltre 335mila occupati in più.

Confindustria: dimezzando l'evasione, il Paese crescerebbe del 3,1%

Secondo i conti di Viale dell’Astronomia, l’evasione sottrae al fisco quasi 40 miliardi di Iva, 23,4 di Irpef, 5,2 di Ires, 3 di Irap, 16,3 di altre imposte indirette e 34,4 di contributi previdenziali.

In fatto di tasse, Confindustria stima che la pressione fiscale si sia attestata al 43,8% del Pil nel 2015 (in leggera risalita dal 43,6% nel 2014), ma scenderà al 43,5% nel 2016 e al 43,2% nel 2017, “il livello più basso dal 2011”.

Pil, giù le stime – Il Centro studi rivede poi al ribasso le previsioni per il Pil italiano, stimando che il 2015 chiuderà con un +0,8% (rispetto al precedente +1%) e indicando una crescita dell’1,4% nel 2016 (dal precedente +1,5%) e dell’1,3% nel 2017.

“Il vero rebus – commentano a Viale dell’Astronomia – è il mancato decollo dell’economia italiana”. In sostanza, l’Italia è uscita dalla recessione, il Pil è “in recupero”, con un incremento nel 2015 che è il primo dopo tre arretramenti annuali consecutivi, “ma meno velocemente di quanto atteso”.

Meno disoccupati, 650mila nuovi posti – Le previsioni dicono inoltre che la disoccupazione dovrebbe scendere al 12% nel 2015 (in miglioramento rispetto al 12,2% stimato a settembre), all’11,6% nel 2016 (dall’11,8%) e all’11,1% nel 2017. Nel triennio, secondo Confindustria, “saranno creati 650mila posti di lavoro, che portano a 815mila il totale da quando sono ricominciati ad aumentare”, dal 2014.

Reddito famiglie, oltre la metà va al fisco – La ricerca di Confindustria dice poi che al fisco finisce più della metà del reddito familiare: nel 2015 una famiglia, con casa di proprietà, composta da una coppia di lavoratori dipendenti con un figlio in età scolare destina il 54,9% del reddito al pagamento dei contributi sociali e delle imposte, dirette e indirette.

Tag

Partecipa alla discussione

8 commenti

  1.   

     

    La questione della proprietà della moneta al momento della sua emissione
     
    http://www.disinformazione.it/sovranita_monetaria.htm
     
    Caro Cittadino europeo, sapevi che…?
    …………

  2.   

    …adesso anche confindustria si mette a raccontare barzellette di cattivo gusto e che non fanno neanche ridere…
    …hanno la spudoratezza di parlare di evasione fiscale in un paese dove il fisco è da rapina e dove è anche possibile guadagnare 10 e dover pagare 15 con le varie assurdità di fantasiosi studi di settore e redditi presunti, e sommando le tasse e imposte e varie amenità che ci sono oltre alle complicazioni per pagare…
    …io, che non ho mai evaso una lira e/o un centesimo, ho fatto prima… prima che mi mandassero sotto un ponte rapinandomi i miei risparmi, ho chiuso così da non rischiare più di guadagnare 10 e pagare 15 come ho rischiato in passato se non avessi rifiutato ordini dall’estero con utili di diverse decine di migliaia di euro (con saldo all’ordine), che secondo loro dovevano essere più del doppio considerando i miei margini troppo bassi e dicendomi che dovevo aumentare i prezzi… in pratica su un signor guadagno sul quale avrebbero preso tra tutti circa l’80% lasciandomi un misero circa 20% se avessero calcolato su l’utile reale e non su una presunzione fantasiosa… in pratica non hanno preso ne questi, per avere io rifiutato l’ordine, ne quelli degli ordini successivi già in programma e in via di definizione…
    …e altro argomento…
    …senza considerare, poi, le varie patrimoniali immobiliari dove si arriva anche al punto, per esempio, che chi ha una sola casa, e che per motivi di lavoro o altro non la abita in modo continuo ed è in affitto altro, appunto per motivi di lavoro, deve pagare come seconda casa per questa unica casa che ha…

    …non so a voi, ma a me sembra che, malgrado i proclami su l’abbassamento delle tasse dello “stai sereno”, mi tocca pagare circa il doppio rispetto a l’anno scorso di patrimoniali sulle mie proprietà immobiliari e terreni edifiabili e agricoli dei quali vorrei liberarmi, senza che alcuno, fino ad oggi, abbia proposto di mettere un centensimo sul tavolo per acquistarli… le proprietà immobiliari erano un bene, e da qualche anno sono diventate un debito…

  3.   

     

    Confessioni di un finanziere   –    “Incasso tangenti per lo Stato”
    26 Aprile 2014
    http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11601263/Confessioni-di-un-finanziere–.html
     
    Memorie di un finanziere della polizia tributaria. Si potrebbe intitolare così il sorprendente documento esclusivo che state per leggere. Si tratta della trascrizione, fedele alla lettera, del disarmante sfogo di un disincantato, onesto e preparato maresciallo della Guardia di Finanza, impegnato da diversi lustri nei temutissimi controlli alle imprese. L’uomo, di cui evitiamo di indicare dati anagrafici e curriculum per non renderlo riconoscibile, ha apparecchiato per Libero uno zibaldone di pensieri, suddiviso in capitoletti, sul suo lavoro di tutti i giorni. Che per lui è diventato un tran tran asfissiante, capace di condurlo quasi al rigetto. Il risultato è questa spietata radiografia che stupisce e……………
    …………..

     

  4.   

     

    Svelato il bluff della lotta all’evasione
    http://www.liberoquotidiano.it/news/editoriali/11601229/Svelato-il-bluff-della-lotta-all.html
     
    C’è chi si è visto contestare l’acquisto della materia prima all’estero, con l’accusa di aver evaso milioni per il solo fatto di aver comprato del cashmere in Kashmir e non in Campania. E chi invece, all’ennesima visita della Guardia di Finanza, si è sentito chiedere scusa per il verbale appena redatto con la seguente motivazione: sappiamo che avete conti e imposte in ordine, ma qualcosa che non va lo dobbiamo trovare per forza. Anzi, per esigenze superiori. Ossia per dimostrare che la lotta all’evasione si fa sul serio e che il gettito contestato ogni anno aumenta, rispondendo alle esigenze di far quadrare il bilancio e di giustificare nuove e sempre crescenti spese. E anche perché sulla presunta evasione recuperata si costruiscono carriere e si ricevono premi.
    …………………..

  5.   

     

    giovedì 23 gennaio 2014
    Il grande inganno dell’evasione fiscale; ecco cosa dovete sapere
    Di Alessandro Raffa
    http://www.nocensura.com/2014/01/il-grande-inganno-dellevasione-fiscale.html
     
    …LA FACCIA TOSTA DI QUESTO PERSONAGGIO E’ ALLUCINANTE!!! MA IL PROBLEMA VERO, è CHE MOLTI GLI CREDONO PURE…
    La realtà è che in un momento come questo ci sono commercianti e piccoli imprenditori che sopravvivono solo grazie all’evasione fiscale, e che se non eludessero al fisco qualche centinaia di euro, sarebbero costretti a CHIUDERE, ingrassando le fila dei disoccupati e SMETTENDO TOTALMENTE DI VERSARE CONTRIBUTI ALLO STATO;
    Inoltre consideriamo………………..

     

  6.   

    Il problema non è l’evasione fiscale, ma lo spreco e l’inefficienza del settore pubblico. Le imposte vanno abbassate e rese sopportabili. L’evasione fiscale è figlia di un eccesso di pressione fiscale. Abbattere l’evasione fiscale produrrebbe un crollo del PIL e non una crescita economica. Il fatto poi che questa ricetta la produca la confindustria che è la patria dell’evasione organizzata e globalizzata è veramente il colmo. Ormai Confindustria funziona da megafono dei desideri di Renzi e del PD ed è priva di una capacità di giudizio obiettivo e neutrale. L’economia non la risollevo ammazzando il popolo di tasse per assumere 100.000 dipendenti statali che l’unica cosa che faranno è scaldare una sedia con produttività vicina allo zero. Solo facendo diminuire la spesa pubblica e abbassando la pressione fiscale si può riuscire a far ripartire lentamente l’economia del Paese.

  7.   

    Il pollo per mangiarlo lo si deve avere in casa e possibilmente morto e spennato. L’evasione è un brutto male, ma c’è gente che sopravvive solo perchè riesce a portare a casa, in nero, il pane da accompagnare alla carcassa del pollo suddetto. Ma si rendono conto di quante ditte chiuderebbero se dovessero fatturare tutto ciò che producono? Ora io non dico che sia giusto perseguire i malandrini, lo sappiamo tutti, ma chi fa le statistiche dovrebbe considerare due cose essenziali: la caduta di produttività nelle piccole aziende e la difficoltà da parte dell’esattore di incassare….. a meno che non mettano un banchetto davanti alle uscite dei bar per beccare in flagranza di reato il solito bambino reo di non esserci fatto dare lo scontrino per il chupa chupa….
    Se riduciamo a 20/25 miliardi l’obbiettivo magari si può ragionare, altrimenti queste “elucubrazioni” non servono ad un emerito belin.
    Parola di remacontro, ex di peter pan!

  8.   

    Nuova frontiera di questo governo assumere decine di migliaia di esattori delle imposte, così aumenta occupazione e Pil, ma a pagare sempre di più saranno i soliti cittadini! Questo  è il governo delle stime e delle previsioni fasulle, mai niente di concreto se non gli affaracci loro!  A caaaasa!!! … visto che le patrie galere …si sono guardati bene dal costruirne!.. e sono troppo affollate! Arresti domiciliari!!! E lavori forzati per ripagare il mal tolto!