Smog: cuore più debole già dopo un’ora di esposizione

E’ l’allarme lanciato dalla European Society of Cardiology (Esc). Rischi cardiovascolari anche per gli adolescenti.  Danni da smog alla salute dopo una sola ora di esposizione e anche se i …

E’ l’allarme lanciato dalla European Society of Cardiology (Esc). Rischi cardiovascolari anche per gli adolescenti. 

Danni da smog alla salute dopo una sola ora di esposizione e anche se i livelli di inquinamento, ufficialmente, rientrano nei limiti tollerati. E’ quanto ha rilevato uno degli studi presentati a Londra al congresso della European Society of Cardiology (Esc), nel corso di una sessione dedicata interamente a questo tema.

Il primo lavoro su particolato e inquinamento atmosferico da No2 (ossido nitrico) ha messo in evidenza un’associazione con un aumento del rischio di attacchi cardiaci gravi, pur essendo lo smog rilevato entro i livelli europei raccomandati. A firmarlo Jean-Francois Argacha, cardiologo dell’Uz Brussel-Vrije Universiteit di Bruxelles.

Tra il 2009 e il 2013 stati analizzati 11.428 ricoveri per infarto del miocardio: ebbene, gli scienziati hanno scoperto che un aumento di 10g/m3 nelle concentrazioni di Pm 2,5 è associato a una crescita del 2,8% del rischio di attacco cardiaco grave, mentre con un aumento di 10 mg/m3 nel No2, il pericolo lievita del 5,1%. Queste associazioni – dicono gli autori – sono state osservate solo negli uomini, forse a causa di un campione di studio a prevalenza maschile (85%), o forse per motivi che andranno approfonditi.

Un secondo studio si è focalizzato sui giovani che vivono in una città inquinata: sembra che fra di loro si manifestino segnali precoci di rischio cardiovascolare. Già a sedici anni chi vive in città inquinate mostra i primi segni degli effetti dello smog sulla salute del cuore.

La ricerca ha esaminato oltre 800 giovani tra 16 e 22 anni di Cracovia e Lublino, due grandi città polacche abbastanza simili tra loro ma con la prima che ha il doppio dei livelli di polveri sottili e altri inquinanti rispetto all’altra. Ai soggetti sono stati misurati i livelli nel sangue di diverse proteine che indicano un’infiammazione in corso, trovando valori sensibilmente più alti nei giovani che vivono nella città con più smog, con quelli obesi che hanno mostrato i livelli più alti.

“Questo dimostra che vivere in città molto inquinate può avere un impatto sul rischio cardiovascolare anche in età precoce, attraverso una infiammazione cronica – afferma Krzysztof Bryniarski della Jagiellonian University di Cracovia, l’autore principale -. E’ la prima volta che si vede un legame tra la residenza in una città particolarmente inquinata e il rischio in giovani adulti, che di solito si ritengono immuni dal problema”.

 

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