Clinton cita Lincoln e attacca Trump: “Non si può votare per chi divide gli Usa”

Hillary Clinton torna ad alzare il livello di tensione nella battaglia per le presidenziali di novembre. Ieri in un discorso da Springfield, in Illinois, la candidata democratica ha …

Hillary Clinton torna ad alzare il livello di tensione nella battaglia per le presidenziali di novembre. Ieri in un discorso da Springfield, in Illinois, la candidata democratica ha citato Abraham Lincoln, che nella città aveva iniziato la sua carriera e aveva pronunciato il suo discorso più famoso contro la schiavismo. Clinton ha ricordato quanto detto dal fondatore del partito di Donald Trump: in quell’occasione, 160 anni fa, Lincoln aveva fatto riferimento alle divisioni interne al Parlamento. Questa volta l’ex first lady parla di un intero Paese che non può votare per un candidato “che divide”.

Un importante passo per Clinton che più volte in passato ha assunto forti posizioni di parte. “Non posso alzarmi e dire che le mie parole e le mie azioni non hanno a volte alimentato le posizioni di parte che spesso però ci hanno aiutati a crescere e migliorare”, ha detto, aggiungendo: “Devo riconoscere che posso fare meglio”. Un discorso molto forte quello di Clinton, che arriva in un momento particolarmente difficile per il Paese, proprio in riferimento alle divisioni. La politica ha citato i due afroamericani uccisi in Louisiana e in Minnesota, ma anche i cinque poliziotti ammazzati a Dallas da Micah Johnson, che sosteneva di voler vendicare tutte le persone morte per la violenza delle forze armate. Poi è tornata ancora una volta a parlare di Trump, puntando il dito contro una delle campagne “più controverse di sempre”.

Intanto il magnate annuncerà venerdì 15 luglio a New York il nome del suo candidato alla vicepresidenza, completando così il ticket repubblicano per le prossime elezioni presidenziali americane, che sarà poi ufficializzato la prossima settimana alla convention del partito, in programma a Cleveland.

Tra i nomi in circolazione negli ultimi giorni spiccano quelli del governatore dell’Indiana, Mike Pence, del governatore del New Jersey, Chris Christie, e dell’ex presidente della Camera Newt Gingrich. “Annuncerò la mia scelta per la vicepresidenza venerdì alle 11 a Manhattan – ha scritto il miliardario su Twitter – i dettagli seguiranno”.

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