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buongiorno a tutti, credo che il momento estremamente grave sul fronte internazionale debba consigliare di uscire dalla chiusura mentale e da quel senso di fastidio dovuto al dover subire eventi più grandi di noi, situazione che schiaccia molti al silenzio o al menefreghismo. Confesso di seguire solo nelle grandi linee, ma non mi appassiono più di tanto, la borsa e i mercati finanziari, come vedo invece accade nell’altro Forum, quindi sono più a mio agio qua anche se… noto un certo diradamento degli interventi (ironico, eh!). Ricordo parecchio tempo fa i post appassionati di DONCHI e ROBUAN, devono essere anche loro, suppongo, nella condizione mentale di cui sopra (a meno che non siano morti o partiti per un viaggio a piedi nel deserto del Marocco – che poi non è una brutta cosa). Prima di tornarci con calma, stamattina voglio solo dire che quanto scrive l’utente G.R. (nick assurdo) qui sotto, rimasto vox clamans in deserto (già, a proposito) ciò che scrive è fondamentalmente giusto, anche se io non userei toni così incendiari e apocalittici. Il discorso va sviluppato meglio ma credo sia importante tentare di superare le ipocrisie, la propaganda, le frasi fatte, il parteggiare per fazioni l’una contro l’altra contrapposte. Esempio fresco fresco di giornata: prendiamo Giorgetti, e quel che il primo ministro dell’Economia non tecnico della storia italiana, ha detto ieri. In sostanza: “Siamo al verde, non abbiamo più soldi”. Non è certo un genio, l’uomo, ma dimostra buon senso, dice la verità, sacrifici per tutti sono OBBLIGATI, la ricreazione del pnrr è finita, i miliardi regalati dall’europa a fondo perduto per non farci fallire, così come l’era dei bonus, SONO FINITI, MORTI, SEPOLTI. Invece la Meloni si incavola, le frasi del capo del Mef – dovrebbe iscriversi a FI e mollare quel pagliaccio di Salvini – incidono sull’immagine positiva che il governo CERCA di darsi. Appunto: BASTA IPOCRISIE. Quindi, ha ragione Giorgetti: l’amara verità è che non ci sono soldi, le casse sono vuote. Ma la vera ipocrisia sapete qual è? Che i soldi si trovano per comprare armi e per difendere l’Ucraina, che non è nemmeno un paese Nato nè UE. Italia con l’acqua alla gola, attese di mesi per noi poveri cristi negli ospedali per visite e accertamenti, ma i miliardi per le armi e per le guerre…. li trovano eccome. Ce lo chiede la NATO. Non c’è un limite a tutto ciò?
Ieri, simpatico uno-due del prode Parlamento Europeo, che prima approva l’utilizzo di missili europei per colpire bersagli in Russia (377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti) e poi chiede l’emissione di un mandato di arresto internazionale contro il presidente del Venezuela, Maduro, oltre al riconoscimento come presidente del leader dell’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia.Oramai l’UE, l’Europa politica reale (e non quella vagheggiata, ideale, auspicata, ecc.) è semplicemente il botolo rabbioso che gli USA scagliano contro i loro nemici – mentre loro si tengono un passo indietro (gli Stati Uniti NON hanno approvato l’utilizzo di missili americani su territorio russo).Talvolta, da ex-europeista uscito da un percorso di disintossicazione, continuo a chiedermi come sia stato possibile tutto questo.L’UE è oramai ridotta ad essere un sistema di sabotaggio di quella forma di vita che fu l’Europa.Dalle raccomandazioni pedagogiche dell’agenda 2030, alla distruzione del tessuto industriale nel nome di un’agenda sedicente “green”, allo smantellamento sistematico dello stato sociale, alla rottura dei rapporti con tutti i propri vicini (ad est e sud, Russia e medio-oriente in primis) per accrescere la dipendenza dagli USA, l’UE è solo un grande meccanismo di autosabotaggio e di americanizzazione deteriore della cultura europea residua.E all’origine di tutto ciò c’è, a monte, quel processo di americanizzazione dei ceti dirigenti che si è avviata negli anni ’90 del secolo scorso, e che ora dà i suoi pieni frutti. Le popolazioni europee, – al netto della devastazione delle menti prodotta dagli schermi portatili – rimane ancora in parte inassimilata rispetto alla pervasiva americanizzazione della cultura e dei valori.Il trionfo della mente liberale, ora neo-liberale, di cui la cultura statunitense è incarnazione eminente ha dapprima egemonizzato i blocchi sociali più “aggiornati” e “moderni” (una volta li avremmo chiamati “borghesi”), per poi divenire consenso politico.Nella politica ridotta a varianti del (neo)liberalismo i vari “centro-destra” e i vari “centro-sinistra” sono perfettamente intercambiabili. Per ogni abiezione in un’area legislativa del centro-destra si può trovare una simile abiezione (nel nome dell’alternanza) del centro-sinistra. A votare a favore dell’utilizzo dei missili europei in territorio russo, per dire, sono stati per l’Italia: FdI, FI e PD; tutta gente che, potendo, si venderebbe l’Abruzzo per un attico a Manhattan.Così, oggi siamo tutti all’interno di un meccanismo infernale, autolesionista, privo di sbocchi perché incapace di immaginare una forma di vita alternativa, che non sia una variante delle rappresentazioni hollywoodiane.Siamo tutti dentro la bolla del thatcheriano “there is no alternative” e tutto ciò che culturalmente non vi si confà è derubricato a deplorevole eccentricità, roba che nessuna persona per bene intratterrebbe (“oscurantismo – va da sé, religioso”, “familismo – va da sé, amorale”, “populismo”, “sovranismo”, “rossobrunismo”, ecc.).
vedo che qui su queste pagine vige il qualunquismo più bieco, nessuno interviene nemmeno per dare un’opinione contraria o non coincidente, ma io non mollo, insisto. In questo momento storico di guerra guerreggiata, le informazioni e le idee anti-establishment che divergono dai vari centri di propaganda vanno fatte circolare in tutti i canali possibili. Pubblico perciò un post del grande Carlo Rovelli (noto fisico), che personalmente condivido in tutto e per tutto. Buona lettura: AGGRESSORI E AGGREDITI 🌺🌺🌺 (testo di Carlo Rovelli)
Nel 1999, la NATO ha bombardato Belgrado per 78 giorni con l’obiettivo di smembrare la Serbia e dare vita a un Kosovo indipendente, oggi sede di una delle principali basi NATO nei Balcani. Nel 2001, gli Stati Uniti hanno invaso l’Afghanistan, provocando 200.000 morti, un Paese devastato e nessun risultato politico. Nel 2002, gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente dal Trattato sui missili anti-balistici, nonostante le strenue obiezioni della Russia, aumentando drasticamente il rischio nucleare. Nel 2003, gli Stati Uniti e gli alleati della NATO hanno rinnegato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite entrando in guerra in Iraq con un pretesto. L’Iraq è ora devastato, non è stata raggiunta una vera pacificazione politica e il parlamento eletto ha una maggioranza pro-Iran.
Nel 2004, tradendo gli impegni presi, gli Stati Uniti hanno proseguito con l’allargamento della NATO, questa volta con l’ingresso degli Stati baltici, dei Paesi della regione del Mar Nero (Bulgaria e Romania) e dei Balcani. Nel 2008, nonostante le pressanti e strenue obiezioni della Russia, gli Stati Uniti si sono impegnati ad allargare la NATO alla Georgia e all’Ucraina. Nel 2011, gli Stati Uniti hanno incaricato la CIA di rovesciare il governo siriano di Bashar al-Assad, alleato della Russia. La Siria è devastata dalla guerra. Gli Stati Uniti non hanno ottenuto alcun vantaggio politico. Nel 2011, la NATO ha bombardato la Libia per rovesciare Moammar Gheddafi. Il Paese, che era prospero, pacifico e stabile, è ora devastato, in una guerra civile ed in rovina.
Nel 2014, gli Stati Uniti hanno cospirato con le forze nazionaliste ucraine per rovesciare il presidente Viktor Yanukovych. Il Paese si trova ora in un’aspra guerra. Nel 2015, gli Stati Uniti hanno iniziato a piazzare i missili anti-balistici Aegis in Europa orientale (Romania), a breve distanza dalla Russia. Nel 2016-2020, gli Stati Uniti hanno sostenuto l’Ucraina nel minare l’accordo di Minsk II, nonostante il sostegno unanime da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il Paese si trova ora in un’aspra guerra. Nel 2021, la nuova amministrazione Biden ha rifiutato di negoziare con la Russia sulla questione dell’allargamento della NATO all’Ucraina, provocando l’invasione.
Nell’aprile 2022, gli Stati Uniti invitano l’Ucraina a ritirarsi dai negoziati di pace con la Russia. Il risultato è l’inutile prolungamento della guerra, con un aumento del territorio conquistato dalla Russia. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, gli Stati Uniti hanno cercato e cercano tuttora, senza riuscirci e fallendo costantemente, un mondo unipolare guidato da un’egemonia statunitense, in cui Russia, Cina, Iran e altre grandi nazioni devono essere sottomesse. In questo ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti (questa è l’espressione comunemente usata negli Usa), gli Stati Uniti e solo gli Stati Uniti hanno diritto di determinare l’utilizzo del sistema bancario basato sul dollaro, il posizionamento delle basi militari all’estero, l’estensione dell’adesione alla NATO e il dispiegamento dei sistemi missilistici statunitensi, senza alcun veto o voce in capitolo da parte di altri Paesi.
Questa politica estera arrogante ha portato a guerre continue, paesi devastati, milioni di morti, una crescente rottura delle relazioni tra il blocco di nazioni guidato dagli Stati Uniti – una piccola minoranza nel pianeta e ora nemmeno più economicamente dominante – e il resto del mondo, un’impennata globale delle spese militari e ci sta lentamente portando verso la terza guerra mondiale. Il saggio e decennale sforzo europeo di coinvolgere Russia e Cina in una collaborazione strategica economica e politica, sostenuto con entusiasmo dalla leadership russa e cinese, è stato infranto dalla feroce opposizione degli Stati Uniti, preoccupati che ciò avrebbe potuto minare il dominio statunitense. È questo il mondo che vogliamo? https://www.facebook.com/Prof.Rovelli/posts/pfbid0AZ1eMiStjDXTi7iCnEAZxMwEHezrzLK6qJEcxUBefMCiTp3UNDRpH5DseJbpvqS2l
Abbandonare la politica del doppiopesismo è il primo passo che la Comunità Internazionale deve avere la forza di compiere, perchè, dice la Regina Rania di Giordania: ”la popolazione mondiale merita un sistema globale di cui fidarsi, libero da pregiudizi, scappatoie morali e punti ciechi mortali, e la fiducia in quel sistema è diventata intrinsecamente legata al destino del popolo palestinese!”
Rania di Giordania fa un discorso impeccabile al 50° Forum di Cernobbio (un incontro internazionale di discussione su temi principalmente economici), utilizzando concetti e linguaggio diretti agli ascoltatori occidentali.. (al di là di tutte le critiche che si possono fare alla Giordania stessa per la neutralità di come tratta la questione palestinese) qui la trascrizione di un pezzo del suo discorso:
(…) E invito i nostri amici qui in Europa a svolgere un ruolo attivo di primo piano per soppesare le loro risposte a questo conflitto contro, i valori europei a lungo sostenuti. Per anni l’Europa si è posizionata come paladina del diritto internazionale e dei diritti umani, guadagnando benevolenza, rispetto e un potere persuasivo in tutto il mondo; eppure, cosa dovrebbe pensare il Sud del mondo quando vede l’occidente difendere il popolo ucraino mentre lascia civili innocenti a Gaza a punizioni collettive senza precedenti?
Cosa devono pensare quando i leader mondiali esprimono indignazione per gli attacchi aerei contro gli operatori umanitari stranieri, ma non contro i disperati palestinesi che quegli stessi operatori umanitari stanno cercando di sostenere? Cosa devono pensare quando il parere consultivo della Corte Penale Internazionale sulla illegalità dell’occupazione di Israele viene ignorato da alcuni e respinto da altri, anche se i bambini sfollati di Gaza vengono bombardati in tende o uccisi dai proiettili israeliani in testa?
Quali conclusioni devono trarre le persone su chi conta, chi no e perché?Più che ipocrita, il doppio standard è disumanizzante, è crudele, e se non è razzista, non so cosa lo sia. Trasmette il messaggio che molte nazioni potenti vedono alcune persone come ‘’inferiori a’’, e suggerisce che la Comunità globale sta autorizzando un mondo – per citare le parole del procuratore capo della CPI Karim Khan – di ‘’afferra di ciò che puoi, fai quello che vuoi, prendi ciò che desideri’’ .
Arrivando dal Medio Oriente, posso dirvi che questo è il mondo che molti nella mia regione vedono oggi, ed è un mondo molto pericoloso, perché quando le leggi umanitarie internazionali si applicano selettivamente, quando le risoluzioni delle Nazioni Unite vengono ignorate, quando le corti internazionali vengono intimidite e sminuite, significa che entriamo in una nuova era di disordine globale, in cui nessuno di noi è veramente al sicuro.
La Comunità globale correggerà la rotta, o continuerà a scivolare verso il caos? Cosa ci aspetta?
La popolazione mondiale merita un sistema globale di cui fidarsi, libero da pregiudizi, scappatoie morali e punti ciechi, mortali, e la fiducia in quel sistema è diventata intrinsecamente legata al destino del popolo palestinese! Ecco perché bisogna rifiutare il doppiopesismo, che richiede responsabilità, e trovare un percorso comune verso la pace, sono necessari per creare il futuro che i palestinesi, gli israeliani e tutti noi meritiamo…”
Sembra che l’attenzione dei padroni del potere occidentale si sia concentrata sulla democrazia, o meglio sulla coercizione del libero pensiero soprattutto se non è favorevole ai padroni della democrazia.
Dopo Edward Snowden, dopo Julian Assange, ora è il turno dei fratelli Durov che gestiscono Telegram, una piattaforma social che ancora in larga parte consente un libero scambio di opinioni e pensieri.
A differenza di quanto accade su Meta di Mark Zuckerberg, azienda che comprende social network come Facebook, Instagram e WhatsApp, dove esprimere un’opinione diversa dal coro di chi applaude la propaganda attualmente consentita è diventato impossibile, su Telegram è ancora possibile per chi non è d’accordo con le manipolazioni del globalismo imperante di apparenza satanista avere voce.
Dietro questo assalto alla libertà di parola ci sono, inutile dirlo, gli Stati Uniti d’America che ora stanno esercitando al loro interno quelle tecniche di oppressione che hanno perfezionato negli anni nei molti paesi in cui sono intervenuti.
Ora vedremo in diretta quali effetti avrà sulla vita degli americani, se la feroce applicazione di ciò che gli Stati Uniti hanno fatto in termini di limitazione della libertà di parola in altri paesi verrà applicata con altrettanta efficacia negli Stati Uniti stessi.
Per quanto riguarda i fratelli Durov, tuttavia, gli Stati Uniti non hanno agito direttamente. La servile Francia, rappresentata dalla figura di, baciato o non baciato, il suo supremo asino, il signor Macron, ha eseguito rapidamente l’ordine di arresto di Pavel Durov, l’amministratore capo di Telegram, con l’obiettivo di sequestrare i codici che consentono l’accesso al canale Telegram. L’orgoglioso servitore della CIA, Macron, ha già annunciato la volontà della Francia di estradare Pavel Durov in America, dove le ultime tecniche israeliane testate dai palestinesi per estorcere una confessione di crimine saranno sicuramente applicate al suo corpo.
Alla fine della giornata, basta seguire le pedine sulla scacchiera e si finisce sempre per capire chi c’è dietro qualsiasi operazione, non importa quanto folle possa sembrare.
È diverso per Meta di Zuckerberg. Dopotutto, ha già ammesso candidamente di aver dato libero accesso ai dati di privati che usano i suoi social network all’FBI. È sconvolgente: rendersi conto che il controllo del libero pensiero è stato esercitato per così tanto tempo senza che gli utenti delle piattaforme di Meta ne fossero a conoscenza.
Con la speranza che la piattaforma Telegram possa rimanere libera dal controllo globalista, osserviamo attentamente come evolverà la situazione, anche se, ahimè, le prospettive sono tutt’altro che rosee.
PAVEL DUROV PUBBLICA IL SUO PRIMO POST SU TELEGRAM DOPO IL SUO ARRESTO IN FRANCIA
Grazie a tutti per il vostro supporto e il vostro affetto! Il mese scorso sono stato interrogato dalla polizia per 4 giorni dopo il mio arrivo a Parigi. Mi è stato detto che potrei essere personalmente responsabile dell’uso illegale di Telegram da parte di altre persone, perché le autorità francesi non hanno ricevuto risposte da Telegram. Ciò è stato sorprendente per diversi motivi:
1. Telegram ha un rappresentante ufficiale nell’UE che accetta e risponde alle richieste dell’UE. Il suo indirizzo email è stato pubblicamente disponibile per chiunque nell’UE cerchi su Google “Indirizzo UE di Telegram per le forze dell’ordine”.
2. Le autorità francesi avevano diversi modi per contattarmi per chiedere assistenza. In quanto cittadino francese, sono stato ospite frequente del consolato francese a Dubai. Tempo fa, su richiesta, li ho aiutati personalmente a creare una hotline con Telegram per far fronte alla minaccia del terrorismo in Francia.
3. Se un Paese non è soddisfatto di un servizio internet, la pratica consolidata è quella di avviare un’azione legale contro il servizio stesso. Utilizzare le leggi dell’era pre-smartphone per accusare un amministratore delegato di crimini commessi da terzi sulla piattaforma che gestisce è un approccio fuorviante. Costruire la tecnologia è già abbastanza difficile così com’è. Nessun innovatore costruirà mai nuovi strumenti se sa di poter essere ritenuto personalmente responsabile del potenziale abuso di tali strumenti. Stabilire il giusto equilibrio tra privacy e sicurezza non è facile. È necessario conciliare le leggi sulla privacy con i requisiti delle forze dell’ordine e le leggi locali con le leggi dell’UE. Bisogna tenere conto dei limiti tecnologici. Come piattaforma, desideri che i tuoi processi siano coerenti a livello globale, garantendo al tempo stesso che non vengano usati illegalmente in paesi con uno Stato di diritto debole. Ci siamo impegnati a collaborare con le autorità di regolamentazione per trovare il giusto equilibrio. Sì, rispettiamo i nostri principi: la nostra esperienza è modellata dalla nostra missione di proteggere i nostri utenti nei regimi autoritari. Ma siamo sempre stati aperti al dialogo. A volte non riusciamo a concordare con l’autorità di regolamentazione di un paese il giusto equilibrio tra privacy e sicurezza. In questi casi, siamo pronti a lasciare quel Paese. L’abbiamo fatto molte volte. Quando la Russia ci ha chiesto di consegnare le “chiavi di crittografia” per consentire la sorveglianza, abbiamo rifiutato e Telegram è stato bandito in Russia. Quando l’Iran ci ha chiesto di bloccare i canali dei manifestanti pacifici, abbiamo rifiutato e Telegram è stato bandito in Iran. Siamo pronti a lasciare i mercati che non sono compatibili con i nostri principi, perché non lo facciamo per soldi. Siamo guidati dall’intenzione di fare del bene e difendere i diritti fondamentali delle persone, in particolare nei luoghi in cui tali diritti vengono violati. Tutto ciò non significa che Telegram sia perfetto. Anche il fatto che le autorità possano essere confuse su dove inviare le richieste è qualcosa che dovremmo migliorare. Ma le affermazioni di alcuni media secondo cui Telegram è una sorta di paradiso anarchico sono assolutamente false. Ogni giorno eliminiamo milioni di post e canali dannosi.
Pubblichiamo rapporti giornalieri sulla trasparenza (come questo (http://t.me/stopCA) o questo (https://t.me/isiswatch). Disponiamo di hotline dirette con le ONG per elaborare più rapidamente le richieste di moderazione urgenti.
Estratti dall’intervista a Sergey Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, per il documentario “Ponti per l’Oriente” (Mosca, 31 agosto 2024)Domanda: Lei di recente ha affermato che Zelensky non si sarebbe mai risolto a invadere la regione di Kursk senza aver ricevuto un ordine da parte degli USA. Che cosa sta cercando di ottenere l’Occidente con tali azioni, così come attraverso la fornitura continua all’Ucraina di armamenti sempre nuovi e di soldati mercenari? Sergey Lavrov: Mi è difficile dire che idea ci fosse dietro alle azioni che hanno portato allo stato di cose attuale. […] Ma persino Zelensky ha affermato che tutto questo sarebbe servito loro per i prossimi scambi [di prigionieri]. Noi non trattiamo con nessuno dei nostri territori. E non svolgiamo negoziati per ciò che riguarda i nostri territori. Siamo pronti, invece, a discutere di come porre fine alle azioni criminali messe in atto dal regime di Kiev a seguito del colpo di Stato. [Il regime di Kiev] prese a bombardare le sue stesse città perché i cittadini che vi risiedevano si erano rifiutati di riconoscere come legittimo l’esito del colpo di Stato. Per difendere non solo i diritti di quelle persone, ma anche la loro storia, il patrimonio tramandato loro dagli antenati, la loro lingua, religione e cultura, non potemmo fare altro che riconoscere la Repubblica Popolare di Donetsk e la Repubblica Popolare di Lugansk, e farci avanti in loro difesa, in risposta all’appello da loro rivoltoci e in conformità con l’Articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. […] A chi fa dichiarazioni alludendo al fatto che la Russia “si starebbe tirando indietro” dai negoziati, mentre l’Ucraina sarebbe disposta a condurli, il Presidente Putin ha già suggerito molte volte che vadano loro stessi a dire a Zelensky (nei momenti in cui è padrone delle sue facoltà mentali) che revochi il suo decreto, con il quale ha vietato [al suo Paese] di condurre negoziati [con la Russia].
Il multipolarismo dei Brics non è un blocco contrapposto all’unipolarismo Usa, ma un’altra e più realistica visione del mondo
“Le nazioni non allineate stanno prendendo posizione: ma non tra gli USA da una parte e Russia e Cina dall’altra, ma tra la visione del mondo monogama e unipolare degli USA e una visione del mondo propria di Russia-Cina non intruppata, che consente a tali paesi di perseguire relazioni multiple per poter perseguire i propri interessi e non gli interessi dell’egemone. Le nazioni non allineate non hanno scelto la Russia o la Cina rispetto agli Stati Uniti: hanno scelto la visione del mondo del binomio Russia-Cina rispetto a quella degli Stati Uniti“.
Il maggior responsabile degli attacchi del 7 ottobre è Donald Trump. È stato Trump a lanciare il cosiddetto Piano di pace per il Medio Oriente che ha permesso “l’annessione unilaterale della valle del fiume Giordano e degli insediamenti esistenti” in Cisgiordania. Così come è stato Trump a decidere di spostare l’ambasciata statunitense a Gerusalemme, riconoscendo di fatto la città come capitale di Israele. “Poi, il 25 marzo 2019” – secondo il giornalista veterano Joe Lauria – “Trump ha riconosciuto l’annessione illegale da parte di Israele delle alture siriane del Golan nel 1981”, in violazione della risoluzione 242 delle Nazioni Unite. Persino i più accaniti sostenitori di Israele, come il New York Times, sono rimasti sbigottiti di fronte all’enormità del regalo di Trump. Ecco cosa hanno detto in un articolo del febbraio 2020: Il Presidente Trump ha svelato martedì il suo atteso piano di pace per il Medio Oriente, rilasciando una proposta che darebbe a Israele la maggior parte di ciò che ha cercato in decenni di conflitto, offrendo ai palestinesi la possibilità di uno Stato con sovranità limitata. Il piano di Trump garantirebbe a Israele il controllo di una Gerusalemme unificata come capitale e non richiederebbe lo sradicamento degli insediamenti in Cisgiordania che hanno provocato l’indignazione dei palestinesi e alienato gran parte del mondo…. Secondo il piano, i palestinesi si troverebbero virtualmente circondati da un Israele allargato e vivrebbero all’interno di confini contorti che ricordano una circoscrizione congressuale a scacchiera…. i palestinesi…. non avrebbero un esercito permanente e sarebbero tenuti a soddisfare altri parametri supervisionati dagli israeliani, tra cui la rinuncia alla violenza e lo scioglimento di gruppi militanti come Hamas… di Mike Whitney per The Unz Review
per noi che sappiamo, per noi guidati da una consapevolezza superiore, suggerirei di continuare QUI la nostra battaglia. Da oggi posterò con regolarità, chi mi comprende mi segua. Degli altri, credete che m’importi qualcosa?
LA FUGA DI LOGAN (1976), tratto dall’omonimo romanzo di William F. Nolan e George Clayton Johnson, è un classico della fantascienza che esplora una società distopica dominata dal controllo tecnologico e dalla manipolazione della popolazione. Ambientato in un futuro lontano, il film descrive un mondo in cui gli esseri umani vivono all’interno di una cupola, isolati dal resto del pianeta. La caratteristica più inquietante di questa società è l’obbligo di morire a 30 anni, età considerata il limite massimo della vita. Questo sistema, giustificato dalla necessità di mantenere l’equilibrio tra risorse e popolazione, è supportato da un controllo totale dei cittadini, i quali portano un cristallo nella mano che indica il loro tempo rimanente. L’idea della morte precoce viene presentata come una celebrazione, un atto di rinnovamento chiamato “Carrousel”, dove i cittadini accettano la propria eliminazione in cambio della promessa di una reincarnazione. Tuttavia, coloro che rifiutano questo destino e tentano di fuggire, chiamati “runners”, sono inseguiti e uccisi dai “Sandmen”, una sorta di polizia tecnologica. Logan, il protagonista, è uno di questi Sandmen, ma quando viene incaricato di infiltrarsi tra i fuggitivi, inizia a mettere in dubbio il sistema e fugge alla ricerca di una vita libera dalla manipolazione. Il film riflette sulle conseguenze di un controllo sociale estremo, in cui la tecnologia e il potere statale decidono arbitrariamente la vita e la morte. La società distopica de La fuga di Logan rappresenta un monito contro la perdita dell’individualità e della libertà, sollevando domande sulla moralità del sacrificio di vite umane per un presunto bene comune. Il film si inserisce nell’onda del dibattito scaturito dall’uscita nel 1972 del “Rapporto sui limiti della crescita” della popolazione in relazione alle risorse che diede adito alle prime idee di controllo demografico.
buongiorno, ricevo via email da colleghi avvocati e pubblico qui (non sul Forum Nakatomy, non adatto a questi temi):
172 giornalisti ammazzati a Gaza dal 7 ottobre. L’ultimo a rimetterci la vita è stato Ali Taima, ucciso nei bombardamenti di Al-Mawasi a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale.La maggior parte delle fotografie e dei filmati realizzati da questi giornalisti (non mi azzardo a chiamarli Colleghi, loro erano uomini, io – al loro confronto – un quaquaraquà) sono stati rivelati al mondo soltanto grazie a Telegram. Senza Telegram, di ciò che è successo e continua a succedere nella Striscia di Gaza noi non sapremmo quasi niente.Naturalmente, ci verrebbe propinata la versione ufficiale, quella che nega i crimini commessi dall’esercito israeliano, quella che tutto giustifica in nome della lotta al terrorismo (che terrorismo non è ma una lotta di liberazione). In nome di quei 172 eroi, che hanno perso la vita perché noi conoscessimo la verità, in nome di Pavel Durov – imprigionato a Parigi per averci dato una piattaforma informatica sulla quale è ancora possibile esprimere liberamente il proprio pensiero e reperire documenti di un’importanza fondamentale per farsi un’idea corretta di ciò che sta succedendo e chiamarlo con il suo vero nome, che è genocidio – io esorto tutti a riflettere su cosa significhi oscurare Telegram. Il solo fatto che a richiedere a Durov i codici per decriptare i messaggi siano stati governi su fronti opposti, come quello russo e quello francese, dovrebbe darci la misura dell’importanza di un luogo virtuale di assoluta libertà. Non ignoro certo che questa assoluta libertà possa essere utilizzata anche per fini criminali. Ma poniamoci la domanda: vogliamo davvero vivere in un mondo dove la libertà di opinione venga sacrificata in nome della repressione di reati comuni? I criminali troveranno altri strumenti, come hanno sempre fatto nella storia dell’umanità. Ma la voce degli uomini liberi, di quelli che realmente rischiano la propria vita per documentare i crimini del potere, verrà soffocata. Se non fosse per Telegram non avremmo saputo e visto con i nostri occhi che i soldati israeliani sparano a giornalisti che indossano giubbotti antiproiettile con la scritta Press ben visibile, confidando nell’impunità assoluta loro concessa dal criminale Benjamin Netanyahu.Io non ho dubbi: Pavel Durov è stato arrestato su pressioni del governo israeliano e come tale è una vittima dell’ideologia sionista, che ha già ucciso oltre 40.000 persone in meno di un anno. Con l’arresto di Pavel Durov La Francia si dimostra, ancora una volta, una Nazione allo sbando. Un tempo dava asilo ai nostri terroristi e ne rifiutava l’estradizione nonostante avessero commesso omicidi. Oggi, il pupazzo dei Rothschild giustifica l’arresto di un uomo innocente per compiacere i suoi pupari sionisti.Tutto questo è assolutamente rivoltante, è la fine della libertà. Come mi ha scritto in privato un grande uomo, il giudice Paolo Sceusa, speriamo che rimangano vive almeno l’uguaglianza e la fraternità.
Avv. Alfredo Tocchi, LL.M., 27 agosto 2024
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Buona sera a chi legge.
Allego l’ultima fatica di S. Venceslai. Mi piace la frase dove dice: dai, un qualche altro milione di morti e si torna come prima. A me il tutto non può fregar de meno, dico solo che forse il prode Venceslai ha dimenticato un po’ di zeri. Forse tre, forse quattro….. vedete lei.
Circa gli Stati Uniti d’America, una volta ero orgoglioso di lavorare per un’entità americana, avanti su tutto al confronto di tutte le entità nazionali, oggi solo pensando a Trump di nuovo in sella mi viene da vomitare. Ma forse è tutto quello che gli americani (e noi al traino) meritiamo, anche l’altro non è meglio!
Buona serata ancora, ma…chi c’è ancora? Se c’è emergenza
(di Stelio W. Venceslai)
Fumi di guerra e preoccupazioni diffuse. Ma davvero siamo alle soglie di una terza guerra mondiale oppure la stiamo già combattendo, come pensa qualcuno?
Secondo il premier polacco, Tusk, i prossimi due anni saranno i più difficili dell’Europa dopo il 1945. Secondo la Meloni, forse la guerra non è così imminente come potrebbe sembrare ma è invece urgente una deterrenza europea. Secondo Macron, invece, le cose sono arrivate a un punto tale che si dovrebbe intervenire con truppe europee a sostegno dell’Ucraina.
Stiamo attraversando un periodo molto difficile. Sembra che la guerra, alla fine, sia l’unica soluzione possibile. Qualche altro milione di morti e tutto tornerà come prima, in attesa di un altro conflitto. Gli uomini non imparano mai. Siamo l’unica razza sul pianeta che si stermina di volta in volta. Uno sguardo complessivo registra solo guerre, vicine o lontane, non importa neppure dove: in Africa, in Asia, in Medioriente, in Europa.
In Europa c’è, ormai, la sensazione di una possibile guerra. Inutile far finta di niente e aver timore della parola stessa. Gli spettri del passato sono molto vicini. Ciò che accade in Ucraina influenza direttamente le nostre vite: l’orso russo e l’agnello europeo. Un’Europa indifesa non può far nulla. Dipende mani e piedi dalla NATO che, a sua volta, dipende dagli Stati Uniti. In una situazione di pace questo sistema di dipendenze può anche andare, ma in un’emergenza, fa acqua da tutte le parti. Siamo all’emergenza? Parrebbe di sì.
Dopo cinquant’anni gli Stati dell’Unione discettano sull’eventualità di un esercito comune, ma come? Discutono di finanziamenti, ventilando varie ipotesi. Al solito, la burocrazia comunitaria guarda a terra e non alza gli occhi alle stelle.
Certo, per fare un esercito europeo ci vogliono i soldi e una politica estera. Occorreva la crisi ucraina per pensarci? Abbiamo perso mezzo secolo in chiacchiere e ritrosie, ora, per affrontare il problema. Se (e dico se) siamo all’emergenza, il problema dei finanziamenti diventa secondario.
Se uno affoga, chi lo deve salvare non si chiede se ha il certificato di nuoto della palestra o se rischia il raffreddore. Si butta. Ma lo deve volere, questo è certo. Il dubbio è che i Paesi europei lo vogliano veramente. I Paesi dell’Unione sono tutti sovranisti. Si sono spogliati delle loro difficoltà economiche trasferendole all’Unione europea ma restano attaccati a quei pochi brandelli di sovranità che sono loro rimasti e puntano i piedi. Sommando assieme tutte le spese militari dei Paesi dell’Unione si scopre che spendiamo più della Russia e un po’ meno degli Stati Uniti, con un’efficienza complessiva pari a zero.
Questi eserciti nazionali da operetta sono buoni per le parate e per le sfilate, non per fare una guerra e neppure per intimidire un supposto avversario. Vogliamo continuare questa sceneggiata ad uso e consumo del sovranismo nostrano? Troppo tempo è trascorso da quando i Francesi di De Gaulle affossarono la CED, la Comunità europea di difesa.
Gli scenari sono mutati e l’agnello europeo dovrebbe diventare lupo. Non basta belare o sventolare la coda.
Il militarismo ha fatto il suo tempo, tranne che in Russia. I nostri ragazzi non fanno più il servizio di leva. Nessuno vorrebbe andare a morire per difendere l’Europa (o l’Ucraina). Dalla fine della 2^ Guerra mondiale una propaganda insistente a favore della pace ha smidollato qualunque velleità bellica. Ed è giusto. La guerra è inutile, costosa e barbara, ma se qualcuno ci attacca bisognerà pure difendersi. Non bastano le preghiere o l’occupazione delle Università.
In realtà, se volessimo fare davvero sul serio (insisto sul se), la soluzione d’emergenza sarebbe anche troppo semplice: scorporare i bilanci militari nazionali e unificarli in sede europea, razionalizzando e coordinando le spese e gli investimenti.
Lo stesso discorso si potrebbe fare per i vari MInisteri degli Esteri nazionali.
Alle elezioni europee le alchimie tra le varie componenti del Parlamento sono una questione astratta. I veri problemi sono altrove e ben più complessi. Rispetto a loro, ad esempio, le questioni politiche che si dibattono in Italia dal sindaco di Bari al Ramadan nelle scuole oppure al caso d’Ilaria Salis e al questionario attitudinale dei giudici sono questioni secondarie.
Il problema vero è se si vuole affrontare il tema degli Stati Uniti d’Europa, con tutte le conseguenze economiche, politiche ed internazionali che ne deriverebbero e con le inevitabili cadute riduttive sulle politiche nazionali, che diventerebbero solo questioni regionali.
Questo problema cruciale non si affronta in alcun modo. Allo stato attuale del dibattito europeo è più importante sapere se la von der Layen sarà riconfermata Presidente della Commissione europea e con quale coalizione, se di centrosinistra (come attualmente) o di centrodestra o solo di centro (se il centro avrà i voti auspicati). Sciocchezze, rispetto alla posta importante che è in gioco: il destino di noi tutti.
Sarebbe interessante sapere che cosa si propongono le varie coalizioni sul destino dell’Europa. Una federazione tipo Stati Uniti? Una confederazione di Stati? La semplice, e palesemente superata dagli eventi, unione economica? Su questi temi gli elettori europei dovrebbero decidere, non su Orban, sulla Le Pen o su Salvini, se questi riesce a raggranellare un numero di consensi per salvare la faccia dopo tanti fallimenti elettorali.
L’emergenza politica che stiamo vivendo (difendere o no l’Ucraina sino alle estreme conseguenze, distaccarsi dagli Stati Uniti nell’ipotesi di un’elezione di Trump, i rapporti con la Cina, la necessità di prendere una posizione chiara sul Medioriente, in funzione solo e soltanto degli interessi europei) impone parole chiare e prospettive serie. Non le case green, i balbettii sulla transizione digitale o le alchimie finanziarie necessarie per la difesa.
La macchina deve andare avanti con una visione da realpolitik del futuro dell’Europa, non al rimorchio di questa o quella intemperanza politica nazionale.
L’Unione europea in questi decenni ha fatto molti passi avanti sulla strada dell’integrazione, ma questi passi non bastano più. Siamo arrivati al collo della bottiglia. Non facciamoci delle illusioni. Dopo il Covid, dopo l’Ucraina, dopo Gaza, il mondo è cambiato. Anche l’Europa deve cambiare.
Roma, 29/03/2024
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Ciao DonChi. Einstein scrisse quel che scrisse 70 anni fa…. pensa se avesse visto lo sviluppo delle armi nucleari oggi…
Una cosa è certa, nei regimi democratici assistiamo quasi inermi ad un generale arretramento delle menti “pensanti”, che non sono più in grado di pensare! Da Biden a Trump, al tuo amico Olof a Macron e via via tutti in fila come fanti…
Io la battaglia con le clave non la combatterò certo e nessuno di noi; forse qualcuno nella foresta amazzonica e il bello di tutta questa faccenda è che nessuno ne saprà mai niente, perchè non ci sarà un tribunale di Norimberga o un libro di storia che ne potrà parlare.
Una prece e ciao.
Originariamente inviato da DonChi: VENCESLAI… E IL RESTO...<<La questione è un’altra: cosa votiamo, per quale idea d’Europa? Nessuno ci dice niente. Ognuno rema per sé e per il proprio partito, con l’occhio fisso sugli equilibri interni>>, dice Venceslai… Lungo e articolato questo articolo che PETER ci propone. Che però rischia di produrre altra confusione, perchè non risponde ad alcuni temi cardine. Il punto è questo: I popolari Europei, in accordo coi socialisti europei (quindi anche il PD) ripropongono la Von Der Leyen alla guida della Commissione UE. Che però non è sicura di farcela, e cerca un accordo coi conservatori – F.lli d’Italia delle MELONI compreso – e per fare questo: – NON solo non si parla di pace in nessun modo, ma anzi, la “tedesca” parla di aiuto a Zelensky fino alla vittoria. Che siccome è impossibile, prefigura una escalation fino al confronto nucleare. – Proprio per tenere i piedi in due scarpe (trattori a Bruxelles docet) la Von Der Leyen ha rinviato tutto il programma della transizione ecologia, e con questo i necessari interventi (urgenti, urgentissimi) sui cambiamenti climatici. – In medio oriente l’Europa stra facendo letteralmente schifo! Senza profferire parola sullo scempio in atto. Non sarà che i TEDESCHI c’hanno qualche problemino pregresso con la questione ebraica, e gli prude la coscienza? Molto tardi, nel momento sbagliato, e aggiungendo peggio al peggio, dico io? Tutto questo ha portato il vecchio continente indietro di cinquanta anni. La guerra in Ucraina ha disarticolato l’economia tedesca, senza sentire un gemito di Olof Scholtz. Un cancelliere (socialdemocratico) talmente imbelle (incapace) mai visto nella storia di quel paese.E coi tedeschi tutta l’economia europea – specie sotto l’aspetto energetico – ha subito un colpo storico. Che comunque, guerra ucraina persa o meno, è un grosso vantaggio per gli USA, a nostro danno. Da loro voluto e perseguito con chiarezza. Ma che magnifici alleati!! L’altro “pipetta” Macron, che finirà fuori per certo dal comando in Francia, sparla di interventi militari con “gli scarponi NATO sul terreno”. Che vorrebbe dire per certo confronto NUCLEARE, prima in Ucraina, ma con quali conseguenze? Lo avrebbe fatto per ragioni interne, visto la debolezza attuale della sua leaderschip interna. Può anche andare al diavolo, se il prezzo per il resto della gente è la ‘terza guerra mondiale’ Se lo scenario è questo, andremo a votare per la PEGGIORE EUROPA di tutti i tempi. Con l’immancabile beffa per noi italiani. Che già così eleggeremmo la Von Der Leyen alleata in europa di TAJANI, e vuoi vedere, con l’entrata nel mazzo di maggioranza anche della MELONI! E il PD, oltre contare qualcosa in Europa, con l’attuale posizione, interna e internazionale, vuol battere il centro destra e la Meloni in Italia!!?? SE non è un farsa alla Pulcinella… questa… “io non so cosa succederebbe se ci fosse un terza guerra mondiale con ordigni atomici, ma so per certo che la quarta guerra mondiale si combatterebbe con le clave.” -Einstein-
Utente dal 12 Aug 2015 222 commenti popolarità 119
VENCESLAI… E IL RESTO... <<La questione è un’altra: cosa votiamo, per quale idea d’Europa? Nessuno ci dice niente. Ognuno rema per sé e per il proprio partito, con l’occhio fisso sugli equilibri interni>>, dice Venceslai…
Lungo e articolato questo articolo che PETER ci propone. Che però rischia di produrre altra confusione, perchè non risponde ad alcuni temi cardine.
Il punto è questo: I popolari Europei, in accordo coi socialisti europei (quindi anche il PD) ripropongono la Von Der Leyen alla guida della Commissione UE. Che però non è sicura di farcela, e cerca un accordo coi conservatori – F.lli d’Italia delle MELONI compreso – e per fare questo:
– NON solo non si parla di pace in nessun modo, ma anzi, la “tedesca” parla di aiuto a Zelensky fino alla vittoria. Che siccome è impossibile, prefigura una escalation fino al confronto nucleare.
– Proprio per tenere i piedi in due scarpe (trattori a Bruxelles docet) la Von Der Leyen ha rinviato tutto il programma della transizione ecologia, e con questo i necessari interventi (urgenti, urgentissimi) sui cambiamenti climatici.
– In medio oriente l’Europa stra facendo letteralmente schifo! Senza profferire parola sullo scempio in atto. Non sarà che i TEDESCHI c’hanno qualche problemino pregresso con la questione ebraica, e gli prude la coscienza? Molto tardi, nel momento sbagliato, e aggiungendo peggio al peggio, dico io?
Tutto questo ha portato il vecchio continente indietro di cinquanta anni. La guerra in Ucraina ha disarticolato l’economia tedesca, senza sentire un gemito di Olof Scholtz. Un cancelliere (socialdemocratico) talmente imbelle (incapace) mai visto nella storia di quel paese.E coi tedeschi tutta l’economia europea – specie sotto l’aspetto energetico – ha subito un colpo storico. Che comunque, guerra ucraina persa o meno, è un grosso vantaggio per gli USA, a nostro danno. Da loro voluto e perseguito con chiarezza. Ma che magnifici alleati!!
L’altro “pipetta” Macron, che finirà fuori per certo dal comando in Francia, sparla di interventi militari con “gli scarponi NATO sul terreno”. Che vorrebbe dire per certo confronto NUCLEARE, prima in Ucraina, ma con quali conseguenze? Lo avrebbe fatto per ragioni interne, visto la debolezza attuale della sua leaderschip interna. Può anche andare al diavolo, se il prezzo per il resto della gente è la ‘terza guerra mondiale’
Se lo scenario è questo, andremo a votare per la PEGGIORE EUROPA di tutti i tempi. Con l’immancabile beffa per noi italiani. Che già così eleggeremmo la Von Der Leyen alleata in europa di TAJANI, e vuoi vedere, con l’entrata nel mazzo di maggioranza anche della MELONI!
E il PD, oltre contare qualcosa in Europa, con l’attuale posizione, interna e internazionale, vuol battere il centro destra e la Meloni in Italia!!?? SE non è un farsa alla Pulcinella… questa… “io non so cosa succederebbe se ci fosse un terza guerra mondiale con ordigni atomici, ma so per certo che la quarta guerra mondiale si combatterebbe con le clave.” -Einstein-
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Buona serata a tutti e buon fine settimana.
Vi propongo l’ultima fatica di Stelio Venceslai. Una riflessione abbastanza pessimistica di questa Unione; una migliore spero ci sarà, ma non sarò certo io a vederla.
Questo articolo mi ha fatto riflettere e sono arrivato in effetti ad una constatazione abbastanza deprimente: a parte i soliti nomi roboanti che poi una volta eletti si guarderanno bene dall’assolvere ai loro compiti, come giustamente scrive Venceslai, ma qualcuno di voi (io in testa) sa chi sono i parlamentari italiani, non importa di quale partito, che ci rappresentano?
Per me sono tutti militi ignoti giapponesi (chicazzè!) se ne conoscono i nomi a malapena (tranne quando si fanno pagare per perorare la causa di qualche Stato Arabo). Veramente, è avvilente! Le nostre migliori menti dovrebbero essere là, a Strasburgo e invece manco sappiamo chi ci sia oggi e a giugno…. Terribile. Elezioni al buio
(di Stelio W. Venceslai)
Qui non si tratta di sapere se Salvini, reduce dai suoi disastri elettorali, si presenterà alle elezioni europee, e neppure se lo faranno la Meloni, o Conte, la Schlein o Renzi. Queste sono stupidaggini risultanti da rivalità personali e politiche interne.
Che i leader dei vari partiti italiani si presentino alle elezioni europee, quando si sa perfettamente che non andranno mai a Strasburgo perché troppo impegnati nelle parrocchie del Paese, è solo una questione di propaganda che lascia il tempo che trova. Non credo che la presenza di un Calenda o di un Conte possano segnare una svolta sulla politica europea dei prossimi anni.
La questione è un’altra: cosa votiamo, per quale idea d’Europa? Nessuno ci dice niente. Ognuno rema per sé e per il proprio partito, con l’occhio fisso sugli equilibri interni. Che fine farà la Lega? Il PD avrà finalmente più consensi di 5Stelle? E Forza Italia? La Meloni rafforzerà il suo consenso elettorale? Sul piano nazionale queste elezioni avranno un riscontro fors’anche importante, ma sul piano europeo?
Si vota con il proporzionale: niente giochetti. La realtà bruta dei consensi prevale, ma per fare che? Non votiamo per le teste, ma per le idee. Dove sono le idee?
Il punto è questo: se l’Europa deve vivere, e vivrà, cosa intendono portare alle assise di Strasburgo i nostri futuri parlamentari? Solo i loro corpi fisici (se poi saranno presenti)? È un po’ poco.
Queste elezioni sono politiche, non per i singoli Paesi membri, ma per tutta l’Europa. Quale politica europea auspicano gli Italiani? A giudicare dalle esternazioni, nulla: tirare avanti come se il mondo fosse sempre lo stesso. Ma non è così.
Il pianeta sta vivendo una convulsione politica, ambientale, alimentare e militare di primaria grandezza. Cosa pensano i nostri candidati di proporre per affrontare questi problemi? Solo un rimescolamento delle alleanze dei gruppi parlamentari europei?
In realtà, sovrastano le questioni belliche, in Ucraina e in Palestina. Fino ad ora, che ha fatto l’Europa? Fornire un po’ di armi a Kiev e fare molti piagnistei in Terrasanta. Tutti parlano di pace ma ci si guarda bene dall’intervenire, in un modo o in un altro. La guerra mondiale è latente, ma cerchiamo di rimuovere l’idea stessa di un conflitto allargato. Purtroppo, il fragore delle armi non si combatte con il chiacchiericcio diplomatico o dei giornalisti, i nuovi santoni della politica internazionale. La pace deve essere un obiettivo centrale. Se non c’è la pace tutto il resto non ha alcuna importanza.
Cosa pensano di proporre i nostri candidati al Parlamento europeo? Dovrebbe esserci un programma d’intenti comune: forzare l’Unione europea ad intervenire, con le buone o con le cattive, per fermare i massacri e impedire l’allargamento dei conflitti.
Non è possibile che un dittatore come Putin o uno squinternato come Netanyahu possano ricattare tutti e mettere a soqquadro il mondo nel silenzio ostile, ma complice, delle nazioni. Disquisire sulle ragioni storiche o morali dei conflitti, dove tutti, in fondo, hanno ragione, è compito degli studiosi, ma non è politica. È solo un modo elegante per evadere il problema.
Il mondo di oggi, come sempre, si basa sugli interessi, non sulle motivazioni morali o sui diritti umani. Questi vengono dopo. Quali sono gli interessi europei? Fondamentalmente il nostro interesse è che queste guerre alle frontiere europee finiscano, indipendentemente da ciò che possono pensare gli Stati Uniti. Alleati sì, ma con giudizio.
Dobbiamo aspettare l’esito delle elezioni americane per prendere una posizione decisa? Questi davvero sono fatti nostri. Il contadino romeno o l’operaio lituano o il marinaio olandese sono molto più coinvolti dei loro equivalenti americani. Tanto, se il meglio degli Stati Uniti sono Biden e Trump, non c’è da stare allegri.
Fino ad ora è mancata una qualunque azione decisa. Financo gli Houti, di cui non avevamo mai sentito parlare prima, hanno da dire la loro e ricattano l’Europa perché l’Europa “sta con Israele” e loro stanno con i Palestinesi. Bloccano i traffici per Suez, e il danno è nostro (soprattutto italiano), non degli Stati Uniti. Sono lontani e le navi vanno direttamente al di là dell’Atlantico senza passare per il Mediterraneo.
L’Unione europea non c’è sulla scena internazionale. Anche l’Ungheria alza la voce (l’Europa ci ha fregato. Facciamo una marcia su Bruxelles). Sono notizie dell’ultima ora. L’Europa non ha una politica estera (e Dio sa quanta ce ne vorrebbe!), non ha un esercito comune, ma solo balocchi nazionali, sogna le case green e l’intelligenza artificiale, ma non ha una politica industriale comune, tranne per la filettatura delle viti o lo spessore dei battistrada.
Il liberalismo blando di questi anni ha accecato gli interessi europei e sviluppato le multinazionali altrui. In prospettiva, c’è la guerra a TikTok. La grassa Europa è un continente grigio alla mercè di qualunque cialtrone che faccia la voce grossa. Va bene così?
Andare alle elezioni europee senza dire nulla su questi temi della pace e della guerra sarebbe colpevole. Ricatto per ricatto: ma davvero la Russia vuole uno scontro nucleare? Davvero Israele non si può fermare se l’Europa lo minaccia?
L’illusione dei populisti o dei nazionalisti (dell’Europa non me ne importa nulla, faccio tutto da solo), si scontra con la realtà delle cose. Per fortuna sembra acqua passata. Siamo tutti sullo stesso bigoncio, pieno di spazzatura.
Cerchiamo di uscirne.
Roma, 15/03/2024
Utente dal 31 Aug 2019 189 commenti popolarità 176
Buonasera a tutti voi amici.
Volevo dire un paio di cosette che mi son rimaste alla gola e non riesco a digerirle…
il tema è la guerra tra Russia ed Ucraina:
Dunque è stato dichiarato con forza e ferocia al tempo…che i tremendi Russi avevano attaccato una democrazia.
Son stati dichiarati aggressori sconsiderati dotati di un esercito obsoleto e ridicolo, strateghi particolarmente sciagurati. Putin è stato accusato di essere uno psicopatico, un drogato, è stato vittima dei suoi generali e poi malato di malattia degenerativa che gli lasciava poco tempo… io non lo so.
Ora un Tramp che afferma di non voler dare un dollaro in aiuto alla causa Ucraina se verrà eletto, gli altri grandi della terra che cercano contromisure per ribaltare quanto avevano affermato fino a pochi giorni fa e quell’altri grandi anche più grandi che da subito han preso le distanze… perfino il Papa e dico il Papa è stato colto da una crisi mistica e non sa più come esternare quel che deve esternare…senza turbare le coscenze occidentai.
Poco poco alla volta mi par di capire che stia emergendo un quadro parecchio differente da quello che ci avevano dipinto… mi domando se domani ci racconterenno che magari, forse…dal suo punto di vista…è possibile che Putin avesse anche ragione e che noialtri ci siamo sbagliati.
Io non lo so.
Mi pare davvero che l’unica vera vittima di questa brutta faccenda sia il popolo Ucraino sacrificato per soddisfare il Dio Nero come accadeva al tempo…ma pensandoci bene, questi sacrifici non son mai cessati.
Si ripetono ritmicamente senza pause.
Altre vittime non ne vedo.
Faranno la pace e tutti torneranno fratelli dello stesso Dio sodddisfatto dal sacrificio compiuto.
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Buona serata DonChi e belfagor,
nel mio piccolo e alla mia età mi guardo bene dall’entrare e mettere o non mettere in discussione i vostri post. Diciamo che mi sono piaciuti entrambi, molto chiari nell’evidenziare la vostra appartenenza alla parte sinistra dello schieramento politico e che prende nota con un certo rammarico della situazione invero imbarazzante.
Io sono di centro, lo sapete, e penso che quello che sta succedendo a livello di voto sia il riflesso di una certa consapevolezza da parte dell’elettorato di contare qualcosa. Naturalmente chi va a votare…. certo è che i travasi di voti da M5S a PD e da Lega a FDL e FI dovrebbero far riflettere. Tutti utili, nessuno indispensabile e il cittadino medio se ne sta accorgendo… e poi è finito da un po’ l’invito dei parroci dal pulpito…
Posso dire che sono solo sollevato nel vedere un Partito come Forza Italia che si riprende (sempre votato finchè Berlusconi non ha cominciato a fare quello che ha combinato col bunga bunga) e che spero continui su questa strada.
Statemi bene e alla prossima.
Originariamente inviato da belfagor: caro DonChi, la tua analisi non fa una piega. Mi permetto solo di aggiungere una manciata di considerazioni sparse, veloci e post-prandiali. 1) in questo paese i voti vanno e vengono con una facilità estrema, è davvero soprendente vedere la Lega crollare dal picco del 34% anni fa al 7% (in Abruzzo), Fratelli d’Italia passare dal 4% al 30% in pochi anni e ora al 26% in Abruzzo, il M5S salire da zero al 32% anni fa e poi crollare al 7% (in Abruzzo). 2) detto questo credo che ci terremo la Meloni fino al 2033, se ci va bene. Soprattutto perché non c’è alternativa a sinistra. La Todde in Sardegna è un caso a parte, autentica M5S, sarda, imprenditrice, sobria e non populista, proprio perché imprenditrice. Il campo largo non può esistere perchè l’elettorato grillino – come si è visto in Abruzzo – resta a casa e non va a votare, giudicano giustamente impossibile votare Renzi e Calenda (altro che campo largo, sono di destra!). 3) sorprende anche non solo la resilienza, ma direi… la forza di Forza Italia, secondo me scomparso Berlusconi anche se Tajani è poco brillante, per niente carismatico, e fa venire la uallera (come dicono a Napoli), è comunque in grado di presentare FI come partito conservatore moderato, centrista, affidabile, europeo. Il sogno di quel magliaro di Renzi di intercettare i voti di FI è già totalmente sfumato. 4) Credo che la fine sia molto vicina per l’altro magliaro della politica italiana oltre a Renzi, cioè Matteo Salvini. Forse prima, ma certamente dopo le europee, farà saltare il governo Meloni come fece con le sue stupide frenesie del Papeete, subito dopo nacque il Conte 2, oppure (più credibile) sarà cacciato lui dall’alleanza di destra centro e i ministri leghisti saranno sostituiti da Calenda e azionisti vari. 5) mi sembra che il PD di Schlein tenga, anzi per la verità in Abruzzo ha quadruplicato i voti. Credo non ci sia alternativa per noi di sinistra (te ed io siamo sulla stessa sponda anche se tu sei più militante vecchio stampo) dico non c’è alternativa a una solida alleanza sui programmi e sulle politiche sociali tra PD e Movimento 5 Stelle, o c’è questo campo stretto e “coeso” a sinistra, e io ci metterei senza dubbio anche AVS, oppure non si va da nessuna parte. Personalmente a me la Schlein piace, anche se il suo cammino è pieno di mine, il PD non potrà essere mai di sinistra fin quando non si consumerà la scissione con gli ex democristiani della Margherita, devono andarsene tutti, tutti! 6) Vedo infine molto in difficoltà Conte, perchè è TROPPO OPPORTUNISTA. Trovo inaudito, se uno è davvero di sinistra e parla di campo largo, non prendere posizione e non scegliere con chi stare tra Macron e Le Pen, e tra Biden e Trump. Lui non si pronuncia!! Pazzesco. Se continua così gli elettori 5S cominceranno a votare PD, il Movimento scenderà al 10% a livello nazionale e il PD salirà al 25%. Ma la sinistra non governerà più per anni, anche se Meloni e Soci (lei no, ma il circo di guappi e corrotti intorno sì) probabilmente combineranno qualcuno dei guai imbarazzanti che tu dai per scontati. ciao stammi bene
Originariamente inviato da DonChi: ELEZIONI REGIONE ABRUZZO Come nelle previsioni, l’Abruzzo resta alla destra, confermato da un elettorato conservatore che fin dai tempi della DC è sempre stato pasturato e gestito nella migliore tradizione clientelare consolidata e bel collaudata del padrino locale Gaspari. Anche se il passaggio alla destra della MELONI è sintomo di una ulteriore involuzione conservatrice. Vince e festeggia la Meloni, ma i dati politici interni a questa elezione sollevano molti dubbi. Perchè F.lli d’Italia cala di tre punti dalle politiche di un anno e mezzo fa, la LEGA tracolla dal 25% precedente al 7,5%, meno addirittura delle politiche, dove aveva già preso solo l’8,5%. Ma ci sono vistosi segni di scollamento anche nello schieramento avverso: perchè il PD raddoppia quasi i suoi voti, mentre il M5S si dimezza. E questo riapre tutti i dubbi sul campo largo di questi ultimi tempi. Le frattaglie centriste, – Renzi&Calenda non pervenuti! mentre Forza Italia ha un risultato quasi doppio della lega. Certo, questo dimostra che l’elezione Sarda è stata un’eccezione al trend politico in corso, dovuta a meriti e demeriti egualmente distribuiti, e ben altro deve essere messo in campo, e poi consolidato, per mettere in difficoltà politica questa destra. Chi è scettico dovrà aver pazienza, ma può già fin d’ora sperare che l’arroganza ‘meloniana’ sia stata ulteriorimente alimentata da questa elezione, come si vede bene fin dalle prime reazioni, e pertanto attendersi, visto che l’intento destrorso in corso di modificare i parametri di fondo della nostra cultura politica non muta, altri importanti svarioni della Meloni&Co. che ne metteranno a nudo tutte le velleita, ma… …ma intanto si correranno rischi seri, fin dalla prossime europee, perchè senza correggere la rotta – soprattutto sul terreno economico – questa destra farà correre seri rischi all’intero paese.
caro DonChi, la tua analisi non fa una piega. Mi permetto solo di aggiungere una manciata di considerazioni sparse, veloci e post-prandiali.
1) in questo paese i voti vanno e vengono con una facilità estrema, è davvero soprendente vedere la Lega crollare dal picco del 34% anni fa al 7% (in Abruzzo), Fratelli d’Italia passare dal 4% al 30% in pochi anni e ora al 26% in Abruzzo, il M5S salire da zero al 32% anni fa e poi crollare al 7% (in Abruzzo).
2) detto questo credo che ci terremo la Meloni fino al 2033, se ci va bene. Soprattutto perché non c’è alternativa a sinistra. La Todde in Sardegna è un caso a parte, autentica M5S, sarda, imprenditrice, sobria e non populista, proprio perché imprenditrice. Il campo largo non può esistere perchè l’elettorato grillino – come si è visto in Abruzzo – resta a casa e non va a votare, giudicano giustamente impossibile votare Renzi e Calenda (altro che campo largo, sono di destra!).
3) sorprende anche non solo la resilienza, ma direi… la forza di Forza Italia, secondo me scomparso Berlusconi anche se Tajani è poco brillante, per niente carismatico, e fa venire la uallera (come dicono a Napoli), è comunque in grado di presentare FI come partito conservatore moderato, centrista, affidabile, europeo. Il sogno di quel magliaro di Renzi di intercettare i voti di FI è già totalmente sfumato.
4) Credo che la fine sia molto vicina per l’altro magliaro della politica italiana oltre a Renzi, cioè Matteo Salvini. Forse prima, ma certamente dopo le europee, farà saltare il governo Meloni come fece con le sue stupide frenesie del Papeete, subito dopo nacque il Conte 2, oppure (più credibile) sarà cacciato lui dall’alleanza di destra centro e i ministri leghisti saranno sostituiti da Calenda e azionisti vari.
5) mi sembra che il PD di Schlein tenga, anzi per la verità in Abruzzo ha quadruplicato i voti. Credo non ci sia alternativa per noi di sinistra (te ed io siamo sulla stessa sponda anche se tu sei più militante vecchio stampo) dico non c’è alternativa a una solida alleanza sui programmi e sulle politiche sociali tra PD e Movimento 5 Stelle, o c’è questo campo stretto e “coeso” a sinistra, e io ci metterei senza dubbio anche AVS, oppure non si va da nessuna parte. Personalmente a me la Schlein piace, anche se il suo cammino è pieno di mine, il PD non potrà essere mai di sinistra fin quando non si consumerà la scissione con gli ex democristiani della Margherita, devono andarsene tutti, tutti!
6) Vedo infine molto in difficoltà Conte, perchè è TROPPO OPPORTUNISTA. Trovo inaudito, se uno è davvero di sinistra e parla di campo largo, non prendere posizione e non scegliere con chi stare tra Macron e Le Pen, e tra Biden e Trump. Lui non si pronuncia!! Pazzesco. Se continua così gli elettori 5S cominceranno a votare PD, il Movimento scenderà al 10% a livello nazionale e il PD salirà al 25%. Ma la sinistra non governerà più per anni, anche se Meloni e Soci (lei no, ma il circo di guappi e corrotti intorno sì) probabilmente combineranno qualcuno dei guai imbarazzanti che tu dai per scontati.
ciao stammi bene
Originariamente inviato da DonChi: ELEZIONI REGIONE ABRUZZO
Come nelle previsioni, l’Abruzzo resta alla destra, confermato da un elettorato conservatore che fin dai tempi della DC è sempre stato pasturato e gestito nella migliore tradizione clientelare consolidata e bel collaudata del padrino locale Gaspari. Anche se il passaggio alla destra della MELONI è sintomo di una ulteriore involuzione conservatrice. Vince e festeggia la Meloni, ma i dati politici interni a questa elezione sollevano molti dubbi. Perchè F.lli d’Italia cala di tre punti dalle politiche di un anno e mezzo fa, la LEGA tracolla dal 25% precedente al 7,5%, meno addirittura delle politiche, dove aveva già preso solo l’8,5%. Ma ci sono vistosi segni di scollamento anche nello schieramento avverso: perchè il PD raddoppia quasi i suoi voti, mentre il M5S si dimezza. E questo riapre tutti i dubbi sul campo largo di questi ultimi tempi. Le frattaglie centriste, – Renzi&Calenda non pervenuti! mentre Forza Italia ha un risultato quasi doppio della lega. Certo, questo dimostra che l’elezione Sarda è stata un’eccezione al trend politico in corso, dovuta a meriti e demeriti egualmente distribuiti, e ben altro deve essere messo in campo, e poi consolidato, per mettere in difficoltà politica questa destra. Chi è scettico dovrà aver pazienza, ma può già fin d’ora sperare che l’arroganza ‘meloniana’ sia stata ulteriorimente alimentata da questa elezione, come si vede bene fin dalle prime reazioni, e pertanto attendersi, visto che l’intento destrorso in corso di modificare i parametri di fondo della nostra cultura politica non muta, altri importanti svarioni della Meloni&Co. che ne metteranno a nudo tutte le velleita, ma… …ma intanto si correranno rischi seri, fin dalla prossime europee, perchè senza correggere la rotta – soprattutto sul terreno economico – questa destra farà correre seri rischi all’intero paese.
Utente dal 12 Aug 2015 222 commenti popolarità 119
ELEZIONI REGIONE ABRUZZO
Come nelle previsioni, l’Abruzzo resta alla destra, confermato da un elettorato conservatore che fin dai tempi della DC è sempre stato pasturato e gestito nella migliore tradizione clientelare consolidata e bel collaudata del padrino locale Gaspari. Anche se il passaggio alla destra della MELONI è sintomo di una ulteriore involuzione conservatrice.
Vince e festeggia la Meloni, ma i dati politici interni a questa elezione sollevano molti dubbi. Perchè F.lli d’Italia cala di tre punti dalle politiche di un anno e mezzo fa, la LEGA tracolla dal 25% precedente al 7,5%, meno addirittura delle politiche, dove aveva già preso solo l’8,5%. Ma ci sono vistosi segni di scollamento anche nello schieramento avverso: perchè il PD raddoppia quasi i suoi voti, mentre il M5S si dimezza. E questo riapre tutti i dubbi sul campo largo di questi ultimi tempi.
Le frattaglie centriste, – Renzi&Calenda non pervenuti! mentre Forza Italia ha un risultato quasi doppio della lega.
Certo, questo dimostra che l’elezione Sarda è stata un’eccezione al trend politico in corso, dovuta a meriti e demeriti egualmente distribuiti, e ben altro deve essere messo in campo, e poi consolidato, per mettere in difficoltà politica questa destra.
Chi è scettico dovrà aver pazienza, ma può già fin d’ora sperare che l’arroganza ‘meloniana’ sia stata ulteriorimente alimentata da questa elezione, come si vede bene fin dalle prime reazioni, e pertanto attendersi, visto che l’intento destrorso in corso di modificare i parametri di fondo della nostra cultura politica non muta, altri importanti svarioni della Meloni&Co. che ne metteranno a nudo tutte le velleita, ma…
…ma intanto si correranno rischi seri, fin dalla prossime europee, perchè senza correggere la rotta – soprattutto sul terreno economico – questa destra farà correre seri rischi all’intero paese.
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Ciao Ethan hunt, grazie per l’apprezzamento! Io ormai sono “Kunta Niente” (preso dal romanzo “Radici”, Kunta Kinte) però mi piace vedere come invecchiano i miei figli che, senza io dare consigli esagerati, hanno sempre fatto quello che ritenevano giusto per loro).
Il secondo ora, oltre al suo job specifico, è anche un counselor, second way out per quando andrà in pensione, pratica sviluppata nel tempo e che io comincio ad apprezzare per la tranquillità che io vedo in lui.
Ogni giorno fa “meditazione” e dedica anche un po’ di tempo al suono delle campane tibetane; in un mondo “de merd” come l’attuale credo che lui stia vivendo una vita tesa che lui contempera con questo approccio. Credo sia più buddista ora che cattolico, ma tu mi insegni che ogni religione ha i suoi lati positivi ma anche negativi. Ognuno sceglie la vita che vuol vivere, ma a volte la religione te lo impedisce…
Troppo complicato l’argomento, sarebbe bello poterne discutere di persona…
Ti saluto con piacere e buona domenica!
Originariamente inviato da ethan hunt: salve a tutti, ciao Peter Pan, vi seguo sempre quasi tutti i giorni con grande piacere, sì vero, dovremmo tutti scrivere di più, però non è facile, non c’è tempo…. siamo d’accordo su una cosa, credo, senza se e senza ma: viviamo tempi complicati. Io personalmente soffro di una particolare sindrome: non riesco a concentrarmi più come un tempo, sono distratto, anzi più che distratto (in effetti non è vero: sono lucido e concentrato) passo sempre da una cosa all’altra, non mi riposo mai, ho bisogno di novità, sono in perenne fibrillazione, anche per il lavoro che faccio – il marketing non è mai noioso ma non dà tregua – insomma non ho momenti di tranqullità e di pace, come invece mi capitava anni fa. Era bello essere giovani…. Comunque c’è molta agitazione su questa terra! E forse aera così anche ai tempi dei Romani e degli Egizi. La politica, le news e le guerre sono divisive, con alcune persone io non riesco più a discutere, la gente parteggia e fa il tifo, punto…. non gliene frega nulla di valutare con calma il mondo, che ci guadagnano? Apprezzo Peter che ha una sua filosofia da vecchio saggio, Normal mi sembra veleggi (beato lui) su un approccio di karma e buddità che non hanno uguali, Nakatomy mi soprende perchè con il mestiere che fa dovrebbe essere schizzato e fuori di testa, invece mi sembra organizzato e in fondo uno che gode dei momenti di bellezza (le foto di spiagge e tramonti, dai, imbattibili!).. Io a volte penso che dovrei andare tre mesi in un monastero in Thailandia, per pensare e riflettere. Ma su che? Sulla vita? E chi può dire che lì non mi annoierei a morte? Via la pianto qui, buona serata a tutti
Originariamente inviato da ethan hunt: salve a tutti, ciao Peter Pan, vi seguo sempre quasi tutti i giorni con grande piacere, sì vero, dovremmo tutti scrivere di più, però non è facile, non c’è tempo…. siamo d’accordo su una cosa, credo, senza se e senza ma: viviamo tempi complicati. Io personalmente soffro di una particolare sindrome: non riesco a concentrarmi più come un tempo, sono distratto, anzi più che distratto (in effetti non è vero: sono lucido e concentrato) passo sempre da una cosa all’altra, non mi riposo mai, ho bisogno di novità, sono in perenne fibrillazione, anche per il lavoro che faccio – il marketing non è mai noioso ma non dà tregua – insomma non ho momenti di tranqullità e di pace, come invece mi capitava anni fa. Era bello essere giovani…. Comunque c’è molta agitazione su questa terra! E forse aera così anche ai tempi dei Romani e degli Egizi. La politica, le news e le guerre sono divisive, con alcune persone io non riesco più a discutere, la gente parteggia e fa il tifo, punto…. non gliene frega nulla di valutare con calma il mondo, che ci guadagnano? Apprezzo Peter che ha una sua filosofia da vecchio saggio, Normal mi sembra veleggi (beato lui) su un approccio di karma e buddità che non hanno uguali, Nakatomy mi soprende perchè con il mestiere che fa dovrebbe essere schizzato e fuori di testa, invece mi sembra organizzato e in fondo uno che gode dei momenti di bellezza (le foto di spiagge e tramonti, dai, imbattibili!).. Io a volte penso che dovrei andare tre mesi in un monastero in Thailandia, per pensare e riflettere. Ma su che? Sulla vita? E chi può dire che lì non mi annoierei a morte? Via la pianto qui, buona serata a tutti
salve a tutti, ciao Peter Pan, vi seguo sempre quasi tutti i giorni con grande piacere, sì vero, dovremmo tutti scrivere di più, però non è facile, non c’è tempo…. siamo d’accordo su una cosa, credo, senza se e senza ma: viviamo tempi complicati. Io personalmente soffro di una particolare sindrome: non riesco a concentrarmi più come un tempo, sono distratto, anzi più che distratto (in effetti non è vero: sono lucido e concentrato) passo sempre da una cosa all’altra, non mi riposo mai, ho bisogno di novità, sono in perenne fibrillazione, anche per il lavoro che faccio – il marketing non è mai noioso ma non dà tregua – insomma non ho momenti di tranqullità e di pace, come invece mi capitava anni fa. Era bello essere giovani…. Comunque c’è molta agitazione su questa terra! E forse aera così anche ai tempi dei Romani e degli Egizi. La politica, le news e le guerre sono divisive, con alcune persone io non riesco più a discutere, la gente parteggia e fa il tifo, punto…. non gliene frega nulla di valutare con calma il mondo, che ci guadagnano? Apprezzo Peter che ha una sua filosofia da vecchio saggio, Normal mi sembra veleggi (beato lui) su un approccio di karma e buddità che non hanno uguali, Nakatomy mi soprende perchè con il mestiere che fa dovrebbe essere schizzato e fuori di testa, invece mi sembra organizzato e in fondo uno che gode dei momenti di bellezza (le foto di spiagge e tramonti, dai, imbattibili!).. Io a volte penso che dovrei andare tre mesi in un monastero in Thailandia, per pensare e riflettere. Ma su che? Sulla vita? E chi può dire che lì non mi annoierei a morte? Via la pianto qui, buona serata a tutti
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Forum lettori – si torna all’antico e può restare così, se ci fosse la partecipazione anche di altri… Vedo che oltre che l’inglese sei anche abile con il veneto… bravo! Belfagor, Non mi hai detto se mi aiuti – pro bono – con la causa al Comune per la multa presa per il mio cagnolino lasciato senza guinzaglio in una stradina di campagna. Come dice sempre Nakatomy: maledetti, maledetti vigili in cerca di soldi facili, dovevo lasciarlo in Sardegna a farsi mangiare dai cinghiali????
Va bene dai, me ne vado a ramengo, ostrega!
Ciao
Originariamente inviato da belfagor: ramengo ramengo, andare a ramengo. Io vi do una dritta: “What is home without Plumtree’s Potted Meat? Incomplete.” ― James Joyce, Ulysses
Utente dal 31 Aug 2019 189 commenti popolarità 176
Bah. I casi son due:
o il sito non lo segue più nessuno… oppure l’aver rilegato il bar Mario in questo spazio e con questa misera visibilità non funziona e men che mai gli rende merito.
Ora, ho diglià avuto occasione di rendere merito a alla nuova veste del sito e mi ripeto rinnovando i complimenti… ma qualcosa non funziona.
La sezione più gloriosa tra le tutte… e mi scuso con grande NaKa affermando questo… ossia il social, il bar Mario789; un tempo vanto e pilastro fondamentale di un enorme successo…relegata in uno spazio senza nome senza anima senza vita e senza un richiamo… denominato svogliatamente ” commenti “… fa venire una tristezza infinita.
Il sito si è finalmente rivestito con un abito accettabile per le sue aspettative… bisogna ridonargli l’anima, un’identità, un senso… l’orgoglio di farne parte.
Questo manca: la motivazione che porta orgoglio a chi si riconosce appartenente ad un gruppo, ad una comunità che vuol cosruire qualcosa.
Certamente lo schierarsi politicamente del leader ha allontanato molti ed è stato un suicidio al tempo ma quel che è stato fatto è stato fatto…se immaginiamo di proseguire dobbiamo andare oltre, Quel che è perso è perso.
Il capitale umano e di idee andato perso in questa avventura è devastante, menti veramente illuminate raccattate in anni di sacrifici e anni di tempo son andati sprecati…ma se non si trova il coraggio ed il motivo per ripartire… meritiamo di scomparire definitivamente.
Poi … andate pure a ragionare di trading e considerazioni momentanee che tra cinque minuti saranno svanite, fatelo pure ma questo non porterà alcuna miglioria se non inserita in un contesto umano che al momento in questo luogo non esiste.
Certo i danni causati dallo schierarsi politicamente son stati inenarrabili…quasi quasi definitivi … forse definitivi.
Credo che dopo aver trovato una buona veste e aver provato a diventare apolitici per quel che vale e senza aver alcuna possibilità di recuperare le risorse bruciate…la gente intelligente non è stupida e non lo può diventare a proprio comodo… la sfida sia ricominciare da zero e reclutare nuove menti, nuove energie.
Facendo tesoro degli errori passati…
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Ciao Normal, con me non te la puoi prendere mai se prendo in giro Te e tanti altri….qualche volta. Capita a volte che sono serio, ma mi correggo quasi subito.
Sai cosa dice mia moglie (vicini ai 60 di matrimonio)? A parte che qualche volta ti ammazzerei, per il resto mi hai fatto ridere per tutta la nostra vita insieme. E non è poco, non credi?
Presto chiuderò la mia pagina dei commenti, sento addosso una grande stanchezza e tanti problemi che non si risolveranno….. mi sembra di essere il bergamasco, te lo ricordi?
Tu se ce la fai continua ad essere il nomade che sei, goditi la vita per quello che ti da e da a chi tu vuoi bene, te lo auguro con tutto il cuore.
Buona serata e ciao.
Originariamente inviato da Normal: Peterone…io non mi sono mai speso per i diritti degli animali, mi sono speso certamente per i diritti degli uomini e di conseguenza credo la distinzione che mi inviti a fare l’abbia digià elaborata nel mio essere. Sicuramente un’elaborazione del problema estremamente di parte e di ciò non me ne faccio certamente un vanto. Ad ogni modo osservare le conseguenze che la nostra evoluzione di uomini stanziali comporta verso qualunque essere vivente è davvero deprimente. Credo che la nostra stanzialità, ovviamente figlia di territori fortunati differentemente non si sarebbe sviluppata…ci abbia da prima favorito nell’evoluzione ma poi ci abbia fatto perdere di vista le nostre radici e il senso del nostro esistere. Ci ha fatto perdere le nostre capacità originali, le nostre eccellenze di razza…il rispetto per quanto ci circonda…e perfino l’interesse verso quel che accade al di fuori del nostro orticello misero e ben recintato, difeso da eserciti; tanto da armare i nostri eserciti con armi adatte all’estinzione: se non io in questo orticello non deve vivere nessuno. Io non mi muovo. gli altri possono e devono morire dove si trovano. E’ un po’ una trappola questa nostra ideologia di voler combattere il nomadismo e qualunque cosa non concepisca recinti e confini per nostra difesa, prima o dopo saremo noi a dover migrare…e questa non è un’ipotesi è una certezza. E’ strano però osservare che dopo aver estinto qualsiasi popolazione umana nomade…adesso si stiano per estinguere le popolazioni animali migratorie….è strano, uno non può rimanere indifferente. C’è qualcosa che proprio proprio non funziona più. C’è qualcosa che…io non lo so: è stonato, non ha armonia, non ha rispetto, non merita, non va bene, non è cosa buona…non dovrebbe appartenerci.
“Peterone so di aver partorito uno di quei commenti che tanto ti alluzzano per prendermi in giro, sappi che essere preso in giro da te… per me è un onore.”
Originariamente inviato da peter pan:Ciao Normal, belle parole ma io farei una piccola distnzione fra gli animali e il genere umano Agli animali non è proibito il diritto a migrare, si estinguono per altre ragioni, dall’inquinamento al cambio termico, alla caccia, ai rumori nei mari che disorientano, ecc. ecc. e poi ancora eccetera. Agli umani è invece proibito o limitato dall’egoismo umano, dalla necessità di preservare i “diritti” acquisiti per aver avuto la fortuna di nascere nel posto giusto… Tu, e io prima certamente di te, non vedrai, non ancora, il caos che i cambiamenti climatici porteranno nel mondo; quando mezza o forse più Africa si ritroverà desertificata ne vedranno delle belle. Vedranno… Ciao normal, goditi quello che hai finchè ce l’hai! Di doman non v’è certezza.
Peterone so di aver partorito uno di quei commenti che tanto ti alluzzano per prendermi in giro, sappi che essere preso in giro da te… per me è un onore.
Utente dal 31 Aug 2019 189 commenti popolarità 176
Peterone…io non mi sono mai speso per i diritti degli animali, mi sono speso certamente per i diritti degli uomini e di conseguenza credo la distinzione che mi inviti a fare l’abbia digià elaborata nel mio essere.
Sicuramente un’elaborazione del problema estremamente di parte e di ciò non me ne faccio certamente un vanto. Ad ogni modo osservare le conseguenze che la nostra evoluzione di uomini stanziali comporta verso qualunque essere vivente è davvero deprimente.
Credo che la nostra stanzialità, ovviamente figlia di territori fortunati differentemente non si sarebbe sviluppata…ci abbia da prima favorito nell’evoluzione ma poi ci abbia fatto perdere di vista le nostre radici e il senso del nostro esistere.
Ci ha fatto perdere le nostre capacità originali, le nostre eccellenze di razza…il rispetto per quanto ci circonda…e perfino l’interesse verso quel che accade al di fuori del nostro orticello misero e ben recintato, difeso da eserciti; tanto da armare i nostri eserciti con armi adatte all’estinzione: se non io in questo orticello non deve vivere nessuno. Io non mi muovo. gli altri possono e devono morire dove si trovano.
E’ un po’ una trappola questa nostra ideologia di voler combattere il nomadismo e qualunque cosa non concepisca recinti e confini per nostra difesa, prima o dopo saremo noi a dover migrare…e questa non è un’ipotesi è una certezza.
E’ strano però osservare che dopo aver estinto qualsiasi popolazione umana nomade…adesso si stiano per estinguere le popolazioni animali migratorie….è strano, uno non può rimanere indifferente. C’è qualcosa che proprio proprio non funziona più.
C’è qualcosa che…io non lo so: è stonato, non ha armonia, non ha rispetto, non merita, non va bene, non è cosa buona…non dovrebbe appartenerci.
“Peterone so di aver partorito uno di quei commenti che tanto ti alluzzano per prendermi in giro, sappi che essere preso in giro da te… per me è un onore.”
Originariamente inviato da peter pan: Ciao Normal, belle parole ma io farei una piccola distnzione fra gli animali e il genere umano Agli animali non è proibito il diritto a migrare, si estinguono per altre ragioni, dall’inquinamento al cambio termico, alla caccia, ai rumori nei mari che disorientano, ecc. ecc. e poi ancora eccetera. Agli umani è invece proibito o limitato dall’egoismo umano, dalla necessità di preservare i “diritti” acquisiti per aver avuto la fortuna di nascere nel posto giusto… Tu, e io prima certamente di te, non vedrai, non ancora, il caos che i cambiamenti climatici porteranno nel mondo; quando mezza o forse più Africa si ritroverà desertificata ne vedranno delle belle. Vedranno… Ciao normal, goditi quello che hai finchè ce l’hai! Di doman non v’è certezza.
Peterone so di aver partorito uno di quei commenti che tanto ti alluzzano per prendermi in giro, sappi che essere preso in giro da te… per me è un onore.
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Ciao Normal, belle parole ma io farei una piccola distnzione fra gli animali e il genere umano
Agli animali non è proibito il diritto a migrare, si estinguono per altre ragioni, dall’inquinamento al cambio termico, alla caccia, ai rumori nei mari che disorientano, ecc. ecc. e poi ancora eccetera.
Agli umani è invece proibito o limitato dall’egoismo umano, dalla necessità di preservare i “diritti” acquisiti per aver avuto la fortuna di nascere nel posto giusto…
Tu, e io prima certamente di te, non vedrai, non ancora, il caos che i cambiamenti climatici porteranno nel mondo; quando mezza o forse più Africa si ritroverà desertificata ne vedranno delle belle. Vedranno…
Ciao normal, goditi quello che hai finchè ce l’hai! Di doman non v’è certezza.
Utente dal 31 Aug 2019 189 commenti popolarità 176
Buonaserata a tutti.
Dunque, lo sapete che da sempre mi sono speso nel tentativo di difendere la causa dei nomadi e del nomadismo…è una cosa superiore dentro di me, un istinto che mi viene da chssà dove.
Io vedo il diritto al nomadismo e allo spostarsi come un diritto divino che appartiene ad ogni essere vivente. Sia questo causato dalla necessità o dalla natura lo vedo come un diritto divino che appartiene ad ogni essere vivente…e noialtri appartenenti presumibilmente alla razza più intelligente mai evolutasi dovremo essere capaci di capire e capirlo.
Oggi nella mia quotidiana ricerca di notizie incapo in questa cosa che mi comporta profonda tristezza e non poco di sgomento:
“Più di un animale migratore su 5 è a rischio estinzione: dalle balene ai pipistrelli, dagli uccelli agli squali, gran parte dei migratori sono in pericolo soprattutto a causa delle attività umane.
A indicarlo è il primo rapporto dell’Onu intitolato State of the World’s Migratory Species , dal quale emerge che oltre il 20% dei 1.200 migratori censiti è a rischio scomparsa. La situazione più drammatica è negli oceani, dove ben il 97% delle specie è vicina all’estinzione.”
Fonte: ansa.it . Parte di articolo.
Io veramente non trovo la maniera di esprimere decentemente le mie impressioni…forse son troppo vecchio oramai e mi sono arreso.
Solo posso affermare con convinzione che quando avremo eliminato in tutto il diritto a migrare agli esseri viventi avremo definitivamente firmato la nostra condanna all’estinzione.
Siamo il frutto di migrazion noi umani, migrazioni nostre e migrazioni di di tutti gli altri esseri viventi.
Il nomadismo… il movimento, il mescolarsi, lo scambio…la fantasia, la rinascita…i colori che si sovrappongono…nuove avventure, nuove sfide…culture diverse che si arricchiscono, dna che cresce e si arricchisce.
E veramente triste, brutto…prendere atto che il nostro agire non porterà conseguenze solo a noi umani… ma pure agli altri esseri viventi che si estingueranno assieme a noi ma grazie alla nostra ignoranza.
Utente dal 12 Aug 2015 222 commenti popolarità 119
“Siamo uomini. Non siamo degni di globalizzare niente più della nostra ignoranza e nessuno più di noi Europei può esserne testimone.” Senza credo…
Per ribadire che sono DI NUOVO interamente d’accordo con te.
E aggiungo: che se non avviene (e presto anche) una svolta completa sui PROBLEMI di maggiore importanza che hai delineato così bene tu, l’Europa rischia il collasso.
I Paesi più grandi e struttrati – Germania e Francia – potrebbero rimettersi in marcia presto, ma noi, con le nostre divisioni, e soprattutto IL NOSTRO DEBITO…
Originariamente inviato da Normal: Vedi Donn, è anche difficile rendere comprensibili certi concetti in un post…Peterone ne sa qualcosa e mi prende sempre in giro bontà sua; comunque, l’importante è provarci. Secondo me un esempio buono di come dovrebbe essere la globalizzazione era proprio l’idea originaria di Europa dei popoli. Poi vedi tu come si sono svolte le cose…l’ignioranza. Lo spred. Dunque se io voglio costruire un’unione la prima cosa che faccio è quella di unire, prendo il debito pubblico degli stati che voglio facciano parte dell’unione, li trasferisco tuttiquanti in un’unico debito pubblico Dell’unione… perchè da quel momento di unione si parla e gli stati singoli vanno a perdere di significato. Faccio una moneta unica come han fatto, abbatto le frontiere come han fatto bontà loro e questa è stata veramente la cosa più bella che siamo riusciti a realizzare… da quel momento il territorio dell’unione è unico, unito, sacro. Leggi uguali, tassazione uguale, stessi doveri e oneri; avrei stabilito una lingua unica che da quel momento in poi doveva essere insegnata in tutte le scuole di qualsivoglia livello affinchè tutte le persone appartenenti all’unione potessero comprendersi e dialogare, interagire. Pensa se al tempo dell’inizio nelle scuole elementari avessero cominciato ad insegnare ai bimbi un linguaggio comune… avremo oggi una generazione meravigliosa formata da ragazzi adulti che dialoga e si capisce… e questo si che unisce più di ogni altra cosa. Questo si che che riuscirebbe a far risultare uguale un ospedale costruito in Germania o in Italia…o in spagna in Olanda in Portogallo o in Grecia…uguale. Non costruito in una terra di serie a o di serie b. E’ complicato spiegare certi concetti in un post. Poi vai a vedere come si sono svolte le cose… gli interessi, la finanza, le tradizioni, l’egoismo, la razza…lo spred, la troiKa e la troia della su’ mamma… Siamo uomini. Non siamo degni di globalizzare niente più della nostra ignoranza e nessuno più di noi Europei può esserne testimone. …Credo.
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Buongiorno normal e amici tutti.
Hai ragione, l’importante è provarci e in Europa non ci si riuscirà mai. E non credere che negli Stati Uniti ci siano riusciti totalmente; la stessa lingua a volte è incomprensibile se parlata da un texano o un Newyorkese (ma almeno è una, in Europa sarebbe impossibile). Se poi entriamo in altri campi quali giustizia, tassazioni, debito pubblico…
Io ho rinunciato a tutto quello che tu sogni già da molto tempo; vent’anni fa aspiravo a vedere un esercito unico e oggi siamo ancora qui a menarcelo, mentre Germania e Francia fanno una cosa e una quindicina di altri Stati fanno altro, essendo tra l’altro quasi impossibile prendere decisioni uniche, così come all’Onu per il famigerato diritto di veto.
Debito pubblico: beh! Ci hanno provato, Tremonti in testa per l’Italia con zero tituli direbbe Mourihno…
E allora cosa vogliamo fare? Boh! Io ho già dato e sono a fine corsa, vedete voi.
Tu dici che di tanto in tanto ti prendo in giro, però sempre in modo tale da non offenderti spero, questo è importante.
Un caro saluto.
Originariamente inviato da Normal: Vedi Donn, è anche difficile rendere comprensibili certi concetti in un post…Peterone ne sa qualcosa e mi prende sempre in giro bontà sua; comunque, l’importante è provarci. Secondo me un esempio buono di come dovrebbe essere la globalizzazione era proprio l’idea originaria di Europa dei popoli. Poi vedi tu come si sono svolte le cose…l’ignioranza. Lo spred. Dunque se io voglio costruire un’unione la prima cosa che faccio è quella di unire, prendo il debito pubblico degli stati che voglio facciano parte dell’unione, li trasferisco tuttiquanti in un’unico debito pubblico Dell’unione… perchè da quel momento di unione si parla e gli stati singoli vanno a perdere di significato. Faccio una moneta unica come han fatto, abbatto le frontiere come han fatto bontà loro e questa è stata veramente la cosa più bella che siamo riusciti a realizzare… da quel momento il territorio dell’unione è unico, unito, sacro. Leggi uguali, tassazione uguale, stessi doveri e oneri; avrei stabilito una lingua unica che da quel momento in poi doveva essere insegnata in tutte le scuole di qualsivoglia livello affinchè tutte le persone appartenenti all’unione potessero comprendersi e dialogare, interagire. Pensa se al tempo dell’inizio nelle scuole elementari avessero cominciato ad insegnare ai bimbi un linguaggio comune… avremo oggi una generazione meravigliosa formata da ragazzi adulti che dialoga e si capisce… e questo si che unisce più di ogni altra cosa. Questo si che che riuscirebbe a far risultare uguale un ospedale costruito in Germania o in Italia…o in spagna in Olanda in Portogallo o in Grecia…uguale. Non costruito in una terra di serie a o di serie b. E’ complicato spiegare certi concetti in un post. Poi vai a vedere come si sono svolte le cose… gli interessi, la finanza, le tradizioni, l’egoismo, la razza…lo spred, la troiKa e la troia della su’ mamma… Siamo uomini. Non siamo degni di globalizzare niente più della nostra ignoranza e nessuno più di noi Europei può esserne testimone. …Credo.
Utente dal 31 Aug 2019 189 commenti popolarità 176
Vedi Donn, è anche difficile rendere comprensibili certi concetti in un post…Peterone ne sa qualcosa e mi prende sempre in giro bontà sua; comunque, l’importante è provarci.
Secondo me un esempio buono di come dovrebbe essere la globalizzazione era proprio l’idea originaria di Europa dei popoli.
Poi vedi tu come si sono svolte le cose…l’ignioranza.
Lo spred.
Dunque se io voglio costruire un’unione la prima cosa che faccio è quella di unire, prendo il debito pubblico degli stati che voglio facciano parte dell’unione, li trasferisco tuttiquanti in un’unico debito pubblico Dell’unione… perchè da quel momento di unione si parla e gli stati singoli vanno a perdere di significato. Faccio una moneta unica come han fatto, abbatto le frontiere come han fatto bontà loro e questa è stata veramente la cosa più bella che siamo riusciti a realizzare… da quel momento il territorio dell’unione è unico, unito, sacro.
Leggi uguali, tassazione uguale, stessi doveri e oneri; avrei stabilito una lingua unica che da quel momento in poi doveva essere insegnata in tutte le scuole di qualsivoglia livello affinchè tutte le persone appartenenti all’unione potessero comprendersi e dialogare, interagire. Pensa se al tempo dell’inizio nelle scuole elementari avessero cominciato ad insegnare ai bimbi un linguaggio comune… avremo oggi una generazione meravigliosa formata da ragazzi adulti che dialoga e si capisce… e questo si che unisce più di ogni altra cosa. Questo si che che riuscirebbe a far risultare uguale un ospedale costruito in Germania o in Italia…o in spagna in Olanda in Portogallo o in Grecia…uguale. Non costruito in una terra di serie a o di serie b.
E’ complicato spiegare certi concetti in un post.
Poi vai a vedere come si sono svolte le cose… gli interessi, la finanza, le tradizioni, l’egoismo, la razza…lo spred, la troiKa e la troia della su’ mamma…
Siamo uomini. Non siamo degni di globalizzare niente più della nostra ignoranza e nessuno più di noi Europei può esserne testimone.
…Credo.
Utente dal 12 Aug 2015 222 commenti popolarità 119
“…è come se nulla si fosse riusciti a globalizzare tranne l’ignoranza.”
Troppo bello! Ciò che spiega la gran parte dei probleimi trattati, e consente di essere completametne d’accordo…
Originariamente inviato da Normal: …Ma come si amministra la giustizia in Italia? Bah, non c’è dubbio che la si amministri in maniera scadente, le lungaggini imperano, il Dio nero fa’ la sua pate, il clientelismo, il partitismo, la burocrazia…il perbenismo il buonismo … tutte le persone che ci marciano; i controsensi, la mancanza di certezze… posso andare avanti fino a domani. Però però, si potrebbe anche affermare, credo, che il degrado di come viene amministrata la giustizia vada di paripasso con il degrado che coinvolge un poco tutti i campi; si potrebbe forse affermare che viviamo tempi di serie b, tempi minori, tempi di degrado collettivo, di involuzione. Culturale sicuramente, ideologica più che mai…è come se nulla si fosse riusciti a globalizzare tranne l’ignoranza. Io voglio fare un’osservazione poi mi direte se avete voglia cosa ne pensate: Questa nostra immagine della globalizzazione è partita da lontano, è il risultato massimo dell’era tecnologica che stiamo vivendo e a cui la nostra evoluzione ci ha condotti. Viviamo costantemente connessi e ci interfacciamo costantemente nelle nostre giornate con la rete, con quello che la rete propone: informazioni, transazioni, danaro, idee, suggerimenti, indirizzi, immagini, dialoghi, amicizie, pareri, simpatie, video, articoli… Succede che trasferiamo questa realtà virtuale con cui dialoghiamo costantemente nella realtà delle cose quotidiane… e tutto perde di significato. Tutto diventa tollerabile, accettabile. Faccio un esempio: Pensa se al tempo… mio nonno si sarebbe permesso di collegarsi ad un sito online di scommesse e bruciarsi lo stipendio…mese dopo mese, anno dopo anno. Pensateci…oggi succede quotidianamente e lo stato incentiva questo mentre la comunità in assoluto non si interessa e reputa la cosa normale. Cosa c’è di normale? Dico questo sui casinò online ma il mondo del trading è speculare… qualunque marmocchio privo di alcuna conoscenza viene sublimato di promesse e paradisi di cartone. Gli stessi danari guadagnati col lavoro che ti mettevi in tasca oggi son numeri che vanno e che vengono… Il canone rai me lo hanno messo sulla bolletta elettrica e io non vedo assolutamente mai la tv, l’avessero fatto a mio nonno che non viveva in una realtà virtuale…pigliava le tenaglie e tagliava tutti i fili. Le televisioni che vanno cambiate una volta ogni cinque anni perchè cambiano il modo di trasmettere…le auto che devono diventare elettriche a prescindere… Io poi mi perdo in queste cose… perchè l’ignoranza che ci circonda è diventata devastante; la colpa credo sia proprio nella ricerca continua del sistema di portare l’individuo ad inebetirsi e farlo vivere addentro ad una realtà virtuale; del tutto programmata, gestibile, prevedibile, omologata e programmata. Ci si scandalizza di come viene amministrata la giustizia … ma probabilmente dovremo domandarci chi questa giustizia vuol premiare e chi invece vuole eliminare.
Utente dal 31 Aug 2019 189 commenti popolarità 176
…Ma come si amministra la giustizia in Italia?
Bah, non c’è dubbio che la si amministri in maniera scadente, le lungaggini imperano, il Dio nero fa’ la sua pate, il clientelismo, il partitismo, la burocrazia…il perbenismo il buonismo … tutte le persone che ci marciano; i controsensi, la mancanza di certezze… posso andare avanti fino a domani.
Però però, si potrebbe anche affermare, credo, che il degrado di come viene amministrata la giustizia vada di paripasso con il degrado che coinvolge un poco tutti i campi; si potrebbe forse affermare che viviamo tempi di serie b, tempi minori, tempi di degrado collettivo, di involuzione.
Culturale sicuramente, ideologica più che mai…è come se nulla si fosse riusciti a globalizzare tranne l’ignoranza.
Io voglio fare un’osservazione poi mi direte se avete voglia cosa ne pensate:
Questa nostra immagine della globalizzazione è partita da lontano, è il risultato massimo dell’era tecnologica che stiamo vivendo e a cui la nostra evoluzione ci ha condotti. Viviamo costantemente connessi e ci interfacciamo costantemente nelle nostre giornate con la rete, con quello che la rete propone: informazioni, transazioni, danaro, idee, suggerimenti, indirizzi, immagini, dialoghi, amicizie, pareri, simpatie, video, articoli…
Succede che trasferiamo questa realtà virtuale con cui dialoghiamo costantemente nella realtà delle cose quotidiane… e tutto perde di significato. Tutto diventa tollerabile, accettabile.
Faccio un esempio:
Pensa se al tempo… mio nonno si sarebbe permesso di collegarsi ad un sito online di scommesse e bruciarsi lo stipendio…mese dopo mese, anno dopo anno.
Pensateci…oggi succede quotidianamente e lo stato incentiva questo mentre la comunità in assoluto non si interessa e reputa la cosa normale. Cosa c’è di normale?
Dico questo sui casinò online ma il mondo del trading è speculare… qualunque marmocchio privo di alcuna conoscenza viene sublimato di promesse e paradisi di cartone. Gli stessi danari guadagnati col lavoro che ti mettevi in tasca oggi son numeri che vanno e che vengono…
Il canone rai me lo hanno messo sulla bolletta elettrica e io non vedo assolutamente mai la tv, l’avessero fatto a mio nonno che non viveva in una realtà virtuale…pigliava le tenaglie e tagliava tutti i fili. Le televisioni che vanno cambiate una volta ogni cinque anni perchè cambiano il modo di trasmettere…le auto che devono diventare elettriche a prescindere…
Io poi mi perdo in queste cose… perchè l’ignoranza che ci circonda è diventata devastante; la colpa credo sia proprio nella ricerca continua del sistema di portare l’individuo ad inebetirsi e farlo vivere addentro ad una realtà virtuale; del tutto programmata, gestibile, prevedibile, omologata e programmata.
Ci si scandalizza di come viene amministrata la giustizia … ma probabilmente dovremo domandarci chi questa giustizia vuol premiare e chi invece vuole eliminare.
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Buon pomeriggio belfagor.
Il mio commento non voleva essere in risposta a DonChi che saluto cordialmente. Lui parla politichese, io contro la filosofia tutta italiana di come si amministra la giustizia.
E’ uno schifo e spesso mi vergogno di esserne indirettamente complice in quanto italiano.
A pagina sei del Corriere c’è oggi un articolo che tratta di un certo Filippo, condannato a 8 anni e recluso da maggio 2023 in Romania, sembrerebbe innocente, in cella con altri 25 detenuti in una stanza di 30 metri quadrati. Qualcuno mi sa dire perchè i romeni qui in Italia che delinquono sono “quasi” contenti di essere in un carcere italiano? Perchè vale la barzelletta dell’inferno tedesco e quello italiano! Non ve la racconto 100 a 1 già la conoscete!
Anch’io ho letto del numero impressionante di italiani detenuti all’estero e di cui quasi tutti noi non sappiamo nulla; beh! cerchino di evitare di delinquere all’estero, qui in Italia c’è il meglio del meglio e se ti va bene manco ci vai, oppure puoi evadere con tanto di lenzuola al seguito come quello che hanno beccato proprio ieri in Corsica.
Il mio cagnolino mi reclama, mi ha fatto piacere scambiare un commento con voi.
A presto.
Originariamente inviato da belfagor: allora, se dovessi votare (e lo sto facendo) tra i commenti dei due cari amici Peter e DonChi, contraddicendo magari le aspettative di qualcuno, appoggio la tesi di Peter. Notate bene che DonChi ed io su molti temi abbiamo le stesse idee, anche se come ovvio perfettibili e rivedibili. Qui, forse per via della mia professione, che mi porta a contatto tutti i giorni con il sistema giudiziario italiano (e a volte europeo) credo di avere un approccio più pragmatico e realistico della vicenda. Mi sembra in sostanza che DonChi sia troppo ideologico, come del resto tutta la sinistra, su quest’ultimo caso come su tanti altri. Dico la verità: della signorina Ilaria, diventata celebre in un attimo grazie a un video, a me non importa assolutamente nulla, e non vedo perchè io debba strillare per sostenere la sua causa. Perchè è una cittadina italiana? Cosa ha fatto essa per me? E per l’Italia e per noi cittadini? Mi risulta – e questo è molto importante – che ci siano circa 3500 italiani in carcere in paesi stranieri per vari motivi, accusati di molteplici reati, dallo spaccio di droga agli omicidi al traffico di organi. Beh, via, sugli altri 3499 oltre a Ilaria nessuno fiata o spende una parola? Tutti nel cono d’ombra? L’Ungheria è un paese sovrano e tratta i carcerati come meglio gli aggrada. Quando ci sarà (ovvero mai) un Ministero della Giustizia Ue che delibera per tutti gli stati dell’Unione, allora se ne potrà parlare. Io personalmente – Peter mi sembra d’accordo – sbatterei in galera molta più gente, li lascerei in ceppi e manette, sempreché la giustizia sia rapida e le sentenze chiare. Forza Giudici è sempre stato un mio slogan. Attenzione che ciò che dico non mi rende più simpatico quel pagliaccio ipocrita di Salvini, nonostante sia il più vocale ad opporsi all’atteggiamento woke di Schlein e company. Da sinistra – voi mi conoscete – dico quindi che con l’approccio ideologico alle grandi questioni che gravano sulla società italiana, non si va da nessuna parte. Di conseguenza ci terremo la Meloni a oltranza, perchè lei interpreta il sentimento dell’uomo qualunque. PS: DonChi, la mia critica è intesa in senso costruttivo. In amicizia, Belfy
Utente dal 12 Aug 2015 222 commenti popolarità 119
Guarda un po’, BELFAGOR, in generale sono d’accordo con te. Però il caso di ILARIA SALIS ha una sua specificità:La visione politica comune della “Borgatara” e l’illiberale regime di Orban, che pari sono.
E se questo fatto non rende chiaro i due pesi e due misure di questa governate della Garbatella, oltre il resto – stato della giustizia da te ben indicato – allora possiamo credere che siamo prossimi a un menefreghismo tale per cui le cose diventeranno presto così anche da noi.
Del resto cosa sta facendo la MELONI con la sua proposta di PREMIERATO se non questo, Saltare TUTTE le mediazioni politiche ( a partire da allenze forzate che la limitano) – che presto metteranno in pericolo il suo consenso – e garantirsi una bella ‘democratura’ imbastardita per un ‘popolame’ che, accettando quel che accade alla SALIS, e quel che fanno i suoi ministri (Sgarbi;Del Mastro, Santanchè. Lollobrigida), sembra ormai pronto a una deriva fascistoide che tutti si ostinano a negare.
Finchè non se la vedranno sul collo, a partire proprio dalla magistratura e dalla stampa. Aspettare per credere, perfino…
Originariamente inviato da peter pan: Buon pomeriggio belfagor. Il mio commento non voleva essere in risposta a DonChi che saluto cordialmente. Lui parla politichese, io contro la filosofia tutta italiana di come si amministra la giustizia. E’ uno schifo e spesso mi vergogno di esserne indirettamente complice in quanto italiano. A pagina sei del Corriere c’è oggi un articolo che tratta di un certo Filippo, condannato a 8 anni e recluso da maggio 2023 in Romania, sembrerebbe innocente, in cella con altri 25 detenuti in una stanza di 30 metri quadrati. Qualcuno mi sa dire perchè i romeni qui in Italia che delinquono sono “quasi” contenti di essere in un carcere italiano? Perchè vale la barzelletta dell’inferno tedesco e quello italiano! Non ve la racconto 100 a 1 già la conoscete! Anch’io ho letto del numero impressionante di italiani detenuti all’estero e di cui quasi tutti noi non sappiamo nulla; beh! cerchino di evitare di delinquere all’estero, qui in Italia c’è il meglio del meglio e se ti va bene manco ci vai, oppure puoi evadere con tanto di lenzuola al seguito come quello che hanno beccato proprio ieri in Corsica. Il mio cagnolino mi reclama, mi ha fatto piacere scambiare un commento con voi. A presto.
Originariamente inviato da belfagor: allora, se dovessi votare (e lo sto facendo) tra i commenti dei due cari amici Peter e DonChi, contraddicendo magari le aspettative di qualcuno, appoggio la tesi di Peter. Notate bene che DonChi ed io su molti temi abbiamo le stesse idee, anche se come ovvio perfettibili e rivedibili. Qui, forse per via della mia professione, che mi porta a contatto tutti i giorni con il sistema giudiziario italiano (e a volte europeo) credo di avere un approccio più pragmatico e realistico della vicenda. Mi sembra in sostanza che DonChi sia troppo ideologico, come del resto tutta la sinistra, su quest’ultimo caso come su tanti altri. Dico la verità: della signorina Ilaria, diventata celebre in un attimo grazie a un video, a me non importa assolutamente nulla, e non vedo perchè io debba strillare per sostenere la sua causa. Perchè è una cittadina italiana? Cosa ha fatto essa per me? E per l’Italia e per noi cittadini? Mi risulta – e questo è molto importante – che ci siano circa 3500 italiani in carcere in paesi stranieri per vari motivi, accusati di molteplici reati, dallo spaccio di droga agli omicidi al traffico di organi. Beh, via, sugli altri 3499 oltre a Ilaria nessuno fiata o spende una parola? Tutti nel cono d’ombra? L’Ungheria è un paese sovrano e tratta i carcerati come meglio gli aggrada. Quando ci sarà (ovvero mai) un Ministero della Giustizia Ue che delibera per tutti gli stati dell’Unione, allora se ne potrà parlare. Io personalmente – Peter mi sembra d’accordo – sbatterei in galera molta più gente, li lascerei in ceppi e manette, sempreché la giustizia sia rapida e le sentenze chiare. Forza Giudici è sempre stato un mio slogan. Attenzione che ciò che dico non mi rende più simpatico quel pagliaccio ipocrita di Salvini, nonostante sia il più vocale ad opporsi all’atteggiamento woke di Schlein e company. Da sinistra – voi mi conoscete – dico quindi che con l’approccio ideologico alle grandi questioni che gravano sulla società italiana, non si va da nessuna parte. Di conseguenza ci terremo la Meloni a oltranza, perchè lei interpreta il sentimento dell’uomo qualunque. PS: DonChi, la mia critica è intesa in senso costruttivo. In amicizia, Belfy
allora, se dovessi votare (e lo sto facendo) tra i commenti dei due cari amici Peter e DonChi, contraddicendo magari le aspettative di qualcuno, appoggio la tesi di Peter. Notate bene che DonChi ed io su molti temi abbiamo le stesse idee, anche se come ovvio perfettibili e rivedibili. Qui, forse per via della mia professione, che mi porta a contatto tutti i giorni con il sistema giudiziario italiano (e a volte europeo) credo di avere un approccio più pragmatico e realistico della vicenda. Mi sembra in sostanza che DonChi sia troppo ideologico, come del resto tutta la sinistra, su quest’ultimo caso come su tanti altri. Dico la verità: della signorina Ilaria, diventata celebre in un attimo grazie a un video, a me non importa assolutamente nulla, e non vedo perchè io debba strillare per sostenere la sua causa. Perchè è una cittadina italiana? Cosa ha fatto essa per me? E per l’Italia e per noi cittadini? Mi risulta – e questo è molto importante – che ci siano circa 3500 italiani in carcere in paesi stranieri per vari motivi, accusati di molteplici reati, dallo spaccio di droga agli omicidi al traffico di organi. Beh, via, sugli altri 3499 oltre a Ilaria nessuno fiata o spende una parola? Tutti nel cono d’ombra? L’Ungheria è un paese sovrano e tratta i carcerati come meglio gli aggrada. Quando ci sarà (ovvero mai) un Ministero della Giustizia Ue che delibera per tutti gli stati dell’Unione, allora se ne potrà parlare. Io personalmente – Peter mi sembra d’accordo – sbatterei in galera molta più gente, li lascerei in ceppi e manette, sempreché la giustizia sia rapida e le sentenze chiare. Forza Giudici è sempre stato un mio slogan. Attenzione che ciò che dico non mi rende più simpatico quel pagliaccio ipocrita di Salvini, nonostante sia il più vocale ad opporsi all’atteggiamento woke di Schlein e company. Da sinistra – voi mi conoscete – dico quindi che con l’approccio ideologico alle grandi questioni che gravano sulla società italiana, non si va da nessuna parte. Di conseguenza ci terremo la Meloni a oltranza, perchè lei interpreta il sentimento dell’uomo qualunque.
PS: DonChi, la mia critica è intesa in senso costruttivo.
In amicizia, Belfy
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Buongiorno a tutti.
Mi sia permesso esprimere il mio parere, non su quello che è successo in Ungheria, ma su quello che succede qui in Italia.
Leggo oggi sul Corriere della Sera “il caffè” di Massimo Gramellini – Picchiare un preside; molto interessante sapere che in Italia, non solo si può uccidere un bambino e non fare un giorno di carcere ma si può anche menare un dottore al Pronto Soccorso o un Preside senza quasi alcuna reazione dell’opinione pubblica e senza particolari sanzioni. Perchè?
Perchè, giustamente, è diritto divino della magistratura decidere e ci sono le attenuanti generiche e le riduzioni dovute all’affollamento delle carceri e poi, last but not least, con le nuove norme si procede su querela di parte, per cui spesso determinati “comportamenti” non vengono nemmeno denunciati perchè fra minacce, ritorsioni, spese legali, lungaggini burocratiche, tempi biblici per le sentenze, debolezza della magistratura, se proprio proprio non ti hanno ammazzato conviene evitare. Solo così si evita che il rispetto che si deve ad una persona non venga calpestato non una sola volta ma oltre ogni dire.
In Ungheria (ma non solo qui, prova a delinquere nel Sud Est asiatico!) forse si va anche un po’ troppo oltre, ma sono certo che certi personaggi non ci andranno più dopo quanto è successo a questa signora attualmente là in galera.
E’ anche vero che al momento ci sono migliaia di problemi che affliggono questo mondo, una possibile guerra mondiale e certe cose, cosa vuoi che interessino le lamentele di un singolo… e a chi!
Utente dal 12 Aug 2015 222 commenti popolarità 119
MELONI: ‘AMICHETTISMO’ UNGHERESE
Dall’orgoglio italiano di una che ha sempre in bocca la parola “nazione”, e così a cuore gli interessi sovrani del paese (prima di tutto) – solo in chiave di propaganda – ci si poteva aspettare ben altro.
In questi giorni abbiamo visto tutti le immagini di ILARIA SALIS coi ceppi alle mani e ai piedi come un detenuto della Cayenna, alla sbarra di un civile, civilissimo tribunale Ungherese, ergo Europeo, dove il diritto comunitario non ammette nemmeno la minima parte di quello scempio.
I fatti risalgono agli inizi dell’anno scorso: la donna è stata arrestata su un taxi il giorno dopo un’aggressione di un noto nazista, dove non è possibile provare in alcun modo la sua partecipazione, e buttata in cella di isolamento, priva di ogni conforto e contatto esterno. Il padre si è rivolto quasi subito all’Ambasciata italiana per tutelare sua figlia. Gli è stato detto di non fare “casino”, di non muovere niente, e stare in silenzio per non peggiorare le cose.
Accolto il suggerimento, quel buon padre si è messo in attesa. Intanto ha appreso che la figlia era ai ceppi, priva perfino degli assorbenti e seminuda, come e peggio di un criminale incallito, senza possibilità di vederla.
Allora ha chiesto di nuovo all’Ambasciata italiana di attivarsi.
Ha ricevuto un’altra volta lo stesso consiglio? Fatto sta che le cose sono andate avanti nel peggiore dei modi fino ad oggi. Una detenzione preventiva di un anno, senza prove, per un reato che in nessun paese europeo è trattato a quel modo.
Così, al padre non è rimasta altra via che rivolgersi alla stampa. E allora ci sono state, in vari mesi, interrogazioni parlamentari, articoli dei giornali, e infine la denuncia pubblica televisiva. E ieri, quando la povera Ilaria è comparsa in ceppi davanti un tribunale che non le ha nemmeno dato modo di difendersi civilmente, si è visto il risultato.
Si dà il caso, però, che il rapporto di stretta amicizia della Meloni con Orban, ancor più da Capo del governo, denunci una visione della giustizia, una concezione del ruolo dell’opposizione, e ancor meglio, dei diritti umani in un paese civile, che hanno a che fare con una sola e unica parola: fascismo! E di quello buono, anche!
Bene, ora dopo parecchi mesi che costoro governano, con tutte le torsioni che hanno impresso alle istituzioni (e quelle ben più gravi che si propongono) soprattutto in materia di informazione, giustizia e riforme istituzionali, emerge a tutto tondo la loro concezione culturale e di governo della “Nazione”.
Adesso tutto diventa veramente chiaro: votare la Meloni e questi qui, significa solo essere complici.
bello bello bello il nuovo sito, complimenti a tutta la redazione. Non solo per il look ma anche per gli articoli e i titoli. DonChi: sono d’accordo con te. Facciamo un piccolo sforzo per far tornare i vecchi amici. Chi conosce chi? Io personalmente non ho contatti con nessuno della vecchia guardia, altrimenti mi darei da fare. Basterebbe essere una quindicina di assidui aficicionados e poi tornerebbero a centinaia, com’era nei secoli dei secoli….. Non oso pensare che ognuno sia attivo come l’incredibile Naka nel suo forum di Borsa, ma insomma… Allora, chi contatta chi? Peter, idee? Nomi? Email?
Utente dal 12 Aug 2015 222 commenti popolarità 119
OK, “APO&INTE” COMPRESO, chiamiamoci pure anche Pinocchio o “new underdogs”, ma proviamo ad intervenire più spesso, magara invitando i vecchi amici a ritornare a farlo. Eravamo la più bella “AGORA'” DELL’INTERO WEB, COME ABBIAMO POTUTO DISPERDERCI?
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
D’accordissimo. Ciao ethan
Originariamente inviato da ethan hunt: buongiorno a tutti, che sorpresa vedere un sito nuovo, bello, autorevole nei contenuti e ridisegnato così bene. Pulito e facile da navigare, invoglia la lettura degli articoli. Un salto di qualità davvero notevole rispetto al precedente layout, che era approssimativo e vecchio come impostazione (non parliamo dello sfondo nero, ehm ehm…). Complimenti alla redazione quindi, bravi ragazzi!! Ho fatto un giro completo stamattina fra le varie sezioni del sito. Mi sembra tutto sia organizzato e funzioni per il meglio. Una sola pecca, secondo me, e proprio qui in questa pagina: APO & INTE non è un tag serio, dai, rispetto all’impianto generale del sito e del menù di navigazione. Io personalmente abolirei questo spazio – anche se talvolta, raramente, io ci scrivo – per lasciare come unico luogo per i nostri post il Forum Nakatomy. Cosa ne pensate?
buongiorno a tutti, che sorpresa vedere un sito nuovo, bello, autorevole nei contenuti e ridisegnato così bene. Pulito e facile da navigare, invoglia la lettura degli articoli. Un salto di qualità davvero notevole rispetto al precedente layout, che era approssimativo e vecchio come impostazione (non parliamo dello sfondo nero, ehm ehm…). Complimenti alla redazione quindi, bravi ragazzi!! Ho fatto un giro completo stamattina fra le varie sezioni del sito. Mi sembra tutto sia organizzato e funzioni per il meglio. Una sola pecca, secondo me, e proprio qui in questa pagina: APO & INTE non è un tag serio, dai, rispetto all’impianto generale del sito e del menù di navigazione. Io personalmente abolirei questo spazio – anche se talvolta, raramente, io ci scrivo – per lasciare come unico luogo per i nostri post il Forum Nakatomy. Cosa ne pensate?
Utente dal 12 Aug 2015 222 commenti popolarità 119
Il nuovo Sito è quanto di meglio potevo aspettami. Completamente d’accordo con Normal e tutti gli altri amici (spero)
Complimenti a Luca e a tutta la redazione.
grazie per le tue parole e per il sostegno, normal. Ciao, Luca
Originariamente inviato da Normal:
faccio i miei complimenti a Luca e alla redazione. Questo nuovo vestito che si è cucito addosso il sito è veramente splendido ! Mi piace molto. Molto piacevole da vedere e da sfogliare, semplice e intuitivo, per nulla invasivo e cafone… rilassante direi, umile ma professionale, serio ma allegro. Si, stavolta abbiamo fatto un grande balzo in avanti secondo me; sono contento e tornerò a seguire più assiduamente. Davvero un lavoro ben fatto e fatto bene…e sapete che io quando c’è da criticare critico senza farmi alcun problema. Bravi!
Utente dal 31 Aug 2019 189 commenti popolarità 176
Ma ottimo Peterone…l’Unione Europea non può schierarsi contro.
Capisci?
La colpa non è dell’unione ma della globalizzazione…ovvero, della globalizzazione per come la intendimamo noialtri. Noialtri intendiamo globalizzare a comodo nostro: genti con capitali, terre ricche, paradisi fiscali…e poi muri e recinti indove confinare tutti gli altri.
Capisci bene che un’unione che è figlia di cotanta idea di globalizzazione …voglio dire…indove dovrebbe schierarsi? Da quell’altra parte? Sarebbe ridicolo voglio dire.
lLa parola Globalizzazione io la ritengo un termine nobile, buono…Cristiano oserei dire… ma, anche l’energia nucleare è una risorsa meravigliosa; poi, dipende come la si utilizza…
Originariamente inviato da peter pan: Buongiorno apocalittici! C’è una cosa che mi sento di scrivere oggi e non mi piace per niente… Leggo su Il Corriere della Sera (di cui sono affezionato lettore da ben 65 anni! Giornale cartaceo naturalmente): “Mar Rosso, L’Italia si schiera! Missione difensiva con Francia e Germania in una missione difensiva per proteggere le navi nell’area sotto attacco degli Houthi” Ormai non manca molto e mi dispiace veramente tanto di non essere ancora riuscito (e pertanto mai ci riuscirò) a leggere un articolo in cui si dica: “La Comunità Europea si schiera contro……” Che peccato! Nota per belfagor: ciao carissimo, ho letto il tuo commento e volevo solo comunicarti che il nostro amico fassistone e vivo anche se non perfettamente vegeto; così, tanto per la norma. Circa il saluto fascista: diciamoci la verità, tanto rumore per nulla. Io ad esempio mi tocco le palle almeno 10 volte al giorno facendo vari scongiuri (ad esempio oggi devo rinnovare la patente alla motorizzazione); tu dici che mi sento più uomo nel riscontrare che ci sono ancora? Un saluto a tutti.
Utente dal 31 Aug 2019 189 commenti popolarità 176
faccio i miei complimenti a Luca e alla redazione.
Questo nuovo vestito che si è cucito addosso il sito è veramente splendido ! Mi piace molto.
Molto piacevole da vedere e da sfogliare, semplice e intuitivo, per nulla invasivo e cafone… rilassante direi, umile ma professionale, serio ma allegro. Si, stavolta abbiamo fatto un grande balzo in avanti secondo me; sono contento e tornerò a seguire più assiduamente.
Davvero un lavoro ben fatto e fatto bene…e sapete che io quando c’è da criticare critico senza farmi alcun problema.
Bravi!
Utente dal 24 Apr 2015 1567 commenti popolarità 1051
Buongiorno apocalittici!
C’è una cosa che mi sento di scrivere oggi e non mi piace per niente…
Leggo su Il Corriere della Sera (di cui sono affezionato lettore da ben 65 anni! Giornale cartaceo naturalmente): “Mar Rosso, L’Italia si schiera! Missione difensiva con Francia e Germania in una missione difensiva per proteggere le navi nell’area sotto attacco degli Houthi”
Ormai non manca molto e mi dispiace veramente tanto di non essere ancora riuscito (e pertanto mai ci riuscirò) a leggere un articolo in cui si dica: “La Comunità Europea si schiera contro……”
Che peccato!
Nota per belfagor: ciao carissimo, ho letto il tuo commento e volevo solo comunicarti che il nostro amico fassistone e vivo anche se non perfettamente vegeto; così, tanto per la norma.
Circa il saluto fascista: diciamoci la verità, tanto rumore per nulla. Io ad esempio mi tocco le palle almeno 10 volte al giorno facendo vari scongiuri (ad esempio oggi devo rinnovare la patente alla motorizzazione); tu dici che mi sento più uomo nel riscontrare che ci sono ancora?
Un saluto a tutti.
David Ricardo
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buongiorno a tutti, credo che il momento estremamente grave sul fronte internazionale debba consigliare di uscire dalla chiusura mentale e da quel senso di fastidio dovuto al dover subire eventi più grandi di noi, situazione che schiaccia molti al silenzio o al menefreghismo. Confesso di seguire solo nelle grandi linee, ma non mi appassiono più di tanto, la borsa e i mercati finanziari, come vedo invece accade nell’altro Forum, quindi sono più a mio agio qua anche se… noto un certo diradamento degli interventi (ironico, eh!). Ricordo parecchio tempo fa i post appassionati di DONCHI e ROBUAN, devono essere anche loro, suppongo, nella condizione mentale di cui sopra (a meno che non siano morti o partiti per un viaggio a piedi nel deserto del Marocco – che poi non è una brutta cosa). Prima di tornarci con calma, stamattina voglio solo dire che quanto scrive l’utente G.R. (nick assurdo) qui sotto, rimasto vox clamans in deserto (già, a proposito) ciò che scrive è fondamentalmente giusto, anche se io non userei toni così incendiari e apocalittici. Il discorso va sviluppato meglio ma credo sia importante tentare di superare le ipocrisie, la propaganda, le frasi fatte, il parteggiare per fazioni l’una contro l’altra contrapposte. Esempio fresco fresco di giornata: prendiamo Giorgetti, e quel che il primo ministro dell’Economia non tecnico della storia italiana, ha detto ieri. In sostanza: “Siamo al verde, non abbiamo più soldi”. Non è certo un genio, l’uomo, ma dimostra buon senso, dice la verità, sacrifici per tutti sono OBBLIGATI, la ricreazione del pnrr è finita, i miliardi regalati dall’europa a fondo perduto per non farci fallire, così come l’era dei bonus, SONO FINITI, MORTI, SEPOLTI. Invece la Meloni si incavola, le frasi del capo del Mef – dovrebbe iscriversi a FI e mollare quel pagliaccio di Salvini – incidono sull’immagine positiva che il governo CERCA di darsi. Appunto: BASTA IPOCRISIE. Quindi, ha ragione Giorgetti: l’amara verità è che non ci sono soldi, le casse sono vuote. Ma la vera ipocrisia sapete qual è? Che i soldi si trovano per comprare armi e per difendere l’Ucraina, che non è nemmeno un paese Nato nè UE. Italia con l’acqua alla gola, attese di mesi per noi poveri cristi negli ospedali per visite e accertamenti, ma i miliardi per le armi e per le guerre…. li trovano eccome. Ce lo chiede la NATO. Non c’è un limite a tutto ciò?
Manovra, Giorgetti ammette: “Chiederemo sacrifici a tutti”
Guido Rattoppatore
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Guido Rattoppatore
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AGGRESSORI E AGGREDITI 🌺🌺🌺 (testo di Carlo Rovelli)
Nel 1999, la NATO ha bombardato Belgrado per 78 giorni con l’obiettivo di smembrare la Serbia e dare vita a un Kosovo indipendente, oggi sede di una delle principali basi NATO nei Balcani. Nel 2001, gli Stati Uniti hanno invaso l’Afghanistan, provocando 200.000 morti, un Paese devastato e nessun risultato politico. Nel 2002, gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente dal Trattato sui missili anti-balistici, nonostante le strenue obiezioni della Russia, aumentando drasticamente il rischio nucleare. Nel 2003, gli Stati Uniti e gli alleati della NATO hanno rinnegato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite entrando in guerra in Iraq con un pretesto. L’Iraq è ora devastato, non è stata raggiunta una vera pacificazione politica e il parlamento eletto ha una maggioranza pro-Iran.
Nel 2004, tradendo gli impegni presi, gli Stati Uniti hanno proseguito con l’allargamento della NATO, questa volta con l’ingresso degli Stati baltici, dei Paesi della regione del Mar Nero (Bulgaria e Romania) e dei Balcani. Nel 2008, nonostante le pressanti e strenue obiezioni della Russia, gli Stati Uniti si sono impegnati ad allargare la NATO alla Georgia e all’Ucraina. Nel 2011, gli Stati Uniti hanno incaricato la CIA di rovesciare il governo siriano di Bashar al-Assad, alleato della Russia. La Siria è devastata dalla guerra. Gli Stati Uniti non hanno ottenuto alcun vantaggio politico. Nel 2011, la NATO ha bombardato la Libia per rovesciare Moammar Gheddafi. Il Paese, che era prospero, pacifico e stabile, è ora devastato, in una guerra civile ed in rovina.
Nel 2014, gli Stati Uniti hanno cospirato con le forze nazionaliste ucraine per rovesciare il presidente Viktor Yanukovych. Il Paese si trova ora in un’aspra guerra. Nel 2015, gli Stati Uniti hanno iniziato a piazzare i missili anti-balistici Aegis in Europa orientale (Romania), a breve distanza dalla Russia. Nel 2016-2020, gli Stati Uniti hanno sostenuto l’Ucraina nel minare l’accordo di Minsk II, nonostante il sostegno unanime da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il Paese si trova ora in un’aspra guerra. Nel 2021, la nuova amministrazione Biden ha rifiutato di negoziare con la Russia sulla questione dell’allargamento della NATO all’Ucraina, provocando l’invasione.
Nell’aprile 2022, gli Stati Uniti invitano l’Ucraina a ritirarsi dai negoziati di pace con la Russia. Il risultato è l’inutile prolungamento della guerra, con un aumento del territorio conquistato dalla Russia. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, gli Stati Uniti hanno cercato e cercano tuttora, senza riuscirci e fallendo costantemente, un mondo unipolare guidato da un’egemonia statunitense, in cui Russia, Cina, Iran e altre grandi nazioni devono essere sottomesse. In questo ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti (questa è l’espressione comunemente usata negli Usa), gli Stati Uniti e solo gli Stati Uniti hanno diritto di determinare l’utilizzo del sistema bancario basato sul dollaro, il posizionamento delle basi militari all’estero, l’estensione dell’adesione alla NATO e il dispiegamento dei sistemi missilistici statunitensi, senza alcun veto o voce in capitolo da parte di altri Paesi.
Questa politica estera arrogante ha portato a guerre continue, paesi devastati, milioni di morti, una crescente rottura delle relazioni tra il blocco di nazioni guidato dagli Stati Uniti – una piccola minoranza nel pianeta e ora nemmeno più economicamente dominante – e il resto del mondo, un’impennata globale delle spese militari e ci sta lentamente portando verso la terza guerra mondiale. Il saggio e decennale sforzo europeo di coinvolgere Russia e Cina in una collaborazione strategica economica e politica, sostenuto con entusiasmo dalla leadership russa e cinese, è stato infranto dalla feroce opposizione degli Stati Uniti, preoccupati che ciò avrebbe potuto minare il dominio statunitense. È questo il mondo che vogliamo?
https://www.facebook.com/Prof.Rovelli/posts/pfbid0AZ1eMiStjDXTi7iCnEAZxMwEHezrzLK6qJEcxUBefMCiTp3UNDRpH5DseJbpvqS2l
Guido Rattoppatore
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Rania di Giordania fa un discorso impeccabile al 50° Forum di Cernobbio (un incontro internazionale di discussione su temi principalmente economici), utilizzando concetti e linguaggio diretti agli ascoltatori occidentali.. (al di là di tutte le critiche che si possono fare alla Giordania stessa per la neutralità di come tratta la questione palestinese) qui la trascrizione di un pezzo del suo discorso:
(…) E invito i nostri amici qui in Europa a svolgere un ruolo attivo di primo piano per soppesare le loro risposte a questo conflitto contro, i valori europei a lungo sostenuti. Per anni l’Europa si è posizionata come paladina del diritto internazionale e dei diritti umani, guadagnando benevolenza, rispetto e un potere persuasivo in tutto il mondo; eppure, cosa dovrebbe pensare il Sud del mondo quando vede l’occidente difendere il popolo ucraino mentre lascia civili innocenti a Gaza a punizioni collettive senza precedenti?
Cosa devono pensare quando i leader mondiali esprimono indignazione per gli attacchi aerei contro gli operatori umanitari stranieri, ma non contro i disperati palestinesi che quegli stessi operatori umanitari stanno cercando di sostenere? Cosa devono pensare quando il parere consultivo della Corte Penale Internazionale sulla illegalità dell’occupazione di Israele viene ignorato da alcuni e respinto da altri, anche se i bambini sfollati di Gaza vengono bombardati in tende o uccisi dai proiettili israeliani in testa?
Quali conclusioni devono trarre le persone su chi conta, chi no e perché?Più che ipocrita, il doppio standard è disumanizzante, è crudele, e se non è razzista, non so cosa lo sia. Trasmette il messaggio che molte nazioni potenti vedono alcune persone come ‘’inferiori a’’, e suggerisce che la Comunità globale sta autorizzando un mondo – per citare le parole del procuratore capo della CPI Karim Khan – di ‘’afferra di ciò che puoi, fai quello che vuoi, prendi ciò che desideri’’ .
Arrivando dal Medio Oriente, posso dirvi che questo è il mondo che molti nella mia regione vedono oggi, ed è un mondo molto pericoloso, perché quando le leggi umanitarie internazionali si applicano selettivamente, quando le risoluzioni delle Nazioni Unite vengono ignorate, quando le corti internazionali vengono intimidite e sminuite, significa che entriamo in una nuova era di disordine globale, in cui nessuno di noi è veramente al sicuro.
La Comunità globale correggerà la rotta, o continuerà a scivolare verso il caos? Cosa ci aspetta?
La popolazione mondiale merita un sistema globale di cui fidarsi, libero da pregiudizi, scappatoie morali e punti ciechi, mortali, e la fiducia in quel sistema è diventata intrinsecamente legata al destino del popolo palestinese! Ecco perché bisogna rifiutare il doppiopesismo, che richiede responsabilità, e trovare un percorso comune verso la pace, sono necessari per creare il futuro che i palestinesi, gli israeliani e tutti noi meritiamo…”
https://www.youtube.com/watch?v=0M3wj3wp0y4
Guido Rattoppatore
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Dopo Edward Snowden, dopo Julian Assange, ora è il turno dei fratelli Durov che gestiscono Telegram, una piattaforma social che ancora in larga parte consente un libero scambio di opinioni e pensieri.
A differenza di quanto accade su Meta di Mark Zuckerberg, azienda che comprende social network come Facebook, Instagram e WhatsApp, dove esprimere un’opinione diversa dal coro di chi applaude la propaganda attualmente consentita è diventato impossibile, su Telegram è ancora possibile per chi non è d’accordo con le manipolazioni del globalismo imperante di apparenza satanista avere voce.
Dietro questo assalto alla libertà di parola ci sono, inutile dirlo, gli Stati Uniti d’America che ora stanno esercitando al loro interno quelle tecniche di oppressione che hanno perfezionato negli anni nei molti paesi in cui sono intervenuti.
Ora vedremo in diretta quali effetti avrà sulla vita degli americani, se la feroce applicazione di ciò che gli Stati Uniti hanno fatto in termini di limitazione della libertà di parola in altri paesi verrà applicata con altrettanta efficacia negli Stati Uniti stessi.
Per quanto riguarda i fratelli Durov, tuttavia, gli Stati Uniti non hanno agito direttamente. La servile Francia, rappresentata dalla figura di, baciato o non baciato, il suo supremo asino, il signor Macron, ha eseguito rapidamente l’ordine di arresto di Pavel Durov, l’amministratore capo di Telegram, con l’obiettivo di sequestrare i codici che consentono l’accesso al canale Telegram. L’orgoglioso servitore della CIA, Macron, ha già annunciato la volontà della Francia di estradare Pavel Durov in America, dove le ultime tecniche israeliane testate dai palestinesi per estorcere una confessione di crimine saranno sicuramente applicate al suo corpo.
Alla fine della giornata, basta seguire le pedine sulla scacchiera e si finisce sempre per capire chi c’è dietro qualsiasi operazione, non importa quanto folle possa sembrare.
È diverso per Meta di Zuckerberg. Dopotutto, ha già ammesso candidamente di aver dato libero accesso ai dati di privati che usano i suoi social network all’FBI. È sconvolgente: rendersi conto che il controllo del libero pensiero è stato esercitato per così tanto tempo senza che gli utenti delle piattaforme di Meta ne fossero a conoscenza.
Con la speranza che la piattaforma Telegram possa rimanere libera dal controllo globalista, osserviamo attentamente come evolverà la situazione, anche se, ahimè, le prospettive sono tutt’altro che rosee.
Guido Rattoppatore
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Grazie a tutti per il vostro supporto e il vostro affetto! Il mese scorso sono stato interrogato dalla polizia per 4 giorni dopo il mio arrivo a Parigi. Mi è stato detto che potrei essere personalmente responsabile dell’uso illegale di Telegram da parte di altre persone, perché le autorità francesi non hanno ricevuto risposte da Telegram. Ciò è stato sorprendente per diversi motivi:
1. Telegram ha un rappresentante ufficiale nell’UE che accetta e risponde alle richieste dell’UE. Il suo indirizzo email è stato pubblicamente disponibile per chiunque nell’UE cerchi su Google “Indirizzo UE di Telegram per le forze dell’ordine”.
2. Le autorità francesi avevano diversi modi per contattarmi per chiedere assistenza. In quanto cittadino francese, sono stato ospite frequente del consolato francese a Dubai. Tempo fa, su richiesta, li ho aiutati personalmente a creare una hotline con Telegram per far fronte alla minaccia del terrorismo in Francia.
3. Se un Paese non è soddisfatto di un servizio internet, la pratica consolidata è quella di avviare un’azione legale contro il servizio stesso. Utilizzare le leggi dell’era pre-smartphone per accusare un amministratore delegato di crimini commessi da terzi sulla piattaforma che gestisce è un approccio fuorviante. Costruire la tecnologia è già abbastanza difficile così com’è. Nessun innovatore costruirà mai nuovi strumenti se sa di poter essere ritenuto personalmente responsabile del potenziale abuso di tali strumenti. Stabilire il giusto equilibrio tra privacy e sicurezza non è facile. È necessario conciliare le leggi sulla privacy con i requisiti delle forze dell’ordine e le leggi locali con le leggi dell’UE. Bisogna tenere conto dei limiti tecnologici. Come piattaforma, desideri che i tuoi processi siano coerenti a livello globale, garantendo al tempo stesso che non vengano usati illegalmente in paesi con uno Stato di diritto debole. Ci siamo impegnati a collaborare con le autorità di regolamentazione per trovare il giusto equilibrio. Sì, rispettiamo i nostri principi: la nostra esperienza è modellata dalla nostra missione di proteggere i nostri utenti nei regimi autoritari. Ma siamo sempre stati aperti al dialogo. A volte non riusciamo a concordare con l’autorità di regolamentazione di un paese il giusto equilibrio tra privacy e sicurezza. In questi casi, siamo pronti a lasciare quel Paese. L’abbiamo fatto molte volte. Quando la Russia ci ha chiesto di consegnare le “chiavi di crittografia” per consentire la sorveglianza, abbiamo rifiutato e Telegram è stato bandito in Russia. Quando l’Iran ci ha chiesto di bloccare i canali dei manifestanti pacifici, abbiamo rifiutato e Telegram è stato bandito in Iran. Siamo pronti a lasciare i mercati che non sono compatibili con i nostri principi, perché non lo facciamo per soldi. Siamo guidati dall’intenzione di fare del bene e difendere i diritti fondamentali delle persone, in particolare nei luoghi in cui tali diritti vengono violati. Tutto ciò non significa che Telegram sia perfetto. Anche il fatto che le autorità possano essere confuse su dove inviare le richieste è qualcosa che dovremmo migliorare. Ma le affermazioni di alcuni media secondo cui Telegram è una sorta di paradiso anarchico sono assolutamente false. Ogni giorno eliminiamo milioni di post e canali dannosi.
Pubblichiamo rapporti giornalieri sulla trasparenza (come questo (http://t.me/stopCA) o questo (https://t.me/isiswatch). Disponiamo di hotline dirette con le ONG per elaborare più rapidamente le richieste di moderazione urgenti.
Guido Rattoppatore
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Guido Rattoppatore
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Guido Rattoppatore
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Il maggior responsabile degli attacchi del 7 ottobre è Donald Trump. È stato Trump a lanciare il cosiddetto Piano di pace per il Medio Oriente che ha permesso “l’annessione unilaterale della valle del fiume Giordano e degli insediamenti esistenti” in Cisgiordania. Così come è stato Trump a decidere di spostare l’ambasciata statunitense a Gerusalemme, riconoscendo di fatto la città come capitale di Israele. “Poi, il 25 marzo 2019” – secondo il giornalista veterano Joe Lauria – “Trump ha riconosciuto l’annessione illegale da parte di Israele delle alture siriane del Golan nel 1981”, in violazione della risoluzione 242 delle Nazioni Unite. Persino i più accaniti sostenitori di Israele, come il New York Times, sono rimasti sbigottiti di fronte all’enormità del regalo di Trump. Ecco cosa hanno detto in un articolo del febbraio 2020: Il Presidente Trump ha svelato martedì il suo atteso piano di pace per il Medio Oriente, rilasciando una proposta che darebbe a Israele la maggior parte di ciò che ha cercato in decenni di conflitto, offrendo ai palestinesi la possibilità di uno Stato con sovranità limitata. Il piano di Trump garantirebbe a Israele il controllo di una Gerusalemme unificata come capitale e non richiederebbe lo sradicamento degli insediamenti in Cisgiordania che hanno provocato l’indignazione dei palestinesi e alienato gran parte del mondo…. Secondo il piano, i palestinesi si troverebbero virtualmente circondati da un Israele allargato e vivrebbero all’interno di confini contorti che ricordano una circoscrizione congressuale a scacchiera…. i palestinesi…. non avrebbero un esercito permanente e sarebbero tenuti a soddisfare altri parametri supervisionati dagli israeliani, tra cui la rinuncia alla violenza e lo scioglimento di gruppi militanti come Hamas…
di Mike Whitney per The Unz Review
Guido Rattoppatore
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LA FUGA DI LOGAN (1976), tratto dall’omonimo romanzo di William F. Nolan e George Clayton Johnson, è un classico della fantascienza che esplora una società distopica dominata dal controllo tecnologico e dalla manipolazione della popolazione. Ambientato in un futuro lontano, il film descrive un mondo in cui gli esseri umani vivono all’interno di una cupola, isolati dal resto del pianeta. La caratteristica più inquietante di questa società è l’obbligo di morire a 30 anni, età considerata il limite massimo della vita. Questo sistema, giustificato dalla necessità di mantenere l’equilibrio tra risorse e popolazione, è supportato da un controllo totale dei cittadini, i quali portano un cristallo nella mano che indica il loro tempo rimanente. L’idea della morte precoce viene presentata come una celebrazione, un atto di rinnovamento chiamato “Carrousel”, dove i cittadini accettano la propria eliminazione in cambio della promessa di una reincarnazione. Tuttavia, coloro che rifiutano questo destino e tentano di fuggire, chiamati “runners”, sono inseguiti e uccisi dai “Sandmen”, una sorta di polizia tecnologica. Logan, il protagonista, è uno di questi Sandmen, ma quando viene incaricato di infiltrarsi tra i fuggitivi, inizia a mettere in dubbio il sistema e fugge alla ricerca di una vita libera dalla manipolazione. Il film riflette sulle conseguenze di un controllo sociale estremo, in cui la tecnologia e il potere statale decidono arbitrariamente la vita e la morte. La società distopica de La fuga di Logan rappresenta un monito contro la perdita dell’individualità e della libertà, sollevando domande sulla moralità del sacrificio di vite umane per un presunto bene comune. Il film si inserisce nell’onda del dibattito scaturito dall’uscita nel 1972 del “Rapporto sui limiti della crescita” della popolazione in relazione alle risorse che diede adito alle prime idee di controllo demografico.
LA FUGA DI LOGAN lo trovate in streaming qui: https://www.primevideo.com/-/it/detail/La-fuga-di-Logan/0N4R4MQB9PPGCG4ZJYA68ZAG3D
belfagor
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172 giornalisti ammazzati a Gaza dal 7 ottobre. L’ultimo a rimetterci la vita è stato Ali Taima, ucciso nei bombardamenti di Al-Mawasi a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale.La maggior parte delle fotografie e dei filmati realizzati da questi giornalisti (non mi azzardo a chiamarli Colleghi, loro erano uomini, io – al loro confronto – un quaquaraquà) sono stati rivelati al mondo soltanto grazie a Telegram. Senza Telegram, di ciò che è successo e continua a succedere nella Striscia di Gaza noi non sapremmo quasi niente.Naturalmente, ci verrebbe propinata la versione ufficiale, quella che nega i crimini commessi dall’esercito israeliano, quella che tutto giustifica in nome della lotta al terrorismo (che terrorismo non è ma una lotta di liberazione). In nome di quei 172 eroi, che hanno perso la vita perché noi conoscessimo la verità, in nome di Pavel Durov – imprigionato a Parigi per averci dato una piattaforma informatica sulla quale è ancora possibile esprimere liberamente il proprio pensiero e reperire documenti di un’importanza fondamentale per farsi un’idea corretta di ciò che sta succedendo e chiamarlo con il suo vero nome, che è genocidio – io esorto tutti a riflettere su cosa significhi oscurare Telegram. Il solo fatto che a richiedere a Durov i codici per decriptare i messaggi siano stati governi su fronti opposti, come quello russo e quello francese, dovrebbe darci la misura dell’importanza di un luogo virtuale di assoluta libertà. Non ignoro certo che questa assoluta libertà possa essere utilizzata anche per fini criminali. Ma poniamoci la domanda: vogliamo davvero vivere in un mondo dove la libertà di opinione venga sacrificata in nome della repressione di reati comuni? I criminali troveranno altri strumenti, come hanno sempre fatto nella storia dell’umanità. Ma la voce degli uomini liberi, di quelli che realmente rischiano la propria vita per documentare i crimini del potere, verrà soffocata. Se non fosse per Telegram non avremmo saputo e visto con i nostri occhi che i soldati israeliani sparano a giornalisti che indossano giubbotti antiproiettile con la scritta Press ben visibile, confidando nell’impunità assoluta loro concessa dal criminale Benjamin Netanyahu.Io non ho dubbi: Pavel Durov è stato arrestato su pressioni del governo israeliano e come tale è una vittima dell’ideologia sionista, che ha già ucciso oltre 40.000 persone in meno di un anno. Con l’arresto di Pavel Durov La Francia si dimostra, ancora una volta, una Nazione allo sbando. Un tempo dava asilo ai nostri terroristi e ne rifiutava l’estradizione nonostante avessero commesso omicidi. Oggi, il pupazzo dei Rothschild giustifica l’arresto di un uomo innocente per compiacere i suoi pupari sionisti.Tutto questo è assolutamente rivoltante, è la fine della libertà. Come mi ha scritto in privato un grande uomo, il giudice Paolo Sceusa, speriamo che rimangano vive almeno l’uguaglianza e la fraternità. Avv. Alfredo Tocchi, LL.M., 27 agosto 2024
peter pan
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Allego l’ultima fatica di S. Venceslai. Mi piace la frase dove dice: dai, un qualche altro milione di morti e si torna come prima. A me il tutto non può fregar de meno, dico solo che forse il prode Venceslai ha dimenticato un po’ di zeri. Forse tre, forse quattro….. vedete lei.
Circa gli Stati Uniti d’America, una volta ero orgoglioso di lavorare per un’entità americana, avanti su tutto al confronto di tutte le entità nazionali, oggi solo pensando a Trump di nuovo in sella mi viene da vomitare. Ma forse è tutto quello che gli americani (e noi al traino) meritiamo, anche l’altro non è meglio!
Buona serata ancora, ma…chi c’è ancora?
Se c’è emergenza
(di Stelio W. Venceslai)
Fumi di guerra e preoccupazioni diffuse. Ma davvero siamo alle soglie di una terza guerra mondiale oppure la stiamo già combattendo, come pensa qualcuno?
Secondo il premier polacco, Tusk, i prossimi due anni saranno i più difficili dell’Europa dopo il 1945. Secondo la Meloni, forse la guerra non è così imminente come potrebbe sembrare ma è invece urgente una deterrenza europea. Secondo Macron, invece, le cose sono arrivate a un punto tale che si dovrebbe intervenire con truppe europee a sostegno dell’Ucraina.
Stiamo attraversando un periodo molto difficile. Sembra che la guerra, alla fine, sia l’unica soluzione possibile. Qualche altro milione di morti e tutto tornerà come prima, in attesa di un altro conflitto. Gli uomini non imparano mai. Siamo l’unica razza sul pianeta che si stermina di volta in volta. Uno sguardo complessivo registra solo guerre, vicine o lontane, non importa neppure dove: in Africa, in Asia, in Medioriente, in Europa.
In Europa c’è, ormai, la sensazione di una possibile guerra. Inutile far finta di niente e aver timore della parola stessa. Gli spettri del passato sono molto vicini. Ciò che accade in Ucraina influenza direttamente le nostre vite: l’orso russo e l’agnello europeo. Un’Europa indifesa non può far nulla. Dipende mani e piedi dalla NATO che, a sua volta, dipende dagli Stati Uniti. In una situazione di pace questo sistema di dipendenze può anche andare, ma in un’emergenza, fa acqua da tutte le parti. Siamo all’emergenza? Parrebbe di sì.
Dopo cinquant’anni gli Stati dell’Unione discettano sull’eventualità di un esercito comune, ma come? Discutono di finanziamenti, ventilando varie ipotesi. Al solito, la burocrazia comunitaria guarda a terra e non alza gli occhi alle stelle.
Certo, per fare un esercito europeo ci vogliono i soldi e una politica estera. Occorreva la crisi ucraina per pensarci? Abbiamo perso mezzo secolo in chiacchiere e ritrosie, ora, per affrontare il problema. Se (e dico se) siamo all’emergenza, il problema dei finanziamenti diventa secondario.
Se uno affoga, chi lo deve salvare non si chiede se ha il certificato di nuoto della palestra o se rischia il raffreddore. Si butta. Ma lo deve volere, questo è certo. Il dubbio è che i Paesi europei lo vogliano veramente. I Paesi dell’Unione sono tutti sovranisti. Si sono spogliati delle loro difficoltà economiche trasferendole all’Unione europea ma restano attaccati a quei pochi brandelli di sovranità che sono loro rimasti e puntano i piedi. Sommando assieme tutte le spese militari dei Paesi dell’Unione si scopre che spendiamo più della Russia e un po’ meno degli Stati Uniti, con un’efficienza complessiva pari a zero.
Questi eserciti nazionali da operetta sono buoni per le parate e per le sfilate, non per fare una guerra e neppure per intimidire un supposto avversario. Vogliamo continuare questa sceneggiata ad uso e consumo del sovranismo nostrano? Troppo tempo è trascorso da quando i Francesi di De Gaulle affossarono la CED, la Comunità europea di difesa.
Gli scenari sono mutati e l’agnello europeo dovrebbe diventare lupo. Non basta belare o sventolare la coda.
Il militarismo ha fatto il suo tempo, tranne che in Russia. I nostri ragazzi non fanno più il servizio di leva. Nessuno vorrebbe andare a morire per difendere l’Europa (o l’Ucraina). Dalla fine della 2^ Guerra mondiale una propaganda insistente a favore della pace ha smidollato qualunque velleità bellica. Ed è giusto. La guerra è inutile, costosa e barbara, ma se qualcuno ci attacca bisognerà pure difendersi. Non bastano le preghiere o l’occupazione delle Università.
In realtà, se volessimo fare davvero sul serio (insisto sul se), la soluzione d’emergenza sarebbe anche troppo semplice: scorporare i bilanci militari nazionali e unificarli in sede europea, razionalizzando e coordinando le spese e gli investimenti.
Lo stesso discorso si potrebbe fare per i vari MInisteri degli Esteri nazionali.
Alle elezioni europee le alchimie tra le varie componenti del Parlamento sono una questione astratta. I veri problemi sono altrove e ben più complessi. Rispetto a loro, ad esempio, le questioni politiche che si dibattono in Italia dal sindaco di Bari al Ramadan nelle scuole oppure al caso d’Ilaria Salis e al questionario attitudinale dei giudici sono questioni secondarie.
Il problema vero è se si vuole affrontare il tema degli Stati Uniti d’Europa, con tutte le conseguenze economiche, politiche ed internazionali che ne deriverebbero e con le inevitabili cadute riduttive sulle politiche nazionali, che diventerebbero solo questioni regionali.
Questo problema cruciale non si affronta in alcun modo. Allo stato attuale del dibattito europeo è più importante sapere se la von der Layen sarà riconfermata Presidente della Commissione europea e con quale coalizione, se di centrosinistra (come attualmente) o di centrodestra o solo di centro (se il centro avrà i voti auspicati). Sciocchezze, rispetto alla posta importante che è in gioco: il destino di noi tutti.
Sarebbe interessante sapere che cosa si propongono le varie coalizioni sul destino dell’Europa. Una federazione tipo Stati Uniti? Una confederazione di Stati? La semplice, e palesemente superata dagli eventi, unione economica? Su questi temi gli elettori europei dovrebbero decidere, non su Orban, sulla Le Pen o su Salvini, se questi riesce a raggranellare un numero di consensi per salvare la faccia dopo tanti fallimenti elettorali.
L’emergenza politica che stiamo vivendo (difendere o no l’Ucraina sino alle estreme conseguenze, distaccarsi dagli Stati Uniti nell’ipotesi di un’elezione di Trump, i rapporti con la Cina, la necessità di prendere una posizione chiara sul Medioriente, in funzione solo e soltanto degli interessi europei) impone parole chiare e prospettive serie. Non le case green, i balbettii sulla transizione digitale o le alchimie finanziarie necessarie per la difesa.
La macchina deve andare avanti con una visione da realpolitik del futuro dell’Europa, non al rimorchio di questa o quella intemperanza politica nazionale.
L’Unione europea in questi decenni ha fatto molti passi avanti sulla strada dell’integrazione, ma questi passi non bastano più. Siamo arrivati al collo della bottiglia. Non facciamoci delle illusioni. Dopo il Covid, dopo l’Ucraina, dopo Gaza, il mondo è cambiato. Anche l’Europa deve cambiare.
Roma, 29/03/2024
peter pan
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Una cosa è certa, nei regimi democratici assistiamo quasi inermi ad un generale arretramento delle menti “pensanti”, che non sono più in grado di pensare! Da Biden a Trump, al tuo amico Olof a Macron e via via tutti in fila come fanti…
Io la battaglia con le clave non la combatterò certo e nessuno di noi; forse qualcuno nella foresta amazzonica e il bello di tutta questa faccenda è che nessuno ne saprà mai niente, perchè non ci sarà un tribunale di Norimberga o un libro di storia che ne potrà parlare.
Una prece e ciao.
DonChi
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<<La questione è un’altra: cosa votiamo, per quale idea d’Europa? Nessuno ci dice niente. Ognuno rema per sé e per il proprio partito, con l’occhio fisso sugli equilibri interni>>, dice Venceslai…
Lungo e articolato questo articolo che PETER ci propone. Che però rischia di produrre altra confusione, perchè non risponde ad alcuni temi cardine.
Il punto è questo: I popolari Europei, in accordo coi socialisti europei (quindi anche il PD) ripropongono la Von Der Leyen alla guida della Commissione UE. Che però non è sicura di farcela, e cerca un accordo coi conservatori – F.lli d’Italia delle MELONI compreso – e per fare questo:
– NON solo non si parla di pace in nessun modo, ma anzi, la “tedesca” parla di aiuto a Zelensky fino alla vittoria. Che siccome è impossibile, prefigura una escalation fino al confronto nucleare.
– Proprio per tenere i piedi in due scarpe (trattori a Bruxelles docet) la Von Der Leyen ha rinviato tutto il programma della transizione ecologia, e con questo i necessari interventi (urgenti, urgentissimi) sui cambiamenti climatici.
– In medio oriente l’Europa stra facendo letteralmente schifo! Senza profferire parola sullo scempio in atto. Non sarà che i TEDESCHI c’hanno qualche problemino pregresso con la questione ebraica, e gli prude la coscienza? Molto tardi, nel momento sbagliato, e aggiungendo peggio al peggio, dico io?
Tutto questo ha portato il vecchio continente indietro di cinquanta anni. La guerra in Ucraina ha disarticolato l’economia tedesca, senza sentire un gemito di Olof Scholtz. Un cancelliere (socialdemocratico) talmente imbelle (incapace) mai visto nella storia di quel paese.E coi tedeschi tutta l’economia europea – specie sotto l’aspetto energetico – ha subito un colpo storico. Che comunque, guerra ucraina persa o meno, è un grosso vantaggio per gli USA, a nostro danno. Da loro voluto e perseguito con chiarezza. Ma che magnifici alleati!!
L’altro “pipetta” Macron, che finirà fuori per certo dal comando in Francia, sparla di interventi militari con “gli scarponi NATO sul terreno”. Che vorrebbe dire per certo confronto NUCLEARE, prima in Ucraina, ma con quali conseguenze? Lo avrebbe fatto per ragioni interne, visto la debolezza attuale della sua leaderschip interna. Può anche andare al diavolo, se il prezzo per il resto della gente è la ‘terza guerra mondiale’
Se lo scenario è questo, andremo a votare per la PEGGIORE EUROPA di tutti i tempi. Con l’immancabile beffa per noi italiani. Che già così eleggeremmo la Von Der Leyen alleata in europa di TAJANI, e vuoi vedere, con l’entrata nel mazzo di maggioranza anche della MELONI!
E il PD, oltre contare qualcosa in Europa, con l’attuale posizione, interna e internazionale, vuol battere il centro destra e la Meloni in Italia!!?? SE non è un farsa alla Pulcinella… questa…
“io non so cosa succederebbe se ci fosse un terza guerra mondiale con ordigni atomici, ma so per certo che la quarta guerra mondiale si combatterebbe con le clave.” -Einstein-
peter pan
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Vi propongo l’ultima fatica di Stelio Venceslai. Una riflessione abbastanza pessimistica di questa Unione; una migliore spero ci sarà, ma non sarò certo io a vederla.
Questo articolo mi ha fatto riflettere e sono arrivato in effetti ad una constatazione abbastanza deprimente: a parte i soliti nomi roboanti che poi una volta eletti si guarderanno bene dall’assolvere ai loro compiti, come giustamente scrive Venceslai, ma qualcuno di voi (io in testa) sa chi sono i parlamentari italiani, non importa di quale partito, che ci rappresentano?
Per me sono tutti militi ignoti giapponesi (chicazzè!) se ne conoscono i nomi a malapena (tranne quando si fanno pagare per perorare la causa di qualche Stato Arabo). Veramente, è avvilente! Le nostre migliori menti dovrebbero essere là, a Strasburgo e invece manco sappiamo chi ci sia oggi e a giugno…. Terribile.
Elezioni al buio
(di Stelio W. Venceslai)
Qui non si tratta di sapere se Salvini, reduce dai suoi disastri elettorali, si presenterà alle elezioni europee, e neppure se lo faranno la Meloni, o Conte, la Schlein o Renzi. Queste sono stupidaggini risultanti da rivalità personali e politiche interne.
Che i leader dei vari partiti italiani si presentino alle elezioni europee, quando si sa perfettamente che non andranno mai a Strasburgo perché troppo impegnati nelle parrocchie del Paese, è solo una questione di propaganda che lascia il tempo che trova. Non credo che la presenza di un Calenda o di un Conte possano segnare una svolta sulla politica europea dei prossimi anni.
La questione è un’altra: cosa votiamo, per quale idea d’Europa? Nessuno ci dice niente. Ognuno rema per sé e per il proprio partito, con l’occhio fisso sugli equilibri interni. Che fine farà la Lega? Il PD avrà finalmente più consensi di 5Stelle? E Forza Italia? La Meloni rafforzerà il suo consenso elettorale? Sul piano nazionale queste elezioni avranno un riscontro fors’anche importante, ma sul piano europeo?
Si vota con il proporzionale: niente giochetti. La realtà bruta dei consensi prevale, ma per fare che? Non votiamo per le teste, ma per le idee. Dove sono le idee?
Il punto è questo: se l’Europa deve vivere, e vivrà, cosa intendono portare alle assise di Strasburgo i nostri futuri parlamentari? Solo i loro corpi fisici (se poi saranno presenti)? È un po’ poco.
Queste elezioni sono politiche, non per i singoli Paesi membri, ma per tutta l’Europa. Quale politica europea auspicano gli Italiani? A giudicare dalle esternazioni, nulla: tirare avanti come se il mondo fosse sempre lo stesso. Ma non è così.
Il pianeta sta vivendo una convulsione politica, ambientale, alimentare e militare di primaria grandezza. Cosa pensano i nostri candidati di proporre per affrontare questi problemi? Solo un rimescolamento delle alleanze dei gruppi parlamentari europei?
In realtà, sovrastano le questioni belliche, in Ucraina e in Palestina. Fino ad ora, che ha fatto l’Europa? Fornire un po’ di armi a Kiev e fare molti piagnistei in Terrasanta. Tutti parlano di pace ma ci si guarda bene dall’intervenire, in un modo o in un altro. La guerra mondiale è latente, ma cerchiamo di rimuovere l’idea stessa di un conflitto allargato. Purtroppo, il fragore delle armi non si combatte con il chiacchiericcio diplomatico o dei giornalisti, i nuovi santoni della politica internazionale. La pace deve essere un obiettivo centrale. Se non c’è la pace tutto il resto non ha alcuna importanza.
Cosa pensano di proporre i nostri candidati al Parlamento europeo? Dovrebbe esserci un programma d’intenti comune: forzare l’Unione europea ad intervenire, con le buone o con le cattive, per fermare i massacri e impedire l’allargamento dei conflitti.
Non è possibile che un dittatore come Putin o uno squinternato come Netanyahu possano ricattare tutti e mettere a soqquadro il mondo nel silenzio ostile, ma complice, delle nazioni. Disquisire sulle ragioni storiche o morali dei conflitti, dove tutti, in fondo, hanno ragione, è compito degli studiosi, ma non è politica. È solo un modo elegante per evadere il problema.
Il mondo di oggi, come sempre, si basa sugli interessi, non sulle motivazioni morali o sui diritti umani. Questi vengono dopo. Quali sono gli interessi europei? Fondamentalmente il nostro interesse è che queste guerre alle frontiere europee finiscano, indipendentemente da ciò che possono pensare gli Stati Uniti. Alleati sì, ma con giudizio.
Dobbiamo aspettare l’esito delle elezioni americane per prendere una posizione decisa? Questi davvero sono fatti nostri. Il contadino romeno o l’operaio lituano o il marinaio olandese sono molto più coinvolti dei loro equivalenti americani. Tanto, se il meglio degli Stati Uniti sono Biden e Trump, non c’è da stare allegri.
Fino ad ora è mancata una qualunque azione decisa. Financo gli Houti, di cui non avevamo mai sentito parlare prima, hanno da dire la loro e ricattano l’Europa perché l’Europa “sta con Israele” e loro stanno con i Palestinesi. Bloccano i traffici per Suez, e il danno è nostro (soprattutto italiano), non degli Stati Uniti. Sono lontani e le navi vanno direttamente al di là dell’Atlantico senza passare per il Mediterraneo.
L’Unione europea non c’è sulla scena internazionale. Anche l’Ungheria alza la voce (l’Europa ci ha fregato. Facciamo una marcia su Bruxelles). Sono notizie dell’ultima ora. L’Europa non ha una politica estera (e Dio sa quanta ce ne vorrebbe!), non ha un esercito comune, ma solo balocchi nazionali, sogna le case green e l’intelligenza artificiale, ma non ha una politica industriale comune, tranne per la filettatura delle viti o lo spessore dei battistrada.
Il liberalismo blando di questi anni ha accecato gli interessi europei e sviluppato le multinazionali altrui. In prospettiva, c’è la guerra a TikTok. La grassa Europa è un continente grigio alla mercè di qualunque cialtrone che faccia la voce grossa. Va bene così?
Andare alle elezioni europee senza dire nulla su questi temi della pace e della guerra sarebbe colpevole. Ricatto per ricatto: ma davvero la Russia vuole uno scontro nucleare? Davvero Israele non si può fermare se l’Europa lo minaccia?
L’illusione dei populisti o dei nazionalisti (dell’Europa non me ne importa nulla, faccio tutto da solo), si scontra con la realtà delle cose. Per fortuna sembra acqua passata. Siamo tutti sullo stesso bigoncio, pieno di spazzatura.
Cerchiamo di uscirne.
Roma, 15/03/2024
Normal
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Volevo dire un paio di cosette che mi son rimaste alla gola e non riesco a digerirle…
il tema è la guerra tra Russia ed Ucraina:
Dunque è stato dichiarato con forza e ferocia al tempo…che i tremendi Russi avevano attaccato una democrazia.
Son stati dichiarati aggressori sconsiderati dotati di un esercito obsoleto e ridicolo, strateghi particolarmente sciagurati. Putin è stato accusato di essere uno psicopatico, un drogato, è stato vittima dei suoi generali e poi malato di malattia degenerativa che gli lasciava poco tempo… io non lo so.
Ora un Tramp che afferma di non voler dare un dollaro in aiuto alla causa Ucraina se verrà eletto, gli altri grandi della terra che cercano contromisure per ribaltare quanto avevano affermato fino a pochi giorni fa e quell’altri grandi anche più grandi che da subito han preso le distanze… perfino il Papa e dico il Papa è stato colto da una crisi mistica e non sa più come esternare quel che deve esternare…senza turbare le coscenze occidentai.
Poco poco alla volta mi par di capire che stia emergendo un quadro parecchio differente da quello che ci avevano dipinto… mi domando se domani ci racconterenno che magari, forse…dal suo punto di vista…è possibile che Putin avesse anche ragione e che noialtri ci siamo sbagliati.
Io non lo so.
Mi pare davvero che l’unica vera vittima di questa brutta faccenda sia il popolo Ucraino sacrificato per soddisfare il Dio Nero come accadeva al tempo…ma pensandoci bene, questi sacrifici non son mai cessati.
Si ripetono ritmicamente senza pause.
Altre vittime non ne vedo.
Faranno la pace e tutti torneranno fratelli dello stesso Dio sodddisfatto dal sacrificio compiuto.
peter pan
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nel mio piccolo e alla mia età mi guardo bene dall’entrare e mettere o non mettere in discussione i vostri post. Diciamo che mi sono piaciuti entrambi, molto chiari nell’evidenziare la vostra appartenenza alla parte sinistra dello schieramento politico e che prende nota con un certo rammarico della situazione invero imbarazzante.
Io sono di centro, lo sapete, e penso che quello che sta succedendo a livello di voto sia il riflesso di una certa consapevolezza da parte dell’elettorato di contare qualcosa. Naturalmente chi va a votare…. certo è che i travasi di voti da M5S a PD e da Lega a FDL e FI dovrebbero far riflettere. Tutti utili, nessuno indispensabile e il cittadino medio se ne sta accorgendo… e poi è finito da un po’ l’invito dei parroci dal pulpito…
Posso dire che sono solo sollevato nel vedere un Partito come Forza Italia che si riprende (sempre votato finchè Berlusconi non ha cominciato a fare quello che ha combinato col bunga bunga) e che spero continui su questa strada.
Statemi bene e alla prossima.
belfagor
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1) in questo paese i voti vanno e vengono con una facilità estrema, è davvero soprendente vedere la Lega crollare dal picco del 34% anni fa al 7% (in Abruzzo), Fratelli d’Italia passare dal 4% al 30% in pochi anni e ora al 26% in Abruzzo, il M5S salire da zero al 32% anni fa e poi crollare al 7% (in Abruzzo).
2) detto questo credo che ci terremo la Meloni fino al 2033, se ci va bene. Soprattutto perché non c’è alternativa a sinistra. La Todde in Sardegna è un caso a parte, autentica M5S, sarda, imprenditrice, sobria e non populista, proprio perché imprenditrice. Il campo largo non può esistere perchè l’elettorato grillino – come si è visto in Abruzzo – resta a casa e non va a votare, giudicano giustamente impossibile votare Renzi e Calenda (altro che campo largo, sono di destra!).
3) sorprende anche non solo la resilienza, ma direi… la forza di Forza Italia, secondo me scomparso Berlusconi anche se Tajani è poco brillante, per niente carismatico, e fa venire la uallera (come dicono a Napoli), è comunque in grado di presentare FI come partito conservatore moderato, centrista, affidabile, europeo. Il sogno di quel magliaro di Renzi di intercettare i voti di FI è già totalmente sfumato.
4) Credo che la fine sia molto vicina per l’altro magliaro della politica italiana oltre a Renzi, cioè Matteo Salvini. Forse prima, ma certamente dopo le europee, farà saltare il governo Meloni come fece con le sue stupide frenesie del Papeete, subito dopo nacque il Conte 2, oppure (più credibile) sarà cacciato lui dall’alleanza di destra centro e i ministri leghisti saranno sostituiti da Calenda e azionisti vari.
5) mi sembra che il PD di Schlein tenga, anzi per la verità in Abruzzo ha quadruplicato i voti. Credo non ci sia alternativa per noi di sinistra (te ed io siamo sulla stessa sponda anche se tu sei più militante vecchio stampo) dico non c’è alternativa a una solida alleanza sui programmi e sulle politiche sociali tra PD e Movimento 5 Stelle, o c’è questo campo stretto e “coeso” a sinistra, e io ci metterei senza dubbio anche AVS, oppure non si va da nessuna parte. Personalmente a me la Schlein piace, anche se il suo cammino è pieno di mine, il PD non potrà essere mai di sinistra fin quando non si consumerà la scissione con gli ex democristiani della Margherita, devono andarsene tutti, tutti!
6) Vedo infine molto in difficoltà Conte, perchè è TROPPO OPPORTUNISTA. Trovo inaudito, se uno è davvero di sinistra e parla di campo largo, non prendere posizione e non scegliere con chi stare tra Macron e Le Pen, e tra Biden e Trump. Lui non si pronuncia!! Pazzesco. Se continua così gli elettori 5S cominceranno a votare PD, il Movimento scenderà al 10% a livello nazionale e il PD salirà al 25%. Ma la sinistra non governerà più per anni, anche se Meloni e Soci (lei no, ma il circo di guappi e corrotti intorno sì) probabilmente combineranno qualcuno dei guai imbarazzanti che tu dai per scontati.
ciao stammi bene
DonChi
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ELEZIONI REGIONE ABRUZZO
Come nelle previsioni, l’Abruzzo resta alla destra, confermato da un elettorato conservatore che fin dai tempi della DC è sempre stato pasturato e gestito nella migliore tradizione clientelare consolidata e bel collaudata del padrino locale Gaspari. Anche se il passaggio alla destra della MELONI è sintomo di una ulteriore involuzione conservatrice.
Vince e festeggia la Meloni, ma i dati politici interni a questa elezione sollevano molti dubbi. Perchè F.lli d’Italia cala di tre punti dalle politiche di un anno e mezzo fa, la LEGA tracolla dal 25% precedente al 7,5%, meno addirittura delle politiche, dove aveva già preso solo l’8,5%. Ma ci sono vistosi segni di scollamento anche nello schieramento avverso: perchè il PD raddoppia quasi i suoi voti, mentre il M5S si dimezza. E questo riapre tutti i dubbi sul campo largo di questi ultimi tempi.
Le frattaglie centriste, – Renzi&Calenda non pervenuti! mentre Forza Italia ha un risultato quasi doppio della lega.
Certo, questo dimostra che l’elezione Sarda è stata un’eccezione al trend politico in corso, dovuta a meriti e demeriti egualmente distribuiti, e ben altro deve essere messo in campo, e poi consolidato, per mettere in difficoltà politica questa destra.
Chi è scettico dovrà aver pazienza, ma può già fin d’ora sperare che l’arroganza ‘meloniana’ sia stata ulteriorimente alimentata da questa elezione, come si vede bene fin dalle prime reazioni, e pertanto attendersi, visto che l’intento destrorso in corso di modificare i parametri di fondo della nostra cultura politica non muta, altri importanti svarioni della Meloni&Co. che ne metteranno a nudo tutte le velleita, ma…
…ma intanto si correranno rischi seri, fin dalla prossime europee, perchè senza correggere la rotta – soprattutto sul terreno economico – questa destra farà correre seri rischi all’intero paese.
peter pan
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Il secondo ora, oltre al suo job specifico, è anche un counselor, second way out per quando andrà in pensione, pratica sviluppata nel tempo e che io comincio ad apprezzare per la tranquillità che io vedo in lui.
Ogni giorno fa “meditazione” e dedica anche un po’ di tempo al suono delle campane tibetane; in un mondo “de merd” come l’attuale credo che lui stia vivendo una vita tesa che lui contempera con questo approccio. Credo sia più buddista ora che cattolico, ma tu mi insegni che ogni religione ha i suoi lati positivi ma anche negativi. Ognuno sceglie la vita che vuol vivere, ma a volte la religione te lo impedisce…
Troppo complicato l’argomento, sarebbe bello poterne discutere di persona…
Ti saluto con piacere e buona domenica!
ethan hunt
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peter pan
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Belfagor, Non mi hai detto se mi aiuti – pro bono – con la causa al Comune per la multa presa per il mio cagnolino lasciato senza guinzaglio in una stradina di campagna. Come dice sempre Nakatomy: maledetti, maledetti vigili in cerca di soldi facili, dovevo lasciarlo in Sardegna a farsi mangiare dai cinghiali????
Va bene dai, me ne vado a ramengo, ostrega!
Ciao
belfagor
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“What is home without Plumtree’s Potted Meat? Incomplete.”
― James Joyce, Ulysses
Normal
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o il sito non lo segue più nessuno… oppure l’aver rilegato il bar Mario in questo spazio e con questa misera visibilità non funziona e men che mai gli rende merito.
Ora, ho diglià avuto occasione di rendere merito a alla nuova veste del sito e mi ripeto rinnovando i complimenti… ma qualcosa non funziona.
La sezione più gloriosa tra le tutte… e mi scuso con grande NaKa affermando questo… ossia il social, il bar Mario789; un tempo vanto e pilastro fondamentale di un enorme successo…relegata in uno spazio senza nome senza anima senza vita e senza un richiamo… denominato svogliatamente ” commenti “… fa venire una tristezza infinita.
Il sito si è finalmente rivestito con un abito accettabile per le sue aspettative… bisogna ridonargli l’anima, un’identità, un senso… l’orgoglio di farne parte.
Questo manca: la motivazione che porta orgoglio a chi si riconosce appartenente ad un gruppo, ad una comunità che vuol cosruire qualcosa.
Certamente lo schierarsi politicamente del leader ha allontanato molti ed è stato un suicidio al tempo ma quel che è stato fatto è stato fatto…se immaginiamo di proseguire dobbiamo andare oltre, Quel che è perso è perso.
Il capitale umano e di idee andato perso in questa avventura è devastante, menti veramente illuminate raccattate in anni di sacrifici e anni di tempo son andati sprecati…ma se non si trova il coraggio ed il motivo per ripartire… meritiamo di scomparire definitivamente.
Poi … andate pure a ragionare di trading e considerazioni momentanee che tra cinque minuti saranno svanite, fatelo pure ma questo non porterà alcuna miglioria se non inserita in un contesto umano che al momento in questo luogo non esiste.
Certo i danni causati dallo schierarsi politicamente son stati inenarrabili…quasi quasi definitivi … forse definitivi.
Credo che dopo aver trovato una buona veste e aver provato a diventare apolitici per quel che vale e senza aver alcuna possibilità di recuperare le risorse bruciate…la gente intelligente non è stupida e non lo può diventare a proprio comodo… la sfida sia ricominciare da zero e reclutare nuove menti, nuove energie.
Facendo tesoro degli errori passati…
peter pan
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Sai cosa dice mia moglie (vicini ai 60 di matrimonio)? A parte che qualche volta ti ammazzerei, per il resto mi hai fatto ridere per tutta la nostra vita insieme. E non è poco, non credi?
Presto chiuderò la mia pagina dei commenti, sento addosso una grande stanchezza e tanti problemi che non si risolveranno….. mi sembra di essere il bergamasco, te lo ricordi?
Tu se ce la fai continua ad essere il nomade che sei, goditi la vita per quello che ti da e da a chi tu vuoi bene, te lo auguro con tutto il cuore.
Buona serata e ciao.
Normal
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Sicuramente un’elaborazione del problema estremamente di parte e di ciò non me ne faccio certamente un vanto. Ad ogni modo osservare le conseguenze che la nostra evoluzione di uomini stanziali comporta verso qualunque essere vivente è davvero deprimente.
Credo che la nostra stanzialità, ovviamente figlia di territori fortunati differentemente non si sarebbe sviluppata…ci abbia da prima favorito nell’evoluzione ma poi ci abbia fatto perdere di vista le nostre radici e il senso del nostro esistere.
Ci ha fatto perdere le nostre capacità originali, le nostre eccellenze di razza…il rispetto per quanto ci circonda…e perfino l’interesse verso quel che accade al di fuori del nostro orticello misero e ben recintato, difeso da eserciti; tanto da armare i nostri eserciti con armi adatte all’estinzione: se non io in questo orticello non deve vivere nessuno. Io non mi muovo. gli altri possono e devono morire dove si trovano.
E’ un po’ una trappola questa nostra ideologia di voler combattere il nomadismo e qualunque cosa non concepisca recinti e confini per nostra difesa, prima o dopo saremo noi a dover migrare…e questa non è un’ipotesi è una certezza.
E’ strano però osservare che dopo aver estinto qualsiasi popolazione umana nomade…adesso si stiano per estinguere le popolazioni animali migratorie….è strano, uno non può rimanere indifferente. C’è qualcosa che proprio proprio non funziona più.
C’è qualcosa che…io non lo so: è stonato, non ha armonia, non ha rispetto, non merita, non va bene, non è cosa buona…non dovrebbe appartenerci.
Originariamente inviato da peter pan:
Ciao Normal, belle parole ma io farei una piccola distnzione fra gli animali e il genere umano Agli animali non è proibito il diritto a migrare, si estinguono per altre ragioni, dall’inquinamento al cambio termico, alla caccia, ai rumori nei mari che disorientano, ecc. ecc. e poi ancora eccetera. Agli umani è invece proibito o limitato dall’egoismo umano, dalla necessità di preservare i “diritti” acquisiti per aver avuto la fortuna di nascere nel posto giusto… Tu, e io prima certamente di te, non vedrai, non ancora, il caos che i cambiamenti climatici porteranno nel mondo; quando mezza o forse più Africa si ritroverà desertificata ne vedranno delle belle. Vedranno… Ciao normal, goditi quello che hai finchè ce l’hai! Di doman non v’è certezza.
peter pan
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Agli animali non è proibito il diritto a migrare, si estinguono per altre ragioni, dall’inquinamento al cambio termico, alla caccia, ai rumori nei mari che disorientano, ecc. ecc. e poi ancora eccetera.
Agli umani è invece proibito o limitato dall’egoismo umano, dalla necessità di preservare i “diritti” acquisiti per aver avuto la fortuna di nascere nel posto giusto…
Tu, e io prima certamente di te, non vedrai, non ancora, il caos che i cambiamenti climatici porteranno nel mondo; quando mezza o forse più Africa si ritroverà desertificata ne vedranno delle belle. Vedranno…
Ciao normal, goditi quello che hai finchè ce l’hai! Di doman non v’è certezza.
Normal
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Dunque, lo sapete che da sempre mi sono speso nel tentativo di difendere la causa dei nomadi e del nomadismo…è una cosa superiore dentro di me, un istinto che mi viene da chssà dove.
Io vedo il diritto al nomadismo e allo spostarsi come un diritto divino che appartiene ad ogni essere vivente. Sia questo causato dalla necessità o dalla natura lo vedo come un diritto divino che appartiene ad ogni essere vivente…e noialtri appartenenti presumibilmente alla razza più intelligente mai evolutasi dovremo essere capaci di capire e capirlo.
Oggi nella mia quotidiana ricerca di notizie incapo in questa cosa che mi comporta profonda tristezza e non poco di sgomento:
“Più di un animale migratore su 5 è a rischio estinzione: dalle balene ai pipistrelli, dagli uccelli agli squali, gran parte dei migratori sono in pericolo soprattutto a causa delle attività umane.
A indicarlo è il primo rapporto dell’Onu intitolato State of the World’s Migratory Species , dal quale emerge che oltre il 20% dei 1.200 migratori censiti è a rischio scomparsa. La situazione più drammatica è negli oceani, dove ben il 97% delle specie è vicina all’estinzione.”
Fonte: ansa.it . Parte di articolo.
Io veramente non trovo la maniera di esprimere decentemente le mie impressioni…forse son troppo vecchio oramai e mi sono arreso.
Solo posso affermare con convinzione che quando avremo eliminato in tutto il diritto a migrare agli esseri viventi avremo definitivamente firmato la nostra condanna all’estinzione.
Siamo il frutto di migrazion noi umani, migrazioni nostre e migrazioni di di tutti gli altri esseri viventi.
Il nomadismo… il movimento, il mescolarsi, lo scambio…la fantasia, la rinascita…i colori che si sovrappongono…nuove avventure, nuove sfide…culture diverse che si arricchiscono, dna che cresce e si arricchisce.
E veramente triste, brutto…prendere atto che il nostro agire non porterà conseguenze solo a noi umani… ma pure agli altri esseri viventi che si estingueranno assieme a noi ma grazie alla nostra ignoranza.
DonChi
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Senza credo…
Per ribadire che sono DI NUOVO interamente d’accordo con te.
E aggiungo: che se non avviene (e presto anche) una svolta completa sui PROBLEMI di maggiore importanza che hai delineato così bene tu, l’Europa rischia il collasso.
I Paesi più grandi e struttrati – Germania e Francia – potrebbero rimettersi in marcia presto, ma noi, con le nostre divisioni, e soprattutto IL NOSTRO DEBITO…
peter pan
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Hai ragione, l’importante è provarci e in Europa non ci si riuscirà mai. E non credere che negli Stati Uniti ci siano riusciti totalmente; la stessa lingua a volte è incomprensibile se parlata da un texano o un Newyorkese (ma almeno è una, in Europa sarebbe impossibile). Se poi entriamo in altri campi quali giustizia, tassazioni, debito pubblico…
Io ho rinunciato a tutto quello che tu sogni già da molto tempo; vent’anni fa aspiravo a vedere un esercito unico e oggi siamo ancora qui a menarcelo, mentre Germania e Francia fanno una cosa e una quindicina di altri Stati fanno altro, essendo tra l’altro quasi impossibile prendere decisioni uniche, così come all’Onu per il famigerato diritto di veto.
Debito pubblico: beh! Ci hanno provato, Tremonti in testa per l’Italia con zero tituli direbbe Mourihno…
E allora cosa vogliamo fare? Boh! Io ho già dato e sono a fine corsa, vedete voi.
Tu dici che di tanto in tanto ti prendo in giro, però sempre in modo tale da non offenderti spero, questo è importante.
Un caro saluto.
Normal
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Secondo me un esempio buono di come dovrebbe essere la globalizzazione era proprio l’idea originaria di Europa dei popoli.
Poi vedi tu come si sono svolte le cose…l’ignioranza.
Lo spred.
Dunque se io voglio costruire un’unione la prima cosa che faccio è quella di unire, prendo il debito pubblico degli stati che voglio facciano parte dell’unione, li trasferisco tuttiquanti in un’unico debito pubblico Dell’unione… perchè da quel momento di unione si parla e gli stati singoli vanno a perdere di significato. Faccio una moneta unica come han fatto, abbatto le frontiere come han fatto bontà loro e questa è stata veramente la cosa più bella che siamo riusciti a realizzare… da quel momento il territorio dell’unione è unico, unito, sacro.
Leggi uguali, tassazione uguale, stessi doveri e oneri; avrei stabilito una lingua unica che da quel momento in poi doveva essere insegnata in tutte le scuole di qualsivoglia livello affinchè tutte le persone appartenenti all’unione potessero comprendersi e dialogare, interagire. Pensa se al tempo dell’inizio nelle scuole elementari avessero cominciato ad insegnare ai bimbi un linguaggio comune… avremo oggi una generazione meravigliosa formata da ragazzi adulti che dialoga e si capisce… e questo si che unisce più di ogni altra cosa. Questo si che che riuscirebbe a far risultare uguale un ospedale costruito in Germania o in Italia…o in spagna in Olanda in Portogallo o in Grecia…uguale. Non costruito in una terra di serie a o di serie b.
E’ complicato spiegare certi concetti in un post.
Poi vai a vedere come si sono svolte le cose… gli interessi, la finanza, le tradizioni, l’egoismo, la razza…lo spred, la troiKa e la troia della su’ mamma…
Siamo uomini. Non siamo degni di globalizzare niente più della nostra ignoranza e nessuno più di noi Europei può esserne testimone.
…Credo.
DonChi
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Troppo bello! Ciò che spiega la gran parte dei probleimi trattati, e consente di essere completametne d’accordo…
Normal
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Bah, non c’è dubbio che la si amministri in maniera scadente, le lungaggini imperano, il Dio nero fa’ la sua pate, il clientelismo, il partitismo, la burocrazia…il perbenismo il buonismo … tutte le persone che ci marciano; i controsensi, la mancanza di certezze… posso andare avanti fino a domani.
Però però, si potrebbe anche affermare, credo, che il degrado di come viene amministrata la giustizia vada di paripasso con il degrado che coinvolge un poco tutti i campi; si potrebbe forse affermare che viviamo tempi di serie b, tempi minori, tempi di degrado collettivo, di involuzione.
Culturale sicuramente, ideologica più che mai…è come se nulla si fosse riusciti a globalizzare tranne l’ignoranza.
Io voglio fare un’osservazione poi mi direte se avete voglia cosa ne pensate:
Questa nostra immagine della globalizzazione è partita da lontano, è il risultato massimo dell’era tecnologica che stiamo vivendo e a cui la nostra evoluzione ci ha condotti. Viviamo costantemente connessi e ci interfacciamo costantemente nelle nostre giornate con la rete, con quello che la rete propone: informazioni, transazioni, danaro, idee, suggerimenti, indirizzi, immagini, dialoghi, amicizie, pareri, simpatie, video, articoli…
Succede che trasferiamo questa realtà virtuale con cui dialoghiamo costantemente nella realtà delle cose quotidiane… e tutto perde di significato. Tutto diventa tollerabile, accettabile.
Faccio un esempio:
Pensa se al tempo… mio nonno si sarebbe permesso di collegarsi ad un sito online di scommesse e bruciarsi lo stipendio…mese dopo mese, anno dopo anno.
Pensateci…oggi succede quotidianamente e lo stato incentiva questo mentre la comunità in assoluto non si interessa e reputa la cosa normale. Cosa c’è di normale?
Dico questo sui casinò online ma il mondo del trading è speculare… qualunque marmocchio privo di alcuna conoscenza viene sublimato di promesse e paradisi di cartone. Gli stessi danari guadagnati col lavoro che ti mettevi in tasca oggi son numeri che vanno e che vengono…
Il canone rai me lo hanno messo sulla bolletta elettrica e io non vedo assolutamente mai la tv, l’avessero fatto a mio nonno che non viveva in una realtà virtuale…pigliava le tenaglie e tagliava tutti i fili. Le televisioni che vanno cambiate una volta ogni cinque anni perchè cambiano il modo di trasmettere…le auto che devono diventare elettriche a prescindere…
Io poi mi perdo in queste cose… perchè l’ignoranza che ci circonda è diventata devastante; la colpa credo sia proprio nella ricerca continua del sistema di portare l’individuo ad inebetirsi e farlo vivere addentro ad una realtà virtuale; del tutto programmata, gestibile, prevedibile, omologata e programmata.
Ci si scandalizza di come viene amministrata la giustizia … ma probabilmente dovremo domandarci chi questa giustizia vuol premiare e chi invece vuole eliminare.
peter pan
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Il mio commento non voleva essere in risposta a DonChi che saluto cordialmente. Lui parla politichese, io contro la filosofia tutta italiana di come si amministra la giustizia.
E’ uno schifo e spesso mi vergogno di esserne indirettamente complice in quanto italiano.
A pagina sei del Corriere c’è oggi un articolo che tratta di un certo Filippo, condannato a 8 anni e recluso da maggio 2023 in Romania, sembrerebbe innocente, in cella con altri 25 detenuti in una stanza di 30 metri quadrati. Qualcuno mi sa dire perchè i romeni qui in Italia che delinquono sono “quasi” contenti di essere in un carcere italiano? Perchè vale la barzelletta dell’inferno tedesco e quello italiano! Non ve la racconto 100 a 1 già la conoscete!
Anch’io ho letto del numero impressionante di italiani detenuti all’estero e di cui quasi tutti noi non sappiamo nulla; beh! cerchino di evitare di delinquere all’estero, qui in Italia c’è il meglio del meglio e se ti va bene manco ci vai, oppure puoi evadere con tanto di lenzuola al seguito come quello che hanno beccato proprio ieri in Corsica.
Il mio cagnolino mi reclama, mi ha fatto piacere scambiare un commento con voi.
A presto.
DonChi
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E se questo fatto non rende chiaro i due pesi e due misure di questa governate della Garbatella, oltre il resto – stato della giustizia da te ben indicato – allora possiamo credere che siamo prossimi a un menefreghismo tale per cui le cose diventeranno presto così anche da noi.
Del resto cosa sta facendo la MELONI con la sua proposta di PREMIERATO se non questo, Saltare TUTTE le mediazioni politiche ( a partire da allenze forzate che la limitano) – che presto metteranno in pericolo il suo consenso – e garantirsi una bella ‘democratura’ imbastardita per un ‘popolame’ che, accettando quel che accade alla SALIS, e quel che fanno i suoi ministri (Sgarbi;Del Mastro, Santanchè. Lollobrigida), sembra ormai pronto a una deriva fascistoide che tutti si ostinano a negare.
Finchè non se la vedranno sul collo, a partire proprio dalla magistratura e dalla stampa.
Aspettare per credere, perfino…
belfagor
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PS: DonChi, la mia critica è intesa in senso costruttivo.
In amicizia, Belfy
peter pan
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Mi sia permesso esprimere il mio parere, non su quello che è successo in Ungheria, ma su quello che succede qui in Italia.
Leggo oggi sul Corriere della Sera “il caffè” di Massimo Gramellini – Picchiare un preside; molto interessante sapere che in Italia, non solo si può uccidere un bambino e non fare un giorno di carcere ma si può anche menare un dottore al Pronto Soccorso o un Preside senza quasi alcuna reazione dell’opinione pubblica e senza particolari sanzioni. Perchè?
Perchè, giustamente, è diritto divino della magistratura decidere e ci sono le attenuanti generiche e le riduzioni dovute all’affollamento delle carceri e poi, last but not least, con le nuove norme si procede su querela di parte, per cui spesso determinati “comportamenti” non vengono nemmeno denunciati perchè fra minacce, ritorsioni, spese legali, lungaggini burocratiche, tempi biblici per le sentenze, debolezza della magistratura, se proprio proprio non ti hanno ammazzato conviene evitare. Solo così si evita che il rispetto che si deve ad una persona non venga calpestato non una sola volta ma oltre ogni dire.
In Ungheria (ma non solo qui, prova a delinquere nel Sud Est asiatico!) forse si va anche un po’ troppo oltre, ma sono certo che certi personaggi non ci andranno più dopo quanto è successo a questa signora attualmente là in galera.
E’ anche vero che al momento ci sono migliaia di problemi che affliggono questo mondo, una possibile guerra mondiale e certe cose, cosa vuoi che interessino le lamentele di un singolo… e a chi!
DonChi
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MELONI: ‘AMICHETTISMO’ UNGHERESE
Dall’orgoglio italiano di una che ha sempre in bocca la parola “nazione”, e così a cuore gli interessi sovrani del paese (prima di tutto) – solo in chiave di propaganda – ci si poteva aspettare ben altro.
In questi giorni abbiamo visto tutti le immagini di ILARIA SALIS coi ceppi alle mani e ai piedi come un detenuto della Cayenna, alla sbarra di un civile, civilissimo tribunale Ungherese, ergo Europeo, dove il diritto comunitario non ammette nemmeno la minima parte di quello scempio.
I fatti risalgono agli inizi dell’anno scorso: la donna è stata arrestata su un taxi il giorno dopo un’aggressione di un noto nazista, dove non è possibile provare in alcun modo la sua partecipazione, e buttata in cella di isolamento, priva di ogni conforto e contatto esterno. Il padre si è rivolto quasi subito all’Ambasciata italiana per tutelare sua figlia. Gli è stato detto di non fare “casino”, di non muovere niente, e stare in silenzio per non peggiorare le cose.
Accolto il suggerimento, quel buon padre si è messo in attesa. Intanto ha appreso che la figlia era ai ceppi, priva perfino degli assorbenti e seminuda, come e peggio di un criminale incallito, senza possibilità di vederla.
Allora ha chiesto di nuovo all’Ambasciata italiana di attivarsi.
Ha ricevuto un’altra volta lo stesso consiglio? Fatto sta che le cose sono andate avanti nel peggiore dei modi fino ad oggi. Una detenzione preventiva di un anno, senza prove, per un reato che in nessun paese europeo è trattato a quel modo.
Così, al padre non è rimasta altra via che rivolgersi alla stampa. E allora ci sono state, in vari mesi, interrogazioni parlamentari, articoli dei giornali, e infine la denuncia pubblica televisiva. E ieri, quando la povera Ilaria è comparsa in ceppi davanti un tribunale che non le ha nemmeno dato modo di difendersi civilmente, si è visto il risultato.
Si dà il caso, però, che il rapporto di stretta amicizia della Meloni con Orban, ancor più da Capo del governo, denunci una visione della giustizia, una concezione del ruolo dell’opposizione, e ancor meglio, dei diritti umani in un paese civile, che hanno a che fare con una sola e unica parola: fascismo! E di quello buono, anche!
Bene, ora dopo parecchi mesi che costoro governano, con tutte le torsioni che hanno impresso alle istituzioni (e quelle ben più gravi che si propongono) soprattutto in materia di informazione, giustizia e riforme istituzionali, emerge a tutto tondo la loro concezione culturale e di governo della “Nazione”.
Adesso tutto diventa veramente chiaro: votare la Meloni e questi qui, significa solo essere complici.
cesare
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io ci sono, bene così
belfagor
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DonChi: sono d’accordo con te. Facciamo un piccolo sforzo per far tornare i vecchi amici. Chi conosce chi? Io personalmente non ho contatti con nessuno della vecchia guardia, altrimenti mi darei da fare. Basterebbe essere una quindicina di assidui aficicionados e poi tornerebbero a centinaia, com’era nei secoli dei secoli….. Non oso pensare che ognuno sia attivo come l’incredibile Naka nel suo forum di Borsa, ma insomma… Allora, chi contatta chi? Peter, idee? Nomi? Email?
DonChi
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Eravamo la più bella “AGORA'” DELL’INTERO WEB, COME ABBIAMO POTUTO DISPERDERCI?
peter pan
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ethan hunt
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DonChi
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Complimenti a Luca e a tutta la redazione.
redazione WSC
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grazie per le tue parole e per il sostegno, normal. Ciao, Luca
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Capisci?
La colpa non è dell’unione ma della globalizzazione…ovvero, della globalizzazione per come la intendimamo noialtri. Noialtri intendiamo globalizzare a comodo nostro: genti con capitali, terre ricche, paradisi fiscali…e poi muri e recinti indove confinare tutti gli altri.
Capisci bene che un’unione che è figlia di cotanta idea di globalizzazione …voglio dire…indove dovrebbe schierarsi? Da quell’altra parte? Sarebbe ridicolo voglio dire.
lLa parola Globalizzazione io la ritengo un termine nobile, buono…Cristiano oserei dire… ma, anche l’energia nucleare è una risorsa meravigliosa; poi, dipende come la si utilizza…
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Questo nuovo vestito che si è cucito addosso il sito è veramente splendido ! Mi piace molto.
Molto piacevole da vedere e da sfogliare, semplice e intuitivo, per nulla invasivo e cafone… rilassante direi, umile ma professionale, serio ma allegro. Si, stavolta abbiamo fatto un grande balzo in avanti secondo me; sono contento e tornerò a seguire più assiduamente.
Davvero un lavoro ben fatto e fatto bene…e sapete che io quando c’è da criticare critico senza farmi alcun problema.
Bravi!
peter pan
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C’è una cosa che mi sento di scrivere oggi e non mi piace per niente…
Leggo su Il Corriere della Sera (di cui sono affezionato lettore da ben 65 anni! Giornale cartaceo naturalmente): “Mar Rosso, L’Italia si schiera! Missione difensiva con Francia e Germania in una missione difensiva per proteggere le navi nell’area sotto attacco degli Houthi”
Ormai non manca molto e mi dispiace veramente tanto di non essere ancora riuscito (e pertanto mai ci riuscirò) a leggere un articolo in cui si dica: “La Comunità Europea si schiera contro……”
Che peccato!
Nota per belfagor: ciao carissimo, ho letto il tuo commento e volevo solo comunicarti che il nostro amico fassistone e vivo anche se non perfettamente vegeto; così, tanto per la norma.
Circa il saluto fascista: diciamoci la verità, tanto rumore per nulla. Io ad esempio mi tocco le palle almeno 10 volte al giorno facendo vari scongiuri (ad esempio oggi devo rinnovare la patente alla motorizzazione); tu dici che mi sento più uomo nel riscontrare che ci sono ancora?
Un saluto a tutti.