Doping, tutti addosso alla Russia. Prove di regia occulta

Questa volta – ma forse bisognerebbe dire anche questa volta – il sospetto è lecito. Lo scandalo sul mondo dell’atletica leggera che vede la Russia sul banco degli …

Questa volta – ma forse bisognerebbe dire anche questa volta – il sospetto è lecito. Lo scandalo sul mondo dell’atletica leggera che vede la Russia sul banco degli imputati sembra molto strano; soprattutto su un punto che i media occidentali hanno menzionato en passant: il rapporto dell’Agenzia mondiale Antidoping Wada non è stato pubblicato integralmente. Ci sono alcuni omissis. Cito il Corriere della Sera:

La parte non russa e federale dell’inchiesta è stata secretata all’ultimo momento per non iterferire con l’inchiesta giudiziaria in corso in Francia da tre giorni e che ha portato al fermo di Diack, del suo consigliere Cisse e del medico Gallet, rilasciati com obbligo di non lasciare la Franciarire con l’inchiesta giudiziaria in corso in Francia da tre giorni e che ha portato al fermo di Diack, del suo consigliere Cisse e del medico Gallet, rilasciati com obbligo di non lasciare la Francia

Avete capito? All’ultimo momento hanno secretato la parte che riguarda gli atleti non russi. Ma che gentiluomini, che infaticabili difensori dell’etica questi inquirenti internazionali. Ho abbastanza esperienza per capire che quando si verificano queste… particolarità non è mai per caso.

Sia chiaro: io non difendo gli atleti russi e non mi stupirei se le accuse di doping venissero confermate. Tutti da tempo dubitiamo delle performances sempre più strabilianti degli atleti, anche in altri sport. Ma è difficile credere che siano solo i russi a truccare le  carte, anzi le fialette.

Nulla avrebbe vietato alla Wada di tenere segreta l’inchiesta fino a quando l’inchiesta in Francia non fosse conclusa. Sarebbe stato più corretto. E invece con questo annuncio  corredato dalla richiesta impellente di escludere tutti gli atleti dalle Olimpiadi di Rio sul banco degli imputati finisce un solo Paese, la Russia, che a pochi giorni dallo choc della tragedia aerea, deve subire l’umiliazione di un’inchiesta che demolisce la reputazione dei suoi migliori atleti, mettendo in pessima luce il governo che, secondo il rapporto, avrebbe coperto la truffa.

Una tempesta perfetta per incrinare il morale dei russi e spostare il focus: dai successi della lotta all’Isis ai dubbi su un governo corrotto e immorale.
Basta poco per cambiare l’immagine e la reputazione di un Paese…

di Marcello Foa

questo articolo e’ stato originariamente pubblicato dal blog Il cuore del mondo

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5 commenti

  1.   

    se posso dire la mia. tutto questo fa parte di un disegno geopolitico americano.. che il nonno direbbe..mi è andato ai maroni… Ormai gli USA hanno il timore di perdere la fruttuosa egemonia politica ed economica. tendono così a delegittimare gli avversari. così si spiega la messa in ginocchio della russia con la valuta e tutte le altre amenità. così si spiega il caso volkswaghen nei confronti della germania. così si spiega il medio oriente e la libia. ma attenzione amici americani. Metter all’angolo il lupo, non è mai cosa intelligente.Ma gli americani sono poi intelligenti?

  2.   

    Consuelo
    …non sanno più cosa inventarsi per destabilizzare putin e la russia…
    …adesso anche lo sport nella propaganda…

    1.   

      caro Mario sono il nonno di mio nipote ho provato i tuoi consigli senza cavare un ragno da un..bruco.. alla fine cliccando vien fuori la pubblicità lufthansa. Va a finire che li mando a dar via le chiappe. Se ti è possibile darmi la..consecutio temporum per analfabeti ci riprovo domani per la ultima volta. Vedo che quì è un club di ..fighetti.. modello nipote. e non vorrei guastar l’ambiente. Persino Naka e quella fetecchia di Belfy sembrano 2 ..Marie Goretti… ante beatificazione. Potrei usare di tanto in tanto lo spazio del nipotino, che tutto sommato è un bravo ragazzo ma politicamente parlando non capisce una mazza. Mi sembra De mita l’unico parlamentare italiano a cui mettevan i sottotitoli.

      1.   

        caro roby, ma allora vuoi la rissa, sei come al solito un maestro della provocazione (da destra) ma non credere di avere la precedenza. Comunque resto impassibile, per ora, alle tue battutacce da bagnino della riviera…. il tuo vecchio Belfy ti rendera’ pan per focaccia solo quando la pianterai di menarcelo con il tuo teatrino zio/nipote/nonno/prozio/cugino/suocero/camillo etc etc, che ci… (mi autocensuro: X#@%$&*!). Solo allora ti rispondero’, in quanto a me ….. Maria Goretti anti-beatificazione e “club di fighetti”… non l’ha detto mai nessuno! (c’e’ sempre una prima volta no?). Ah poi, sii uomo: per quegli altri di la’, ma mandali a cagher, come dite voi al nord, una volta per tutte. Ma che insisti a fare? Consuelo, scusalo per i cliche’ maschilisti filonerboruti e all’olio di ricino….. te lo garantisco io roby, in quanto ci si frequenta dal 2000…. l’uomo e’ arguto e ironico, il fatto che sia destrorso non gli puo’ essere imputata come colpa, siamo tolleranti e illuminati noi, vero? ciao ciao
        Belfy

        PS: ma ‘ndo sta normal?

  3.   

    Se i laboratori nazionali anti-doping di qualunque paese hanno potuto alterare test, nascondere verità e fomentare imbrogli, crescere e lanciare atleti dopati nel mondo, apparentemente, pulito, ciò è stato possibile per la scarsa, o nulla, sorveglianza del governo mondiale dell’atletica.
    Quanto può essere credibile WADA che ha finto di non vedere ciò che accadeva, oppure, ancora peggio,ha applicato la regole dei due pesi e due misure, a seconda del potere di chi veniva indagato?
    Il fatto che all’ultimo momento abbiano secretato la parte che riguarda gli atleti non russi, per non iterferire con l’inchiesta giudiziaria in corso in Francia, getta più di un sospetto.