Banche: vendite trascinano al ribasso le borse europee

Mercati azionari europei incerti. Wall Street in leggero ribasso: alla chiusura delle borse europee l’S&P 500 segna -0,2%, il Nasdaq Composite -0,3%. Il Ftse Mib ha terminato a …

Mercati azionari europei incerti. Wall Street in leggero ribasso: alla chiusura delle borse europee l’S&P 500 segna -0,2%, il Nasdaq Composite -0,3%. Il Ftse Mib ha terminato a -1,15%, il Ftse Italia All-Share a -1,01%, il Ftse Italia Mid Cap a -0,07%, il Ftse Italia Star a +0,08%.

Euro in rialzo sul dollaro, recupera dai minimi della mattinata poco sopra quota 1,1040. EUR/USD alla chiusura dei mercati europei segna 1,1110 circa.

Mercati obbligazionari eurozona in verde. Il rendimento del decennale tedesco scende di 3 bp a -0,14%, quello del BTP di 1 bp all’1,21%. Lo spread sale di 2 bp a 135.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici della giornata odierna segnaliamo che negli USA l’EIA (Energy Information Administration) ha comunicato che, nella settimana terminata lo scorso 9 luglio, le scorte di petrolio sono diminuite di 2,546 milioni di barili. Le stime degli analisti erano fissate su un decremento di 2,950 milioni di barili. I prezzi alle importazioni USA sono aumentati dello 0,2% nel mese di giugno a fronte di attese pari al +0,5%. Nel mese di maggio si era registrato un incremento dell’1,4%. Eurostat ha reso noto che nel mese di maggio la produzione industriale della Zona Euro e’ diminuita dell’1,2%. Ad aprile la produzione era cresciuta dell’1,4%, valore rivisto da +1,1%. Su base annuale la produzione industriale ha registrato una crescita dello 0,5% inferiore alle attese (+1,4%) e in rallentamento rispetto alla rilevazione precedente (+2,2%). L’INSEE ha reso noto che in Francia l’indice armonizzato dei Prezzi al Consumo e’ cresciuto dello 0,1% a giugno, in linea con le attese ma in calo dal +0,4% rilevato a maggio. Rispetto ad un anno fa l’indice armonizzato e’ cresciuto dello 0,2%. L’Istat rende noto che nel mese di di giugno 2016 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e una diminuzione su base annua pari a -0,4% (era -0,3% a maggio), confermando la stima preliminare.

Bancari italiani in ritracciamento dopo i forti rialzi delle ultime sedute con l’indice FTSE Italia Banche a -2,16% contro il -1,3% circa dell’EURO STOXX Banks. Deboli UBI Banca (-6,03%), BP Emilia Romagna (-5,01%), Banco Popolare (-6,64%).

Fisiologiche prese di beneficio su UniCredit (-3,81%) dopo il +14% di ieri. Il cda ha deciso l’avvio di una profonda revisione della strategia e la vendita del 10% di FinecoBank. UniCredit ha poi annunciato la cessione a investitori istituzionali del 10% di Bank Pekao, con un incasso di 749 €mln e un aumento pari a circa 12 punti base del CET1 ratio del gruppo. UniCredit continuerà a detenere una partecipazione di controllo in Pekao, corrispondente al 40,1% del capitale.

In controtendenza Banca MPS (+5,39%) grazie a indiscrezioni di stampa riguardo a trattative con Quaestio sgr (fondo Atlante) per l’acquisto di npl cartolarizzati per circa 10 miliardi di euro e corredati di una sorta di garanzia statale. La cartolarizzazione dovrebbe essere realizzata da JP Morgan. Si parla anche di Mediobanca (+0,79%) per il ruolo di advisor.

Vendite su Telecom Italia (-5,27% a 0,6560 euro). Moody’s ha confermato il giudizio Ba1 sul debito della compagnia, con outlook negativo. L’agenzia di rating segnala “alcune incertezze riguardanti l’evoluzione della competizione nel mercato italiano”. Oddo Securities ha peggiorato la raccomandazione sul titolo da buy a reduce, e ha abbassato target a 0,52 euro.

Debole FCA (-1,8%) con l’indice EURO STOXX Automobiles & Parts a -1% circa. Credit Suisse ha peggiorato la raccomandazione sul settore produttori auto europei a underweight. In calo anche Peugeot (-0,8%) e Volkswagen (-1,5%).

In netto rialzo Saipem (+2,44%) che tocca i massimi da fine aprile. Mediobanca ha confermato il giudizio outperform.

Acquisti sul lusso con Luxottica (+3,04%), Moncler (+0,56%), Salvatore Ferragamo (+2,39%), Tod’s (+1,18%).

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Invertendo i fattori, dopo il sereno arriva sempre una tempesta. Così i mercati, dopo aver concesso quattro giorni di tregua, addirittura con guadagni, stanno registrando una retromarcia dei titoli bancari europei, che secondo il Financial Times è legata alle “pesanti perdite” degli istituti di credito italiani.

Il quotidiano finanziario ricorda che il braccio di ferro tra Roma e l’Unione europea per ottenere maggiore flessibilità, ma soprattutto un nullaosta per gli aiuti di Stato che salvino le banche in difficoltà: questo sta incidendo sulle oscillazioni dei titoli. Nonostante i commenti positivi dei giorni scorsi della cancelliera tedesca Angela Merkel e del ministro dell’Economia italiano, Pier Carlo Padoan.

Il timore sollevato dal Ft è che ora il percorso del pacchetto di misure per i salvataggi sia inevitabilmente in salita. E dopo un colpo forte come quello di Brexit, questo nuovo intoppo potrebbe avere ripercussioni davvero importanti.

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1 commento

  1.   

     

    Peter... Leggi questo articolo e dimmi cosa ne pensi.  
    Le Banche Italiane sono piene di Crediti Inesigibili : per l’80% di Aziende di parenti ed amici dei Banchieri. Questi Crediti deteriorati sono 380 miliardi, un quinto del PIL Italico. Non bastera’ accollare agli Italiani un bail-out di 40 miliardi e neppure  di 150, non credi ??
    Montepaschi ha emesso 5 miliardi di obbligazioni subordiante, e le ha rifilate a quei fessi dei risparmiatori Piddini di Siena.. Allora, converta queste obligazioni in Azioni, almeno a questi, loro malgrado resterebbe in mano qualcosa, invece del NULLA, piu’ una speranza per i futuro.
    Invece,  Renzi, l’ABI, Confindustria,Visco reclamano il BAil-out, perche’ la conversione in azioni porterebbe LA PERDITA del Controllo da parte dei maggiori Azionisti, senza piu’ la possibilita’ di concedere Credito a chi loro interessa ( COOP..PD..) ; sarebbe la FINE del Capitalismo Relazionale e Controllo Politico.
    Non vogliono Mollare l’Osso dorato !!! Per questo sono improvvisamente diventati anti UE ..!!  Ora, non possono disattendere il MEF, senno’ arriva la Troika: cosa accetteranno dalla UE per ottenere  cio’ che vogliono??  E come potra’ sopravvivere una Europa dove il QE serve a mantenere i dissesti dei Banchieri, mentre l’Economia va a rotoli, sommersa da Monti di Derivati ??
    Si accettano previsioni..Monti diceva: Siamo Usciti dal Tunnel.. invece abbiamo trovato un Treno Contromano: LA GUERRA; o qulacuno vede altre Soluzioni?