‘Taylor Swift asset di Biden’. Nuove stupide teorie della cospirazione

I trumpiani spaventati dalla popolarità della megastar, pro-Biden e in grado di spostare milioni di voti tra i giovani. Per la alt-right la cantante sarebbe strumento di una PsyOp (psychological operations) orchestrata dal Pentagono.

di Luca Ciarrocca*

L’ultimo esempio dell’intersezione tra politica e cultura pop, in quest’America preda di pericolose convulsioni (che poi dilagano ovunque) ha tutti gli ingredienti di una telenovela tra politica, potere, denaro, fama. Però è maledettamente reale.

Si parte dalla relazione tra la superstar della musica, Taylor Swift, e il giocatore di football dei Kansas City Chiefs Travis Kelce. Questa settimana la loro storia d’amore ha preso una svolta inaspettata, dopo che i Chiefs sono ascesi alla finale del Super Bowl dell’11 febbraio. Il che ha scatenato una valanga di teorie della cospirazione fresche di conio. Cospirazione politica. Che lambisce il super match di novembre tra Biden e Trump per la conquista della Casa Bianca.

Migliaia di post sui social hanno alimentato voci infondate (crederci significa auto-proclamarsi individui a basso QI) da parte dei trumpiani e di personaggi noti e meno noti dell’alt-right, preoccupati della popolarità di Taylor Swift, pro-Biden e in grado di spostare milioni di voti tra i giovani. Principale rumor: la cantante sarebbe strumento di una delle tante PsyOp (psychological operations) orchestrate dal Pentagono, ‘risorsa chiave’ in un complotto segreto per aiutare il presidente Biden a essere rieletto a novembre.

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*Luca Ciarrocca è il direttore di Wall Street Cina

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