Tekta Flash: la pandemia porta l’Orso sui mercati

Per le banche centrali potrebbe essere l’inizio di una nuova era nella quale sperimenteranno forme di immissione della liquidità nell'economia reale. Ciò dovrebbe portare ad un innalzamento dell’inflazione ed alla fine dei tassi negativi.

di Alessandro Pedone

(…) Chi ci legge da molto tempo sa che questi Tekta Flash sono aperiodici. Può capitare che per mesi non scriva niente se non c’è niente di significativo e magari in un mese scriva tre o quattro volte se c’è qualcosa di veramente importante da dire.

Perdonate qualche possibile erroruccio di battitura, scrivo dalla 4:30 del mattino dopo una giornata di lavoro – come molti di voi avete sperimentato. Ma questi sono i momenti nei quali chi fa il mio mestiere deve essere a fianco del cliente.

Cosa è successo ieri di rilevante?

Ieri sono accaduti due fatti molto rilevanti. L’organizzazione mondiale della sanità ha classificato ufficialmente il Covid-19 come “pandemia. Questo ha una serie di conseguenze tecniche, ma la conseguenza più rilevante è ovviamente psicologica.

Si è compreso che questa non è una situazione di settimane, ma di mesi e non sarà circoscritto a poche nazioni, ma è destinato ad allargarsi.

Le altre nazioni sono destinate ad affrontare circostanze simili, a meno che la scienza non trovi un vaccino a breve (la dichiarazione di pandemia consente, fra l’altro, di poter utilizzare i vaccini anche se non sono stati testati).

La serenità non potrà tornare, a breve, da nessuna evoluzione naturale della pandemia.

E’ probabile che fra qualche trimestre, verso la fine dell’anno, quando leggeremo i dati statistici definitivi, faremo coincidere l’inizio della molto probabile recessione mondiale proprio nel primo trimestre dell’anno, cioè in questo momento.

Solo una qualche magia delle banche centrali e dei governi coordinata potrebbe cambiare il quadro.

Come tutti sapete ieri il Presidente del Consiglio ha annunciato provvedimenti per 25 miliardi di euro. Sicuramente sono numeri più interessanti dei 3,5 inizialmente annunciati, ma ancora largamente insufficienti. Servirebbe uno stimolo da 200 miliardi per evitare la recessione e rilanciare l’economia. Ma 200 miliardi non sono una cifra che l’Italia da sola può gestire.

Venendo al piano più strettamente tecnico-finanziario, ieri Wall Street ha testato il livello del -20% che convenzionalmente costituisce lo spartiacque fra il mercato così detto “Orso”, cioè una tendenza negativa ed il mercato così detto “Toro”, cioè la tendenza positiva.

Ecco il grafico giornaliero a 200 periodi.

Non è stato fornito nessun testo alternativo per questa immagine

Dai massimi ai minimi in 15 sedute di borsa aperta il mercato ha perso il 20,22%. Poco importa, a questo punto, che in giornata abbia leggermente recuperato e tecnicamente non si possa ancora ufficializzare il -20% su base giornaliera. Sono dettagli trascurabili. Il dato nuovo di ieri è che il mercato ha cambiato il suo trend di base che durava dal 2009. Un livello come questo si era raggiunto a dicembre del 2018 e da allora era ripartito l’anno “stupendo” del 2019 che è stato completamente rimangiato.

La differenza è che l’economia, allora, non dava chiari segnali rallentamento. Adesso è chiaro come la luce del sole che il peggio per l’economia deve ancora avvenire.

Cosa fare adesso?

I nostri clienti possono vivere questo periodo negativo sui mercati con estrema serenità. Molti di voi hanno iniziato piani di acquisto azionari da pochi mesi e in questi giorni rafforzeremo gli acquisti programmati. Per chi non ha ancora iniziato, inizieremo a breve, senza fretta perché è ragionevole pensare che la situazione non possa risolversi nel giro di pochi giorni.

I mercati “Orso” in genere durano qualche mese, molto raramente durano più di un anno.

Questo è il periodo nel quale costruiremo i rendimenti per i prossimi anni avvenire. 

Tutta la differenza del mondo, sui rendimenti di lunghissimo periodo, si gioca in queste settimane e mesi.

Molti di voi hanno atteso tanto tempo su strumenti finanziari molto tranquilli come le gestioni separate. Nei primi anni lo avete fatto con molta serenità perché stavate proteggendo i grandissimi rendimenti dovuti agli acquisti dei titoli di stato italiani fatti nei momenti della crisi nera.

Ultimamente questa posizione di liquidità ha iniziato ad essere un po’ più scomoda.

Qualcuno di voi ha iniziato a pensare che forse l’attesa era troppo lunga e che era sbagliato essere così liquidi.

Adesso è il momento di acquistare con molta calma e serenità. In modo programmato, non facendo nessuna caso al fatto che magari si acquista e pochi giorni dopo i prezzi scendono.

Bisogna farlo a piccole dosi e sapendo che continueremo.

Fra qualche anno, come è successo con i BTP ai tempi della crisi dell’Euro saremo felicissimi di questi acquisti.

Adesso è il momento di costruire i rendimenti per i prossimi anni.  

Per coloro che non sono ancora nostri clienti, le cose sono molto più difficili.

Qui bisogna evitare di farsi prendere dal panico ed avere la forza di fare dei cambiamenti nei momenti di paura. La prima cosa è fare un’analisi dei propri obiettivi e poi sostituire i prodotti costosi con prodotti efficienti. Ogni caso è diverso dall’altro, ovviamente, e se per qualcuno potrebbe essere il momento di comprare, per altri potrebbe essere il momento di vendere. Tutto dipende dalla propria situazione in rapporto ai propri obiettivi.

Sicuramente è il momento di fare un’analisi accurata e prendere decisioni. La decisione può anche essere quella di non fare niente, ma va fatto in modo consapevole.

Fare come gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia non porterà certamente a niente di buono.

Cosa attendersi dal futuro?

Avendo come mantra il fatto che non si possono fare previsioni sull’andamento dei mercati finanziari si possono fare solo alcune osservazioni senza avere la benché minima pretesa di far discendere decisioni da queste considerazioni.

I mercati Orso, come abbiamo già detto, durano in genere pochi trimestri. Le discese dei mercati sono “eventi” le salite sono “processi”. I mercati finanziari in genere salgo e talvolta hanno periodi come questi che durano relativamente poco in rapporto alle salite.

Se acquistiamo indici di mercato, quindi, abbiamo la certezza che i prezzi torneranno a salire, non sappiamo quando, ma certamente lo faranno a meno che non spariscano i mercati finanziari stessi, ed in quel rarissimo caso gli investimenti non saranno più un problema…

Sul piano economico ciò che potrà accorciare il problema sarà la scoperta di un vaccino per questo virus e le iniziative delle banche centrali congiunte con quelle dei governi.

L’esperienza passata ci insegna che molto probabilmente assisteremo ad una escalation di provvedimenti prima di arrivare a quello risolutivo. Un po’ come fu per la crisi dell’Euro.

Difficilmente i governanti si presenteranno con misure economiche in grado di affrontare la crisi nell’immediato. Inizieranno con provvedimenti insufficienti e poi piano piano aggiusteranno il tiro. Per le banche centrali questo potrebbe essere l’inizio di una nuova era nella quale sperimenteranno forme di immissione della liquidità direttamente economica reale. Ciò dovrebbe portare ad un innalzamento dell’inflazione ed al termine del periodo di tassi negativi. C’è ancora tanto tempo. Dipenderà tutto da come questo virus evolverà, non più nelle prossime settimane, come abbiamo scritto nel precedente “Tekta Flash”, ma nei prossimi mesi. A meno che… non si trovi il vaccino.

Fonte: LinkedIn

Tag

Partecipa alla discussione