Coronavirus, in ginocchio gli Stati Uniti: già persi 26,4 milioni di posti di lavoro

Il tasso di disoccupazione per il mese viene stimato al 23%, un record negativo peggiore perfino di quello registrato all'inizio della Grande Depressione negli anni '30.

(WSC) New York – Negli Stati Uniti la scorsa settimana le richieste di sussidi di disoccupazione sono state pari a 4,4 milioni. I licenziamenti quindi proseguono a un ritmo storicamente senza precedenti, ha annunciato giovedì il Dipartimento del Lavoro Usa.

Il totale di cinque settimane è ora di 26,4 milioni di posti di lavoro persi, un numero più alto rispetto a tutti i posti di lavori creati dal sistema economico americano nel corso di 12 anni, quelli successivi alla Grande Recessione del 2008. Ripetiamolo: in 5 settimane l’America ha perso tanti posti di lavoro quanti ne aveva creati in dodici anni.

I totali rimangono elevati mentre gli stati continuano a cercare di far fronte al massiccio afflusso di nuove richieste.

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Gli economisti intervistati dalla Dow Jones si aspettavano 4,3 milioni di nuove richieste di sussidi, quindi il numero attuale è leggermente più alto del previsto. Si tratta di 810.000 posti in meno rispetto alla settimana precedente

“Un altro numero orrendo, ma almeno la traiettoria è chiaramente in calo rispetto al picco” (vedi grafico), ha dichiarato Ian Shepherdson, capo economista di Pantheon Macroeconomics.

Il tasso di disoccupazione, che mette a confronto le attuali prestazioni di sussidi già accolti con le dimensioni totali della forza lavoro, è salito all’11% per settimana, con un balzo del 2,8% rispetto alla settimana precedente.

Ciò si traduce in un “a malapena credibile” tasso del 23% di disoccupati, quando il Dipartimento del Lavoro pubblicherà il suo calcolo del tasso di disoccupazione la prossima settimana, secondo Paul Ashworth, capo economista statunitense presso Capital Economics.

Il precedente record di disoccupati per gli Stati Uniti era stato registrato con il 24,9% durante la Grande Depressione degli anni Trenta.

Con praticamente tutti gli altri indicatori economici che segnalano la peggiore recessione dalla Grande Depressione, le richieste di sussidi di disoccupazione sono viste come il modo più realistico per misurare quanto profondamente le condizioni economiche siano state influenzate dal distanziamento sociale associato al coronavirus.

Il totale è molto peggio di qualsiasi cosa gli Stati Uniti abbiano mai visto prima, con il precedente picco relativo a una settimana pari a 695.000 richieste di sussidi risalente all’ottobre 1982.

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