Rumor BCE: riduzione droga monetaria da €40 a €20 miliardi per 6 o 9 mesi

Scoop della Reuters: il quantitative easing di Draghi potrebbe essere corretto ma non eliminato. L'euro mantiene quota 1.2000

Il consiglio della Banca centrale europea ha discusso quattro possibili scenari sulla rimodulazione del quantitative easing, concordando che il prossimo passo debba essere una riduzione dello stimolo da decidere con il più ampio consenso possibile.

Lo riferiscono due fonti a conoscenza della discussione secondo cui, tra le ipotesi, ci sono il taglio degli acquisti di asset a 40 o 20 miliardi di euro al mese dagli attuali 60 e un‘estensione temporale degli acquisti di 6 o 9 mesi.

Il focus della discussione è stato l‘ammontare complessivo degli acquisti, in cui è stato incluso anche il reinvestimento dei proventi dei titoli nel portafoglio Bce alla loro scadenza, il cui importo salirà gradualmente fino a 15 miliardi al mese il prossimo anno, hanno riferito le fonti.

Condivisa anche la decisione di non alzare i tassi fino alla fine del programma di acquisto asset: qualsiasi estensione del programma, quindi, posticiperà il momento di un rialzo del costo del denaro.

Le stesse fonti hanno riferito che non è sul tavolo della discussione il cosiddetto limite per emittente, per cui la Bce non può acquistare più di un terzo del debito di un paese, dal momento che questo avrebbe potuto esporre il programma a contestazioni legali.

La Bce non ha voluto commentare. (Reuters)

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Commento di Ufficio Market Strategy – MPS Capital Services

– La Reuters ha rilasciato alcune indiscrezioni riportate da fonti anonime, secondo cui il Consiglio della BCE ieri avrebbe discusso della possibilità di ridurre gli acquisti a 40 o 20 mld€ per 6 o 9 mesi.

– Secondo la stessa fonte i titoli in scadenza, oggetto di reinvestimento, salirebbero lentamente a 15 Mld€ mensili nel corso del 2018.

– La modifica dei limiti per emittente (33%) non è stata oggetto di discussione a causa principalmente di problemi legali dovuti alla richiesta della corte costituzionale tedesca di chiarimento/revisione presso la Corte di Giustizia Europea

– Secondo quanto riportato da Reuters, in caso di mantenimento dell’attuale programma (60 Mld€ mensili), la Germania raggiungerebbe il limite nella prima metà 2018.

– Reazione mercati: il cambio euro/$ ha provato a scendere spingendosi fino a 1,2050 per poi ricollocarsi sopra tale livello. Il movimento più forte si è registrato sui tassi in particolare tedeschi, con il bund future sceso sotto 163 ed il tasso decennale risalito sopra 0,3%.

Grafico Bund future

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