Francia, ballottaggi: a Macron maggioranza assoluta con largo margine

Il partito En Marche! del presidente Emmanuel Macron conquista la maggioranza assoluta in Assemblea nazionale anche senza l’apporto dei centristi MoDem. Secondo le proiezioni di Elabe, En Marche! …

Il partito En Marche! del presidente Emmanuel Macron conquista la maggioranza assoluta in Assemblea nazionale anche senza l’apporto dei centristi MoDem. Secondo le proiezioni di Elabe, En Marche! è a 395-425 seggi, i Republicain a 95-122, i socialisti a 27-35, la sinistra radicale 1 10-16, il Front National a 4-6. Il partito di Marine Le Pen non otterrebbe dunque il diritto a formare un gruppo parlamentare (minimo 15 deputati).

Ma secondo l’istituto Ipsos, la vittoria del partito di Emmanuel Macron è schiacciante ma non si tratta di uno tsunami: En Marche! sarebbe a 355 seggi, i Republicains a 125, il Partito socialista a 49, la France Insoumise di Jean-Luc Melenchon a 30, il Front National a 8.

Marine Le Pen entra per la prima volta in parlamento. La leader del Front National ha vinto il ballottaggio contro l’avversaria di En Marche! nella circoscrizione del nord dove per due volte aveva fallito l’impresa.

Il segretario generale del Partito Socialista francese, Jean-Christophe Cambadélis, ha annunciato le dimissioni. “Malgrado un’astensione allarmante, il trionfo di Emmanuel Macron è incontestabile” ha detto Cambadélis, riconoscendo “la sconfitta della sinistra”.

La tornata elettorale ha registrato il crollo dell’affluenza alle urne al ballottaggio delle legislative francesi: alle 17, secondo i dati del ministero dell’Interno, è stata del 35,33%, contro il 40,75% del primo turno. L’affluenza al 35,33% alle 17, secondo i sondaggisti, lascia presagire un nuovo record negativo per la chiusura delle urne. A metà pomeriggio, nel 2012, aveva votato oltre il 10% in più degli elettori (46,42%), nel 2007 il 49,58%.

Tag

Partecipa alla discussione

8 commenti

  1.   

    ho sempre pensato e detto che noi italiani, malgrado tutti i nostri difetti, siamo meglio degli altri
     
     

    Originariamente inviato da Cesare58:

    Dopo il no al referendum di Renzi, dopo il no ad una legge elettorale che avrebbe consentito di governare alla francese con pochi voti, dopo le elezioni che hanno incoronato Macron, mi sento quasi orgoglioso di essere italiano.

     

  2.   

    Dopo il no al referendum di Renzi, dopo il no ad una legge elettorale che avrebbe consentito di governare alla francese con pochi voti, dopo le elezioni che hanno incoronato Macron, mi sento quasi orgoglioso di essere italiano.

  3.   

     
    Jacques Sapir commenta il risultato del secondo turno delle elezioni legislative francesi, da cui è emersa la frattura drammatica tra la soverchiante maggioranza raggiunta da Macron e il paese reale, che per la stragrande parte ha votato altri partiti o non ha votato. La “nuova” (in realtà perfetta prosecuzione ideologica della precedente) maggioranza dovrà dunque governare con un potere ancora maggiore e una crisi di legittimità ancora più grave. Sapir esorta tutte le forze dell’opposizione “sovranista” a combattere una comune battaglia politica nelle piazze – là dove i numeri ci sono.
     
     http://vocidallestero.it/2017/06/20/sapir-il-voto-la-crisi-il-futuro/
     
    Il consolidarsi dei risultati del secondo turno delle elezioni legislative mostra ancora di più l’ampiezza con cui si è manifestato il rifiuto del voto. Se si sommano astensione, schede bianche e schede nulle – voti, questi ultimi, in forte aumento dal primo al secondo turno (da 500.000 a 2 milioni) – si supera il 61,5%, cifra data dal 57,36% delle astensioni più il 4,20% di schede bianche o nulle. Questo significa che appena il 38,5% degli elettori aventi diritto (ossia 18,31 milioni su 47,58 milioni) ha espresso effettivamente un voto al secondo turno. L’ampiezza del rifiuto del voto, a prescindere da quale forma abbia assunto, spinge a porsi alcune domande sul senso stesso di queste elezioni.
     

    ecc…

  4.   

    Ma che sbornia si sono presi i francesi per Macron? Sono sicuro che presto gli passerà a colpi di liberalizzazioni del mercato del lavoro e smantellamento del welfare. La via per la salvezza rimane comunque sempre fuori dall’euro con giudizio, i modelli da prendere ad esempio ci sono, come Danimarca e Svezia (non a caso fuori dall’euro) con sindacati forti, alti livelli d’istruzione, tassazione alta, ma bilanciata da un buon welfare e ridistribuzione della ricchezza creata.

  5.   

    Per Noi cospirazionisti esiste sempre una doppia (o tripla o multipla) lettura degli avvenimenti.
    E già! C’è chi non si ferma all’ovvio e cerca di comprendere la realtà analizzandola da più prospettive ed angolature.
    La condanna per chi esercità una certa dose di volontà critica è naturalmente il termine: Cospirazione!
    Nel quieto vivere e’ più semplice e di gran lunga conformisticamente accettabile, sopportare e quindi adattarsi all’iniquità degli eventi sostenuta da una solida propaganda d’intenti che combattere le “streghe” rischiando di passar per pazzi.
    La realtà supera di gran lunga la fantasia ma la fantasia ancora domina indiscutibilmente gli scenari e pertanto resta considerata come tale.
    Je m’accuse… Je suis un théoricien authentique du complot!
    Je ne connais pas du tout le présent, le passé ou l’avenir.
    Je suppose ce que seul l’homme il est apte à réserver au monde et à si même!
     
    In augurabile riflessione di tutti sul divenire umano… Salutoni.
    Elmoamf

  6.   

    veramente si tratterebbe di Rothschild, ma tanto per voi cospirazionisti, un nome vale l’altro… 
     
     

    Originariamente inviato da Cesare58: Bene, adesso potremo assistere alla Francia “secondo Rockfeller”, il primo paese europeo ad essere controllato direttamente dalla finanza internazionale giudaico/massonica. Chissà cosa si aspettano i francesi, se sapessero che il loro welfare sta per essere archiviato come reperto archeologico forse esulterebbero poco e scenderebbe qualche lacrima…. 

     

  7.   

    macron non ha stravinto come nella prima ondata anzi è calato . poi si consideri che ha vinto con i votanti che son sotto il 50 per cento per cui come minimo si sarebbero dovute rifare. se questa è democrazia allora probabilmente non capisco nulla. La vittoria semmai va alla legge elettorale ..anchein america.. dove vince una minoranza. In francia peraltro  molto ma molto scarsa. ribadisco il concetto . votare deve essere un obbligo. segnalato pure nei ..carichi pendeenti… se non voti devi giustificarti. altrimenti un voto vale uno  và a farsi friggere. con 4 gatti..come vorrebberenzi… puoi governare il paese. Va bene che da noi manco ci fanno votare. poi il fassistone sarei io. ma che..vadino.  a farsi…….

  8.   

    Bene, adesso potremo assistere alla Francia “secondo Rockfeller”, il primo paese europeo ad essere controllato direttamente dalla finanza internazionale giudaico/massonica. Chissà cosa si aspettano i francesi, se sapessero che il loro welfare sta per essere archiviato come reperto archeologico forse esulterebbero poco e scenderebbe qualche lacrima….