Ecco come Amazon, con profitti di $11 miliardi, non paga le tasse

Niente imposte per il colosso del web, che agisce da start up: investe in R&S, fabbriche & macchinari, e stock options per i dipendenti.

Amazon, il colosso internet del commercio online, fondata e gestita da Jeff Bezos, l’uomo più  ricco del mondo,ha raddoppiato i suoi profitti rispetto all’anno scorso fino a superare gli $11 miliardi di utili, ma non pagherà un solo dollaro di tasse statali, grazie alla nuova riforma fiscale varata da Donald Trump.

Il direttore di Agi, Riccardo Luna, spiega in un suo articolo come questo “paradosso fiscale” di Amazon abbia scatenato grandi discussioni, ma di fatto il colosso dell’Ecommerce ne esce comunque pulito e in regola. La corporation americana ribadisce che le imposte federali negli Stati Uniti si pagano sui profitti non sui ricavi, e inoltre gli utili di Amazon sarebbero ancora “modesti” a causa della competizione nel settore commerciale, dei piccoli margini del settore e dei pesanti investimenti richiesti.

Luna fa emergere l’opinione dell’opposizione ad Amazon rappresentata tra gli altri da Bernie Sanders, che si è appena nuovamente candidato per la Casa Bianca per i Democratici, io quale su Twitter ha scritto: “E’ ora di cancellare tutti i regali che Trump ha fatto alle grandi corporation e ai grandi ricchi che rappresentano l’1% della popolazione, per ricostruire la classe media”. Mentre in un’intervista fatta alla CNN del 18 febbraio, il fondatore di Microsoft Bill Gates ha detto che la riforma è fatta in modo che i ricchi se ne avvantaggino, mentre i poveri ne hanno un danno: “Io già pago più tasse di tutti negli Stati Uniti, 10 miliardi di dollari, ma il governo dovrebbe imporre e me e a quelli nella mia posizione di pagare molto di più”.

Vediamo allora, concretamente, come fa Amazon a bypassare tutti i vincoli fiscali pagando zero tasse. In sostanza si comporta ogni anno come una start-up, pur essendo un busines consolidato. In primo luogo investe in ricerca e sviluppo, le cui spese sono deducibili dal calcolo del reddito per le imposte. Nel 2017 Amazon ha investito 22,2 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo (non sono ancora disponibili i dati del 2018).

Inoltre il gigante del web reinveste in terreni, fabbriche e macchinari (sarebbe come il nostro “industria 4.0”), spese che sono al 100% deducibili, secondo la nuova riforma fiscale introdotta dalla Casa Bianca.

Infine, spiega Luna, “la società di Bezos riesce quasi a non pagare le tasse per un’altra ragione che riguarda le stock option, ovvero la pratica (molto diffusa in Silicon Valley) per la quale molti dipendenti, invece di essere gratificati monetariamente, ricevono pacchetti di azioni della società.

Questa politica di incentivi ha un effetto fiscale importante, perché le stock option sono deducibili e l’ammontare della deducibilità è legato al valore delle azioni. Vuol dire che meglio vanno in borsa i titoli di un’azienda, e più grande sarà il vantaggio fiscale per la medesima. Nel caso di Amazon, il 2018 a Wall Street è stato un anno eccezionale (da 1229 dollari per azione a 1575). L’aumento del valore delle azioni ha consentito di abbattere il reddito imponibile di un altro miliardo e cento milioni di dollari.

 

Tag

Partecipa alla discussione