QI in caduta libera, con i social dilaga la stupidità

Si sa che i regimi totalitari hanno sempre ostacolato il pensiero, attraverso una riduzione del numero e del senso delle parole. Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici.

di Christophe Clavé

(WSC) MILANO – Il QI medio della popolazione mondiale, che dal dopoguerra agli anni ’90 era aumentato, nell’ultimo ventennio è invece in diminuzione.

È l’inversione dell’effetto Flynn.

Una delle cause potrebbe essere l’impoverimento del linguaggio.

Diversi studi dimostrano infatti la diminuzione della conoscenza lessicale e l’impoverimento della lingua.

La graduale scomparsa dei tempi verbali dà luogo a un pensiero quasi sempre al presente: incapace di proiezioni nel tempo.

La semplificazione dei tutorial, la scomparsa delle maiuscole e della punteggiatura sono esempi di “colpi mortali” alla precisione e alla varietà dell’espressione.

Meno parole e meno verbi coniugati implicano meno capacità di esprimere le emozioni/elaborare un pensiero.
Gli studi hanno dimostrato come parte della violenza derivi direttamente dall’incapacità di descrivere le proprie emozioni attraverso le parole.

Senza parole, non c’è ragionamento.

Si sa che i regimi totalitari hanno sempre ostacolato il pensiero, attraverso una riduzione del numero e del senso delle parole. Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici.

Facciamo parlare, leggere e scrivere i nostri figli, i nostri studenti. Anche se sembra complicato. Soprattutto se è complicato.

Perché in questo sforzo c’è la libertà.

>>> Vai su StopSocial

Tratto da un post di Giulia Borriello su LinkedIn

Hai un QI di 150? Scoprilo risolvendo il rompicapo

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10 commenti

  1.   

    Ma certo quello che dici è corretto. Verissima la frase sul..consenso… è da tempo che lo sostengo. 

    Originariamente inviato da ethan hunt: Chiaramente, è in corso una mutazione assimilabile a quella del Coronavirus, sul fronte della conoscenza e del percorso della civiltà, una mutazione in peggio che è chiaramente un’inversione di tendenza: oggi si tende a dare spazio a chi non sa, chi blatera, chi scrive male, l’ignoranza e la non-cultura sono sbandierate ed esibite. Secondo me bisogna tornare ad essere degli scribi, senza dare alcun peso al popolo rozzo e ignorante, basta insomma corteggiare il popolo solo per i voti. Chiaramente con i social leggere in modo diverso rispetto a come facevamo noi da ragazzi implica anche scrivere in modo diverso, adeguato appunto al nuovo tipo di lettura schizofrenica, cacofonica e da impulsi di pancia. Vi cito cosa ha scritto uno studioso esaminando la scrittura di tre romanzi giapponesi (esatto: il fenomeno non è solo italiano e non riguarda solo la decadenza dell’Italia, il tracollo del Bel Paese ove nacque il Rinascimento): i romanzi più venduti in classifica in Giappone erano stati scritti su cellulari! Il successo di queste opere è stato spiegato da uno degli autori così: “I giovani non leggono le opere degli scrittori di professione perché le loro frasi sono troppo difficili da capire, le espressioni sono intenzionalmente prolisse e soprattutto ciò di cui si parla non risulta a loro familiare”. Ecco, mi sembra basti, per ora mi fermo qui, ma continuerò ad aggiornare. Buona giornata a tutti    

     

  2.   

    Chiaramente, è in corso una mutazione assimilabile a quella del Coronavirus, sul fronte della conoscenza e del percorso della civiltà, una mutazione in peggio che è chiaramente un’inversione di tendenza: oggi si tende a dare spazio a chi non sa, chi blatera, chi scrive male, l’ignoranza e la non-cultura sono sbandierate ed esibite. Secondo me bisogna tornare ad essere degli scribi, senza dare alcun peso al popolo rozzo e ignorante, basta insomma corteggiare il popolo solo per i voti. Chiaramente con i social leggere in modo diverso rispetto a come facevamo noi da ragazzi implica anche scrivere in modo diverso, adeguato appunto al nuovo tipo di lettura schizofrenica, cacofonica e da impulsi di pancia. Vi cito cosa ha scritto uno studioso esaminando la scrittura di tre romanzi giapponesi (esatto: il fenomeno non è solo italiano e non riguarda solo la decadenza dell’Italia, il tracollo del Bel Paese ove nacque il Rinascimento): i romanzi più venduti in classifica in Giappone erano stati scritti su cellulari! Il successo di queste opere è stato spiegato da uno degli autori così: “I giovani non leggono le opere degli scrittori di professione perché le loro frasi sono troppo difficili da capire, le espressioni sono intenzionalmente prolisse e soprattutto ciò di cui si parla non risulta a loro familiare”. Ecco, mi sembra basti, per ora mi fermo qui, ma continuerò ad aggiornare. Buona giornata a tutti    

  3.   

    Proseguo con quel che scrivevo più sotto, quando accennavo che “su questo tema tornerò più tardi con un altro post, mi piacerebbe farne un thread che rimane su cui potere continuare ad avere una discussione con chi ne vuole parlare”. Il tema è la “demenza digitale”. In sostanza, combinando tipi molto diversi di informazioni su un unico schermo, la rete multimediale spezza il contenuto e interrompe la concentrazione. Una singola pagina web può contenere brani di testo, video, audio, un insieme di strumenti utili per la navigazione, pubblicità e banner a ripetizione, e molti piccoli applicativi e widget che girano nelle loro specifiche finestre. Tutti noi, se non abbiamo dai 15 ai 25 anni, sappiamo quanto possa distrarre questa cacofonia di stimoli. E di converso tutti noi delle generazioni pre-internet sappiamo quanto fosse diverso e direi più arricchente leggere un quotidiano o un libro nell’era precedente al web. Implicava concentrazione, attenzione intensa, isolamento dal contesto esterno, convinzione delle proprie idee,  poco spazio agli stimoli e reazioni di pancia. — continua nel prossimo post    

  4.   

    peter pan, probabilmente non ti serve, ma hai tutta la mia stima. Se soltanto la metà degli italiani avesse un poco del tuo carattere e della tua etica, saremmo il paese n.1 in Europa, altro che tedeschi. Volevo dirtelo, prima di continuare il mio discorso sulla “demenza digitale”. Ciao e buonissima giornata.   
     

    Originariamente inviato da peter pan: Dico molto velocemente la mia. Abituato fin dagli albori della mia giovinezza a scrivere bene e a far di conto se possibile meglio, ho sempre fatto ben presente nel mio mondo del lavoro che, sì, io ero un ragioniere ma di quelli di una volta! Nel mio lavoro, sia organizzazione che ispettorato (e molto altro), mettere una virgola fuori posto poteva spesso significare qualcosa di, eventualmente, diverso e ne scaturivano testi, sia in inglese che in italiano, più che sufficienti. Per l’inglese ho sempre potuto contare molto spesso su mia moglie naturalmente. E’ una mia seconda pelle, non posso fare a meno di scovare gli strafalcioni di qualche scribacchino e farglieli notare, oppure semplici errori grammaticali. In questo sono, perfino, peggio di Aglaia…. AhAhAhAh!!!! Sia nel sito precedente che nell’attuale si sono succeduti nel tempo vari personaggi, alcuni praticamente perfetti, ad esempio Elmoamf o cesare 58, altri un po’ meno “accorti”, ma con il tempo mi sono adattato a cercare di capire il significato dei post. A volte è sufficiente. Sono sfibrato dalle circostanze e stanco a volte di tirare a campà, però se scrivo (solo qui) mi piace farlo bene, altrimenti desisto. PS Non uso il correttore, mi rileggo i testi prima di inviarli. Parlando invece della situazione attuale, gira un filmato sul Web di una signora casalinga anziana che si lamenta della situazione attuale, però dice anche una grande verità! Non posso vedere a Natale i miei, massimo due con i figli se minori dei 14 anni… ma scusate, durante l’anno quante volte li vedo? Quante volte mi telefonano? Quante volte mi portano un fiore, così, tanto per dirmi: ti voglio bene? Mai o quasi mai! E allora ben venga questo periodo di merda, così me ne sto per conto mio e non devo nemmeno preparare per 10 che guardano il telefonino per tutto il tempo del pranzo! Amen. Buona serata. 

     

  5.   

    Dico molto velocemente la mia. Abituato fin dagli albori della mia giovinezza a scrivere bene e a far di conto se possibile meglio, ho sempre fatto ben presente nel mio mondo del lavoro che, sì, io ero un ragioniere ma di quelli di una volta! Nel mio lavoro, sia organizzazione che ispettorato (e molto altro), mettere una virgola fuori posto poteva spesso significare qualcosa di, eventualmente, diverso e ne scaturivano testi, sia in inglese che in italiano, più che sufficienti. Per l’inglese ho sempre potuto contare molto spesso su mia moglie naturalmente.
    E’ una mia seconda pelle, non posso fare a meno di scovare gli strafalcioni di qualche scribacchino e farglieli notare, oppure semplici errori grammaticali. In questo sono, perfino, peggio di Aglaia…. AhAhAhAh!!!!
    Sia nel sito precedente che nell’attuale si sono succeduti nel tempo vari personaggi, alcuni praticamente perfetti, ad esempio Elmoamf o cesare 58, altri un po’ meno “accorti”, ma con il tempo mi sono adattato a cercare di capire il significato dei post. A volte è sufficiente.
    Sono sfibrato dalle circostanze e stanco a volte di tirare a campà, però se scrivo (solo qui) mi piace farlo bene, altrimenti desisto. PS Non uso il correttore, mi rileggo i testi prima di inviarli.
    Parlando invece della situazione attuale, gira un filmato sul Web di una signora casalinga anziana che si lamenta della situazione attuale, però dice anche una grande verità!
    Non posso vedere a Natale i miei, massimo due con i figli se minori dei 14 anni… ma scusate, durante l’anno quante volte li vedo? Quante volte mi telefonano? Quante volte mi portano un fiore, così, tanto per dirmi: ti voglio bene? Mai o quasi mai! E allora ben venga questo periodo di merda, così me ne sto per conto mio e non devo nemmeno preparare per 10 che guardano il telefonino per tutto il tempo del pranzo! Amen.
    Buona serata. 

  6.   

    Certo hai ragione ma oggi si predilige la sostanza è non la forma, altrimenti saremmo in pochi a poter scrivere . Certamente  spesso la forma è sostanza come insegnavano nel medioevo e cioè quando ero giovane io. C’ è però da dire che un buon diploma di quei tempi corrisponde oggi ad una laurea conseguita con discreti voti. Riguardo ai cosidetti attacchi penso riguardassero il mio modo di scrivere , necessariamente approssimativo in termini grammaticali data la velocita  di espressione tipica dei nuovi strumenti tecnici vedi al giorno d’ oggi si preferisce il contenuto la forma puo. Attendere. Penso di aver dato il mio contributo nonostante i miei ditoni e la tastiera del mio ipad  sia proporzionalmente minuscola. 

    Originariamente inviato da ethan hunt: Interessante articolo, scusate se non mi addentro nella chimica ed equilibri personalizzati dei vostri interventi (un attacco a qualcuno che scrive male?) voglio solo dirvi che mi occupo da anni di questi temi per lavoro, direi che sono alla base del declino di cultura e civismo nelle odierne società, e al contempo della crescita generalizzata di ignoranza e stupidità in paesi che non pongono l’educazione e la scuola al centro dell’azione di governo pensando al futuro. Si parla nel mondo accademico di “demenza digitale”, e seguendo questo ragionamento ciò che rischia di accadere nel medio periodo ha dell’incredibile. Da questo punto di vista il primo problema è posto dalle modifiche al linguaggio, come è accennato nell’articolo, modifiche dovute soprattutto all’uso ormai degenerato dei media (social e tv). “Poiché il linguaggio è, per gli essere umani, il principale veicolo del pensiero cosciente, le tecnologie che ristrutturano il linguaggio tendono ad esercitare un enorme influsso sulla nostra vita intellettuale”. Il secondo aspetto rilevante, collegato al primo, è la perdita di concentrazione connessa al modo in cui leggiamo. Su questo tema tornerò più tardi con un altro post, mi piacerebbe farne un thread che rimane su cui potere continuare ad avere una discussione con chi ne vuole parlare.               

     

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    Interessante articolo, scusate se non mi addentro nella chimica ed equilibri personalizzati dei vostri interventi (un attacco a qualcuno che scrive male?) voglio solo dirvi che mi occupo da anni di questi temi per lavoro, direi che sono alla base del declino di cultura e civismo nelle odierne società, e al contempo della crescita generalizzata di ignoranza e stupidità in paesi che non pongono l’educazione e la scuola al centro dell’azione di governo pensando al futuro. Si parla nel mondo accademico di “demenza digitale”, e seguendo questo ragionamento ciò che rischia di accadere nel medio periodo ha dell’incredibile. Da questo punto di vista il primo problema è posto dalle modifiche al linguaggio, come è accennato nell’articolo, modifiche dovute soprattutto all’uso ormai degenerato dei media (social e tv). “Poiché il linguaggio è, per gli essere umani, il principale veicolo del pensiero cosciente, le tecnologie che ristrutturano il linguaggio tendono ad esercitare un enorme influsso sulla nostra vita intellettuale”. Il secondo aspetto rilevante, collegato al primo, è la perdita di concentrazione connessa al modo in cui leggiamo. Su questo tema tornerò più tardi con un altro post, mi piacerebbe farne un thread che rimane su cui potere continuare ad avere una discussione con chi ne vuole parlare. 
     
     
     
           

  8.   

    Caro belfagor, sei terribile!
    Mi ricordi tanto, quando scrivi di alcuni tuoi amici de plume, la strega del mago di OZ, Zelena… la malvagia strega dell’Ovest…
    Con un tocco però di classe, perfino… Poverello, non è colpa sua se la mamma l’ha dotato di dita enormi inadatte al tocco su tastiera, per il resto è bravo anche se fassiston, fino al midollon!!!
    PS Ci mancherebbe anche che fosse cattivo!!!  AhAhAhAh!!!!
    In effige una rara foto di belfy che, adescata una pulzella…

  9.   

    peter, ma non è che stai parlando, così per caso, con molta discrezione e tatto, di un utente qui sul blog che abita in quel di Rimini? Non so…. mi sembrava tu alludessi per interposto nipote a un discorso più ampio, che riguarda l’incapacità degli italianidi scrivere,  tu sei il re della punteggiatura, fatto che – lasciati dire – non nuoce all’arguzia e al buon spirito! Ma avessi qualche quarto di sangue toscano in famiglia? Buon sabato a te e mogliera.
     

    Originariamente inviato da peter pan: Veramente sconfortante il livello di preparazione dei nostri giovani! Credo di averlo detto già qualche mesetto fa: io ho la prova provata della incapacità dei miei nipoti, perfino, di svolgere un tema. Ricordo che noi studenti serali di Ragioneria eravamo “costretti” a svolgere almeno un paio di temi mensilmente, cosa di cui avevo poi beneficiato all’esame per il conseguimento del diploma… Avevo proposto un tema “importante”, del tipo: cosa vorresti fare da grande; risultato due composizione su otto… deludente veramente. La scomparsa dei tempi verbali…. e cosa dire della punteggiatura? Stendiamo un velo pietoso!  

     

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    Veramente sconfortante il livello di preparazione dei nostri giovani!
    Credo di averlo detto già qualche mesetto fa: io ho la prova provata della incapacità dei miei nipoti, perfino, di svolgere un tema. Ricordo che noi studenti serali di Ragioneria eravamo “costretti” a svolgere almeno un paio di temi mensilmente, cosa di cui avevo poi beneficiato all’esame per il conseguimento del diploma…
    Avevo proposto un tema “importante”, del tipo: cosa vorresti fare da grande; risultato due composizione su otto… deludente veramente.
    La scomparsa dei tempi verbali…. e cosa dire della punteggiatura? Stendiamo un velo pietoso!