Minzolini: un improbabile anti-Cina 

L'ex direttore del Tg1 ed ex senatore di Forza Italia ha inanellato su Twitter una serie di affermazioni imprecise e/o false sul colosso asiatico, per lui addirittura la vera "minaccia al nostro interesse nazionale".

di David Ricardo*

(WSC) ROMA – Pochi giorni fa, commentando la questione Renzi-Arabia Saudita, Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1 ed ex senatore di Forza Italia, ha inanellato su Twitter una serie di affermazioni imprecise e/o false sulla Cina, il paese che a suo avviso è addirittura la vera “minaccia al nostro interesse nazionale” (e non quindi la Russia, l’Arabia Saudita, la Turchia). Ecco i tweet, in risposta a Carlo Calenda ed altri utenti:

Stupisce che un simile frasario venga da una persona che in quanto professionista doc dell’informazione dovrebbe il più possibile esprimere giudizi oggettivi, informati e corroborati da dati e fatti. Ma forse è troppo pretenderlo. 

Veniamo alle singole affermazioni, per confutarle: 

  1. La Cina ci sta colonizzando a suon di miliardi, approfittando del Covid-19.  Non si capisce qui se si riferisce alle aziende con sede nella Repubblica Popolare o ai sino-italiani che vivono qui da 30 anni e che comprano un bar o una lavanderia. Se si riferisce alle prime, ebbene le cifre ci dicono che in 10 anni le aziende cinesi hanno fatto acquisizioni o investito in progetti in Italia per un valore totale di 15,6 miliardi di euro. Un’inezia a confronto di quanto hanno investito americani, francesi (soprattutto) e tedeschi. Se invece parla dei secondi (i cinesi trapiantati in Italia da 2 generazioni), sarebbe come catalogare “investimenti italiani” il ristorante comprato dal sig. Lo Cascio seconda generazione di italiani a New York che magari ha già il passaporto americano. E, se a questi veramente si riferisce l’ex senatore, chiamare “colonizzazione” la presenza di bar e lavanderie o ristoranti cinesi è una cosa ridicola, tra l’altro perché Minzolini tende a dimenticare che se c’è stato un compratore c’era un venditore, la cui alternativa sarebbe stato  magari chiuderlo quel bar. 
  2. “Prodi è stato pagato dai cinesi per farli entrare nell’Organizzazione Mondiale del Commercio”, che secondo Minzolini è all’origine di tutti i mali.  Lasciando stare le assurdità su Prodi, Minzolini che pure era al TG1 quando la Cina entrava nel WTO, dimentica che la pressione per l’ingresso della Cina veniva sia da Stati Uniti che dall’Unione Europea, che allora non aveva gli stessi poteri che ha oggi. Erano quindi gli stati membri a volerlo, per vari motivi: perché così si apriva un mercato potenzialmente enorme, anche per le multinazionali europee e americane. E poi perché era meglio avere un paese grande e in forte sviluppo facente parte di un’organizzazione che segue certe regole invece che fuori e magari capace di creare una sua organizzazione alternativa al WTO, con regole a suo esclusivo favore.  
  3. Le aziende italiane vanno in Cina per produrre a basso costo. Caro Minzolini, lei è indietro di almeno 20 anni.  Le aziende italiane, da un pezzo, vanno in Cina per produrre o distribuire per il mercato locale. Che cresce, si fa sempre più sofisticato e sempre più difficile da servire direttamente dall’Europa. Per il basso costo si va in Vietnam, Bangladesh, Indonesia e altri paesi. Studi Minzolini, basta guardare i costi aggiornati della manodopera in alcune zone della Cina che con contributi e tutto il resto arrivano ai livelli del Sud Italia. 
  4. Il Covid ce l’ha portato il WTO. Questa è l’affermazione più bizzarra mai sentita. Minzolini è riuscito in quello dove non sono riusciti centinaia di esperti? Tracciare la modalità esatta con cui sono arrivati i primi casi in Italia? Quando e come? Veramente lui lo sa?  Perché non si propone come direttore dell’OMS allora? E se si scoprisse che è stato un turista, gli andrebbe ricordato che i turisti esistevano anche prima dell’ingresso della Cina nel WTO. 

A volte, le persone dovrebbero occuparsi delle cose che sanno. Minzolini è un grande ed apprezzato esperto di politica interna italiana. Quella estera, specie riguardante paesi dove ovviamente non è mai nemmeno stato negli ultimi 10 anni, la lasci ad altri. 

*David Ricardo è un alto funzionario italiano esperto in Cina, lavora in ambito intergovernativo e per il suo ruolo deve mantenere l’anonimato. 

 

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1 commento

  1.   

    Minzolini? Chi è costui?
    Un insider delle chiacchiere italiane, sempre schierato dalla parte che lo ha formato e pagato.
    Al tg1, nomina Berlusconi, diede prova di sè, specialmente con la carta di credita aziendale. Quel telegiornale? meglio sorvolare.
    Adesso è tornato direttamente alla casa madre, “Il giornale” che ha un padrone, degli interessi, un partito e anche dei propagandisti a tempo pieno, i più zelanti non direttamente in politica, ma nell’informazione.
    Appunto…