L’ex Cavaliere senza voti se la prende con la Cina 

Berlusconi ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea, evocando la minaccia di un'egemonia economica cinese in Europa e una "invasione gialla". Caro presidente di Forza Italia: aggiusti il tiro.

di David Ricardo 

Nel film di James Bond “Tomorrow Never Dies”, anno domini 1997, uno spietato tycoon dei media ispirato vagamente a Rupert Murdoch cerca di far scoppiare una guerra tra Regno Unito e Cina per rovesciare il regime cinese e rimpiazzarlo con un generale suo amico che in cambio gli avrebbe dato “100 anni di diritti di trasmissione esclusivi” per le sue televisioni. 

Mi sono ricordato di questo film dopo aver letto l’ultima uscita dell’ex Cav. Berlusconi sui rischi di una “egemonia economica cinese” in Europa, preoccupazione che ha addirittura tradotto in una interrogazione formale alla Commissione europea, chiedendo appunto cosa pensi di fare per proteggerci dalla supposta “invasione gialla”. E mi sono ricordato di questo film perché di Berlusconi e Cina avevo un ricordo diverso.

Ricordo per esempio i vari tentativi di entrare nel mercato cinese dei media, che è di fatto impossibile. Stessa sorte (con qualche eccezione) subita da Rupert Murdoch che infatti si è “vendicato”  rendendo Fox News il principale canale di diffamazione del Dragone a livello mondiale. Ricordo anche del Cavaliere la vendita del Milan ad un oscuro imprenditore cinese di dubbia solidità finanziaria. Del Berlusconi politico poi ricordo le innumerevoli missioni organizzate durante i suoi governi, giustamente peraltro, per aprire il mercato cinese ai nostri prodotti ed investimenti. Ricordo infine quello della “rivoluzione liberale”, quello che pensa che lo Stato debba intervenire sempre meno nell’economia, ma ricordo anche l’uso disinvolto dei frutti della deregulation finanziaria globale con l’uso abbondante di paradisi fiscali. 

Che cosa gli è successo quindi?  Probabilmente, il presidente di Forza Italia ha capito che il suo impero mediatico non scalfirà nemmeno l’1% del mercato radiotelevisivo cinese e quindi tanto vale fare la voce grossa, voce che non si azzarda a fare con la Russia altro mercato virtualmente chiuso ma dove evidentemente ha qualche speranza grazie ai suoi noti rapporti con Vladimir Putin.  E poi spera che fare il “cattivo” con la Cina forse gli farà recuperare un 1% dei voti persi.  Che grande statista.  

Ma veniamo ai dati, con i quali smontiamo definitivamente Berlusconi. 

Le aziende cinesi hanno investito in Italia in totale circa 15 miliardi, siamo i quarti in Europa per destinazione di investimenti cinesi che sono in calo da due anni.  Di questi 15 miliardi quasi metà è costituita dall’operazione Pirelli – benedetta dai mercati – nel 2015.  Una sola operazione: non mi sembra proprio una situazione “egemonica”.  

Per fare un paragone, gli investimenti diretti USA in Italia ammontano a quasi 40 miliardi, quelli francesi a 80 e quelli tedeschi ad oltre 100. Dov’è la cosiddetta “egemonia” cinese? E quali sarebbero gli “asset strategici” minacciati dalle aziende cinesi, private o di stato che siano? L’azienda di moda in difficoltà che spera di poter espandersi nell’unico mercato che tira? L’azienda di meccanica che aveva deciso di rimanere piccola e non riesce più a competere sul mercato internazionale? Una catena di ristoranti o di alberghi? Un’azienda di lavatrici? Una fabbrica di veicoli elettrici?  Non siamo ridicoli.  

L’ultimo investimento in un settore veramente strategico, quello della rete in fibra, l’ha fatto un fondo americano, guarda caso, comprando un pezzo di Fibercop. Non c’era nemmeno l’ombra di un potenziale investitore cinese. Caro ex Cavaliere, la smetta di diffamare un paese che, semmai in Italia potrebbe investire di più e pensi invece alla cifra ridicola degli investimenti italiani in Cina, questa sì una vera fonte di preoccupazione visti i soldi messi sul piatto dai nostri concorrenti europei.  

 

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4 commenti

  1.   

    post eliminato dalla redazione wsc. Non attinente

  2.   

    Silvio ,  predica bene …
    Però lui vende il suo Milan al cinese :)))))
    Vai a capirli sti *Blip* di politici italiani 

  3.   

    Da quando è che sostengo lo stesso concetto? È mi copi pure la frase del meno peggio. Biden ma sapete chi e stato realmente?  Sostenitore di tutte le stupide guerre americane Iran Iran ecc . Amico del dittatore Tito ma soprattutto del suo braccio destro  responsabile della morte di circa 250mila snticomunisti croati dlovrni ecc e pure degli italiani infoibati. Scarse nozioni economiche , scarsa leadership , , vecchio . Alcuni dicon che e stato scelto proprio per questo. 

    Originariamente inviato da peter pan: Più passa il tempo, più “politici” si avvicendano e  più vale il detto: più conosco i politici d’oggi, più penso che Berlusconi, dimenticando per un attimo le sue minchionate personali (olgettine ecc.), sia stato ed è uno dei migliori. Non vi va bene? E allora diciamo “uno dei meno peggio”. E’ un po’ il rifacimento del motto: più conosco gli uomini, più apprezzo gli animali…. Berlusconi non è ridicolo, Berlusconi è lungimirante. Trump, con la sua politica: America first, ha dimenticato che ormai l’America è “uno” dei grandi Stati mondiali e gli accordi Cina/CoreadelSud/ Giappone dovrebbe far riflettere, in primis Biden.  La presunzione americana (vedi il diniego ad andarsene fuori dal belin di Trump), ampiamente dimostrata nei quattro anni precedenti e l’allontanamento degli USA dall’Europa e il massiccio ricorso ai dazi e punizioni, non farà che avvicinare ancor più velocemente il tracollo delle vecchie alleanze e l’equilibrio mondiale, a meno che Biden non riesca nell’impegno gigantesco di rimettere le cose in ordine. Io ne dubito. Ma io chi sono che non ci capisco niente e non me ne frega niente… mi piacerebbe però sapere cosa ne pensa il folto pubblico, ben più giovane e preparato.

     

  4.   

    Più passa il tempo, più “politici” si avvicendano e  più vale il detto:
    più conosco i politici d’oggi, più penso che Berlusconi, dimenticando per un attimo le sue minchionate personali (olgettine ecc.), sia stato ed è uno dei migliori. Non vi va bene? E allora diciamo “uno dei meno peggio”.
    E’ un po’ il rifacimento del motto: più conosco gli uomini, più apprezzo gli animali….
    Berlusconi non è ridicolo, Berlusconi è lungimirante. Trump, con la sua politica: America first, ha dimenticato che ormai l’America è “uno” dei grandi Stati mondiali e gli accordi Cina/CoreadelSud/ Giappone dovrebbe far riflettere, in primis Biden. 
    La presunzione americana (vedi il diniego ad andarsene fuori dal belin di Trump), ampiamente dimostrata nei quattro anni precedenti e l’allontanamento degli USA dall’Europa e il massiccio ricorso ai dazi e punizioni, non farà che avvicinare ancor più velocemente il tracollo delle vecchie alleanze e l’equilibrio mondiale, a meno che Biden non riesca nell’impegno gigantesco di rimettere le cose in ordine. Io ne dubito.
    Ma io chi sono che non ci capisco niente e non me ne frega niente… mi piacerebbe però sapere cosa ne pensa il folto pubblico, ben più giovane e preparato.