Il rischio Italia esiste

Per quanti interventi stile "scudo" l'incompetente Christine Lagarde alla guida della Bce  possa trovare, siamo sulla buona strada per una corsa al rialzo dei titoli sovrani dell'Eurozona. L'aritmetica fiscale si autoavvera.

di David Ricardo

(WSC) ROMA – Al momento, per quanti interventi stile “scudo” l’incompetente Christine Lagarde alla guida della Bce  possa trovare, siamo sulla buona strada per una corsa al rialzo dei titoli sovrani dell’Eurozona. L’aritmetica fiscale si autoavvera.

Mentre il debito sovrano italiano si attesta intorno al 150% del PI  – record assoluto in Europa e tra i massimi nel mondo – i rendimenti dei BTP sono in forte rialzo. Il rendimento dei BTP a 10 anni è già salito dallo 0,5% del settembre scorso a circa il 4% (lo ha superato, poi sceso poi risuperato, ma il trend dà l’idea).

Se questi livelli saranno mantenuti, le conseguenze per la politica fiscale diventeranno insostenibili. È probabile che i mercati spingeranno i bond italiani molto più in alto. L’Italia può quindi rientrare rapidamente nella zona rischio di un default, basterebbero pochi giorni di attacchi concentrici. E questo nonostante gli eroici sforzi compiuti da Roma per far fronte agli shock macro, gestire gli ampi avanzi primari e allungare la struttura a termine del colossale debito pubblico.

Questo è uno dei motivi per cui le potenze occidentali stanno lavorando duramente dietro le quinte per cercare di ottenere un cessate il fuoco nel conflitto tra Russia e Ucraina. E anche davanti alle quinte, con lo sbandierato viaggio di propaganda a Kiev della nuova triade Macron + Sholtz + Draghi (bene per l’Italia comunque, tornata dopo anni nel nucleo centrale dell’Ue). Il punto è: altro che sostenere l’Ucraina, bisogna smetterla di farli combattere. Kiev nell’Unione Europea, non è affatto il problema. La verità è che l’Europa dialogante è alla disperata ricerca di qualsiasi cosa che possa ridurre le tremende pressioni inflazionistiche perché iniziano a vedere cosa sta per accadere, e non è una buona cosa.

Ecco perché il rischio Italia esiste eccome. In certe condizioni il default diventa in un attimo cosa certa, i mercati valutano in anticipo a cosa ci porta lo scenario di continuazione della guerra e soprattutto delle sanzioni contro la Russia, armi letali né più né meno dei missili. Premier Draghi, competente in economia ma privo di carisma e leadership politica, cosa dovrebbe fare il primo ministro dell’Italia se aspirasse a prendere in Europa il ruolo che fu di Angela Merkel? C’è qualcuno in Italia che lo dice?

 

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