Tempa Rossa, decine di mail tra le compagnie petrolifere e la Boschi

Dall’inchiesta emergono continui scambi tra la ministra e i colossi del petrolio in pressing per far approvare l’emendamento che ha dato il via alle estrazioni in Basilicata, ma …

Dall’inchiesta emergono continui scambi tra la ministra e i colossi del petrolio in pressing per far approvare l’emendamento che ha dato il via alle estrazioni in Basilicata, ma anche all’inchiesta di Potenza.

Settimana decisiva per la procura di Potenza. Partono gli interrogatori di garanzia agli indagati del primo filone di indagine, quello sul petrolio che ipotizza il disastro ambientale. Nelle prossime ore il procuratore Luigi Gay, l’aggiunto Francesco Basentini e la pm Laura Triassi concorderanno con le segreterie del ministro Maria Elena Boschi e dell’ex titolare dello Sviluppo economico Federica Guidi la data in cui ascoltarle.

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Nel frattempo emergono delle email che potrebbero mettere nei guai il ministro Boschi e che proverebbero che la norma Tempa Rossa fu dettata dai colossi petroliferi. Dalle carte dell’inchiesta, riporta il “Fatto Quotidiano”, emergono molte email con l’ufficio del ministero della Boschi a proposito della legge. Stando a quanto riporta il quotidiano, da dicembre 2014 inizia un grande giro di email tra le compagnie petrolifere e il ministero della Boschi.

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In particolare, il capo di gabinetto Roberto Cerreto chiede ai dirigenti delle compagnie di limitare gli incontri e di sentirsi in via scritta. Al centro degli scambi epistolari c’è la questione dell’emendamento sul petrolio. Le compagnie vogliono esportare e non vogliono rischiare una nuova bocciatura dopo quella dello Sblocca Italia del 2014.

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Per questo cercano una sponda politica importante. E scelgono la Boschi, individuandola nella figura centrale per far passare l’emendamento. Non è un caso che la Guidi nell’intercettazione col compagno faccia riferimento al necessario via libera della Boschi. Comincia dunque quello che il Fatto definisce “un vorticoso giro di email” che porterà poi all’approvazione dell’emendamento, che di fatto aggira le autorità locali e dà al governo il potere di consentire alle compagnie petrolifere di raggiungere i loro obiettivi.

Fonte: Affari Italiani

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4 commenti

  1.   

    certo che la   difesa ad oltranza da parte di renzi  della indifendibile  boschi qualche sospetto lo possa creare. Alla signora moglie il coniglione fiorentino sembra abbia risposto… Agnese  stai  serena……

  2.   

    mi ricordo negli anni passati  articoli e commenti del tenore.   ..macome si fa ad essere berlusconiani?   credo che ormai sia il caso di dire..ma come si fa a essere del pd?  non ne convenite?….

  3.   

    non pensate male erano semplici  messaggi di auguri.

  4.   

    ” Dalle carte dell’inchiesta, riporta il “Fatto Quotidiano”, emergono molte email con l’ufficio del ministero della Boschi a proposito della legge”
    Come al solito la magistratura, scende in campo al momento opportuno : referendum, amministrative, politiche ( ?), cercando, con ogni mezzo, di condizionare l’opinione pubblia. In questo sono molto bravi a servirsi  di giornali compiacenti