Migranti, anche la Svezia vuole uno stop

Il governo svedese ha notificato ufficialmente a Commissione e Consiglio Ue la sua richiesta di beneficiare dello schema di ricollocamenti dei richiedenti asilo intra-Ue, come già avviene per …

Il governo svedese ha notificato ufficialmente a Commissione e Consiglio Ue la sua richiesta di beneficiare dello schema di ricollocamenti dei richiedenti asilo intra-Ue, come già avviene per Italia e Grecia. Si apprende da fonti europee. La Commissione valuterà ora le motivazioni.

Nella sua domanda Stoccolma non indica il numero dei profughi che chiede di ridistribuire, ma se la richiesta dovesse avere disco verde – spiegano le fonti – non rientrerebbe più tra i Paesi che accolgono da Italia e Grecia.

La Svezia, infatti, non è più in grado di garantire un alloggio ai migranti. Giovedì sera il ministro della migrazione Morgan Johansson ha dichiarato in una conferenza stampa che i nuovi arrivati hanno la possibilità di tornare in Germania o in Danimarca o di trovarsi un alloggio da soli. “Abbiamo raggiunto il limite delle nostre possibilità”, ha dichiarato il ministro.

In Svezia arrivano ogni giorno 1.500 nuovi arrivi. Molti giungono dalla Germania , paese in cui, viste le regole restrittive e la permanenza in tende, si decidono di andare in Svezia, dove sperano di avere migliori condizioni di accoglienza. Nella sola regione di Rostock sarebbero almeno 5.000 i migranti che vogliono andare in Svezia.

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1 commento

  1.   

    Ritengo assurdo che ci si occupi di ospitare i migranti, quando nessuno ha un progetto su come impiegare queste persone, la maggioranza senza istruzione e professionalita’. Quando questa massa di persone capira’ che non c’e’ un futuro in Europa, e non solo per loro, tutto potra’ succedere, e sara’ troppo tardi per contenere gli effetti. Allora sia i cittadini Europei che i migranti si volgeranno contro l’UE che ha permesso tutto cio’ senza nessun tipo di prevenzione ed organizzazione. Credo sia molto meglio farne entrare un unumero limitato, ma dando accoglienza reale e non illusoria.