MEB: niente contraccolpi all’Italia per l’uscita della Grecia

Il ministro Maria Elena Boschi: “La nostra economia è più forte e più solida rispetto a qualche tempo fa e quindi sarà in grado di affrontare ripercussioni di …

Il ministro Maria Elena Boschi: “La nostra economia è più forte e più solida rispetto a qualche tempo fa e quindi sarà in grado di affrontare ripercussioni di breve periodo, se ci dovessero essere, e di instabilità”

Per l’Italia non ci saranno contraccolpi derivanti dalla crisi greca. Lo ha assicurato la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi, parlando con i giornalisti a margine della scuola di politica “Conoscere per deliberare” al Castello di Sammezzano a Reggello (Fi). “Il ministro Padoan – ha ricordato Boschi – ha già detto che non ci sono pericoli per quanto riguarda il nostro Paese perché sicuramente la nostra economia è più forte e più solida rispetto a qualche tempo fa e quindi sarà in grado di affrontare comunque eventualmente delle ripercussioni di breve periodo, se ci dovessero essere, e di instabilità”. Inoltre, ha aggiunto, “la Bce è comunque in grado, non soltanto per l’Italia ma per tutti i Paesi, eventualmente di approntare delle misure se dovesse essere necessario nel breve periodo”.

“L’Italia – ha proseguito la ministra – è tra i Paesi che stanno cercando comunque di tenere aperto un dialogo anche in queste ore per cercare di trovare una soluzione condivisa con la Grecia”. Questo, “nonostante la Grecia si stia mettendo in una situazione di difficoltà individuando delle soluzioni che probabilmente non sono adeguate proprio per la Grecia, per il Paese e le difficoltà che sta attraversando”. Per la Boschi, comunque, non ci sono i tempi per svolgere il referendum in Grecia. “Ovviamente – ha detto – rispetto le valutazioni che fanno altri Paesi. Credo che però ci siano dei tempi da rispettare anche per soluzioni di questo tipo. Probabilmente – ha sottolineato Boschi – siamo ormai in una fase molto avanzata che impone comunque un punto di chiusura a breve perché il 30 giugno sappiamo che è una scadenza importante per l’Europa e per la Grecia in particolare, e si avvicina sempre di più. Comunque l’Italia sta continuando a fare il suo lavoro, cercando di trovare una soluzione”.

fonte: Agi

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