Maria Elena Boschi premier al posto di Renzi?

La storia del nostro Paese insegna che in nome di Palazzo Chigi tutto e’ consentito e tutto e’ possibile. La sede del governo e’ un luogo irresistibile per …

La storia del nostro Paese insegna che in nome di Palazzo Chigi tutto e’ consentito e tutto e’ possibile. La sede del governo e’ un luogo irresistibile per chiunque tanto più se si rischia o si cerca di passare alla storia come il primo Presidente del Consiglio donna d’Italia.   E in nome di ciò tutto è consentito, anche le cose più inspiegabile come lo scontro che renziani e sinistra dem si stanno scaricando addosso su tre o quattro questioni non decisive della riforma costituzionale derivanti dalle rigidità del ministro delle Riforme, rigidità incomprensibili anche ai renziani.

Si cerca una chiave di lettura, una spiegazione. Ed ecco che appare l’irresistibile attrazione di Palazzo Chigi. Più la Boschi mantiene una linea intransigente, più la sinistra del Pd alza i toni e la riforma del Senato diventa il detonatore dell’attuale maggioranza e a nulla servono verdiniani o stabilizzatori, perché anche Forza Italia manterrà una posizione intransigente proprio per giungere alla formazione di un nuovo governo. E’ nota a tutti del resto la liason politica tra Maria Elena e Paolo Romani.  Ma il punto e’: Boschi Maria Elena, unico ministro del governo Renzi ad avere un proprio appoggio logistico a Palazzo Chigi e unico ministro autorizzato a metterci la faccia, il sorriso e due parole di senso comune utili a ricucire, a blandire o a confermare la linea, gioca per la squadra del premier oppure si sta smarcando e gioca in proprio?   E se gioca in proprio lo fa, unica posta per cui vale la pena rischiare, per prendere il posto a Palazzo Chigi del bauscino di Rignano sull’Arno? E l’eventuale “strappo” sarebbe solo politico e non anche personale?

Mentre Renzi torna dal Giappone insieme alla moglie Agnese e senza il suo ministro per le Riforme, gli indizi si accumulano su due fronti caldissimi: quello della tenuta del governo, sotto gli occhi di tutti, e quello sommerso delle eventuali alternative, sia di impianto e di alleanze, sia di leadership.  La situazione del governo Renzi e’ proprio sotto gli occhi di tutti, nonostante le vacanze e il caldo torrido: disoccupazione alle stelle, economia che se non va più indietro non va neppure avanti; peso zero in una Europa tedesca che ha usato la Grecia per dare l’ultimo segnale all’Italia; premier concentrato solo sulle questioni di potere spicciolo, tanto da procedere alle nomine Rai con la famigerata legge Gasparri pur di mettere le mani sulla tv pubblica e consegnarla ai propri amici leopoldini e leopoldoni.

Senza tirare in ballo gli annunci/vaticini/auspici di D’Alema Massimo sul premier disarcionato dalle iniziative della magistratura o di Feltri Vittorio che lo considera politicamente morto, il fatto e’ che la distanza tra la realtà del Paese e la “narrazione” che Renzi si ostina a proporre e’ ormai siderale.  Fa specie, o fa Sensi, che il premier pro non si sa quanto tempore non se ne accorga e non prenda solo qualche elementare contromisura, tipo stare zitto per qualche giorno invece di sproloquiare impavido del ridicolo su tutto. Oppure di andar dietro anche a un tweet di Saviano mobilitando il governo e il suo partito a fare ammuina sul Mezzogiorno: ma dov’era il giorno prima, nessuno gli aveva detto che la situazione e’ brutta assai e non solo a Sud di Roma?  Per cui, tra i parlamentari costretti a restare a Roma e quelli già in vacanza, si parla sottovoce e non solo di Boschi Maria Elena come dell’alternativa ragionevole, pacata e pure di genere al premier ora in carica vittima della sua boria e dell’ebbrezza di vedersi al potere, di portare in giro non solo la sua testa ma persino tutto il busto davanti ai picchetti d’onore.

Alert: questo report e’ stato originariamente pubblicato da Dagospia. 

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1 commento

  1.   

    ERA BEN DA DIRE…
    Di solo propaganda si può vivere per un po’, ma poi si rischia di morire.
    Ora, io non credo a questi giochini giornalistici. Dagospia di solito è bene informato da qualche gola profonda, che però usa questa testata anche per giochi poco confessabili.
    Epperò, liti interne o no, Renzi col comune di Roma (…e le sue marinate) ha toppato, e di grosso.
    Perchè se appena si affaccia alle elezoni, e perde – magari a scapito di Grillo – non la passa liscia dentro il PD. Mettiamoci che la legge elettorale lo mette solo contro TUTTI e in un eventuale ballottaggio voterebbero M5S anche i Croati, oltre i Boscimani…
    Intanto questa finanziaria scontenta tutti, e lui prende a pesci in faccia il corpo politico che lo sostiene.
    Lo sospetto da tempo. Se il PUPOToscano arriva così al 2018, ci arriva decotto. E pertanto, magari cercherà l’incidente di percorso per anticipare, prima di altre brutte figuracce.
    Ecco, adesso si spiega. Magari la sua “figheria” &C. con la nota Boschielena in testa, non ci ha neanche mai pensato. Ma metti che prima di capitolare verso nuove elezioni ci siano giochini e tentativi da mettere in campo, la nota graticola di cui siamo maestri mondiali?…
    Se ne vedranno delle belle. E per me, magari, anche il nostro mercato finanziario annusa già da un poco una certa instabilità politica alle porte.