La Cina abbassa il tasso di cambio dello yuan e torna ai livelli di aprile 2011

L’intervento della Banca centrale sottolinea le difficoltà della Repubblica popolare cinese, che si trova ad affrontare una fase di transizione economica accompagnata da un sensibile rallentamento. La People’s …

L’intervento della Banca centrale sottolinea le difficoltà della Repubblica popolare cinese, che si trova ad affrontare una fase di transizione economica accompagnata da un sensibile rallentamento.

La People’s Bank of China è intervenuta nuovamente sul mercato dei cambi abbassando il peg con il dollaro americano. Il rapporto è stato abbassato a 6,5314, un ritocco di poco superiore allo 0,2% ma che ha permesso di portare il cross ai livelli dell’aprile 2011. Si tratta del livello più basso dall’ultimo trimestre del 2010, il 2,1% più basso ancora del livello di 6.5506 per dollaro fissato per lo yuan onshore. Lo yuan offshore è accessibile a chiunque, mentre quello onshore è strettamente posto sotto la supervisione della People’s Bank of China.

L’intervento della Banca centrale sottolinea le difficoltà della Repubblica popolare cinese, che si trova ad affrontare una fase di transizione economica accompagnata da un sensibile rallentamento. Anche ad agosto la Pboc era intervenuta con tre svalutazioni della moneta nel giro di sole 72 ore.

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