Guerra Fredda, NATO: Germania invia carri armati Leopard al confine con la Russia

La Germania invierà in Lituania anche una formazione di carri armati Leopard 2. Il piano rientra nel più grande rafforzamento militare della NATO ai confini della Russia dai …

La Germania invierà in Lituania anche una formazione di carri armati Leopard 2. Il piano rientra nel più grande rafforzamento militare della NATO ai confini della Russia dai tempi della Guerra fredda. Nei prossimi mesi si assisterà ad un graduale aumento della presenza militare lungo i fianchi orientali e meridionali della NATO. E’ stato il Ministro della Difesa tedesco Ursula von der Leyen ad annunciare l’impiego dei Leopard 2 durante l’ultima riunione che si è tenuta nel quartier generale dell’Alleanza, a Bruxelles.

GUERRA FREDDA: NATO FORZA LA SPAGNA A BLOCCARE PORTAEREI RUSSA NEL MEDITERRANEO

Il battaglione NATO sotto il comando tedesco sarà di stanza in Lituania entro il prossimo febbraio. Il personale del battaglione sarà composto da mille soldati, 450-650 dei quali provenienti dalla Germania. Altri 300/500 soldati saranno schierati da Francia, Belgio e Croazia. Il battaglione tattico (così come gli altri tre in rotazione), volto a scoraggiare una possibile aggressione russa nella regione dei Paesi Baltici, sarà autonomo e pienamente operativo dal primo giugno del prossimo anno.

La Germania prende seriamente la sicurezza dei membri della NATO sul fianco orientale – ha ribadito il Ministro della Difesa tedesco Ursula von der Leyen – i nostri carri armati sono un segnale chiaro. Qualsiasi attacco contro un membro della NATO sarà considerato come un atto di guerra rivolto ai 28 membri dell’Alleanza.

Il problema dei carri armati tedeschi

Le munizioni dei carri armati tedeschi non sarebbero in grado di produrre abbastanza energia cinetica per mettere fuori uso l’ultima versione dei T-90 e dei T-80. Senza considerare, infine, la piattaforma T-14 Armata. Durante la Guerra Fredda, i tedeschi avevano in inventario poco meno di 2400 Leopard di tutte le versioni. A causa di tagli alla Difesa, la Germania ridusse quel numero a 225 Leopard-2 in servizio attivo. La crisi ucraina, tuttavia, ha scatenato preoccupazioni in Occidente tanto da spingere il Ministro della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, ad ordinare altri 100 Leopard-2.

Nella Bundeswehr, quindi, saranno in servizio 328 carri armati. Il problema dei Leopard-2 è nel loro sistema di combattimento. Per essere efficaci, i proiettili dei Leopard dovrebbero essere di uranio impoverito. Tuttavia, dal punto di vista politico questo è ormai inaccettabile. La maggior parte dei carri armati tedeschi operativi sono della serie A-6 e A-5. Circa 100 Leopard-2 sono della serie A-4. La modernizzazione delle munizioni avverrà solo a partire dal 2017 e riguarderà soltanto la serie A-7.

I battaglioni della NATO: l’Italia in Lettonia

Il primo battaglione NATO sotto il comando tedesco sarà di stanza in Lituania entro il prossimo gennaio. Il personale sarà composto da circa mille soldati provenienti da Germania, Francia, Belgio e Croazia.

Il secondo battaglione NATO sotto il comando canadese sarà di stanza in Lettonia entro il prossimo gennaio. Il personale sarà composto da circa mille soldati provenienti da Canada, Albania, Italia, Polonia e Slovenia.

Il terzo battaglione NATO sotto il comando inglese sarà di stanza in Estonia entro il prossimo gennaio. Il personale sarà composto da circa mille soldati provenienti dal Regno Unito, Danimarca e Francia.

Il quarto battaglione NATO sotto il comando statunitense sarà di stanza in Polonia entro il prossimo gennaio. Il personale sarà composto da circa mille soldati provenienti Stati Uniti, Romania e Regno Unito.

Per controbilanciare l’accumulo di forze in Europa orientale, la Russia sta predisponendo, secondo dichiarazioni ufficiale del Cremlino, quattro divisioni, nove brigate e 22 reggimenti. Saranno schierate a Rostov sul Don e nelle regioni di Smolensk e Voronezh entro la fine dell’anno.

Fonte: Il Giornale

Tag

Partecipa alla discussione

1 commento

  1.   

     
    Venti di guerra e sovranità perduta
     
    http://www.controinformazione.info/venti-di-guerra-e-sovranita-perduta/
     
    di  Adriano Tilgher
     
    L’Italia vive un momento drammatico della sua storia: la nostra è una nazione in via di estinzione.
     
     
    Nessun riferimento certo, nessuna prospettiva seria, nessun progetto vero per il rilancio di una nazione inebetita e disorientata e sulla nostra testa si giocano potenti e drammatiche partite criminali.
     
     
    Da una parte le nostre energie più fresche e le nostre risorse più preparate emigrano in cerca di fortuna e del riconoscimento delle proprie capacità e dei propri meriti, dall’altra una turpe masnada di criminali senza scrupoli si arricchiscono con il traffico di esseri umani con la scusa di un’accoglienza pelosa e di un buonismo d’accatto.
     
     
     
    Intanto gli imbonitori di turno che hanno costruito il ribrezzo nei confronti della figura del politico che, al contrario, dovrebbe essere l’unica via di salvezza per una nazione alla deriva, dividono il popolo italiano in giochi contrapposti su obiettivi depistanti e che aggravano la nostra dipendenza dai potentati finanziari apolidi e multinazionali.
     
     
    Infatti ora ci propongono un referendum di riforma costituzionale che elimina alcune prerogative di controllo popolare, limita ulteriormente la nostra sovranità e toglie alcune importanti garanzie e su questa battaglia è iniziata la campagna terroristica come già fu per l’introduzione dell’euro. Ci dissero che se non avessimo messo la testa nel capestro dell’euro saremmo caduti in un baratro; oggi che abbiamo il cappio al collo siamo anche in un profondo baratro.

    …ecc…