Brexit, tensione per l’effetto domino sui mercati: Usa, Europa e Asia in fibrillazione

I timori che la Gran-Bretagna possa uscire l’Unione europea, la settimana prossima dopo il referendum, stanno già espandendosi sui mercati finanziari di tutto il mondo, a partire dagli …

I timori che la Gran-Bretagna possa uscire l’Unione europea, la settimana prossima dopo il referendum, stanno già espandendosi sui mercati finanziari di tutto il mondo, a partire dagli asiatici e ovviamente da quelli europei, i primi che dovranno affrontare le turbolenze di un’eventuale Brexit.

L’economia mondiale che sembra ancora pericolosamente vacillante, e i dati sull’occupazione che sorprendono per la loro debolezza, suggeriscono anche agli Stati Uniti di tenersi pronti a qualche bufera: l’America non è assolutamente pronta e preparata ad avere tassi di interesse più elevati, derivanti dalla “pioggia radioattiva” economica – come la definisce il Financial Times – della Brexit. I mercati monetari avevano appena rivisto le stime sull’aumento dei costi del prestito da parte della Federal Reserve, invece adesso le nubi si riaffacciano minacciose.

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In tutto questo bailamme, le notizie che arrivano dalla Cina sono tutt’altro che confortante, anzi si può dire che Pechino sia l’altra grande preoccupazione degli investitori mondiali nel 2016, tanto che i dati hanno mostrato un sensibile raffreddamento della crescita degli investimenti. E i mercati azionari di Tokyo, Hong Kong e Shanghai sono tutti vicini al punto di caduta del 3%. È proprio il caso di dire che la finanza globale è appesa a una Brexit.

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