Banca d’Italia mente: totale sofferenze bancarie non 200 miliardi ma oltre 350

Le istituzioni come Governo e Banca centrale dovrebbero fornire ai cittadini un quadro oggettivo dell’economia e non menzogne manipolate, come accade per i dati riguardanti la bomba dei …

Le istituzioni come Governo e Banca centrale dovrebbero fornire ai cittadini un quadro oggettivo dell’economia e non menzogne manipolate, come accade per i dati riguardanti la bomba dei crediti inesigibili che grava sul sistema bancario.

I tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese di novembre alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,85 per cento (2,87 nel mese precedente). Quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,29 per cento (8,37 nel mese precedente). E’ quanto comunica Banca d’Italia in merito alle ‘Principali voci dei bilanci bancari’ contenute nel Supplemento al Bollettino statistico ‘Moneta e banche’. I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,76 per cento (2,86 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,28 per cento (1,35 per cento a ottobre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,54 per cento.

I tassi in calo sono un evidente segno di deflazione, indicatore di un malessere grave ed espressione di un’economia che non cresce, come confermato anche dai risultati dell’asta odierna di Btp, in cui il Tesoro riconosce ai titoli di stato della Repubblica Italiana un rendimento praticamente uguale a zero. Meglio tenere i soldi sotto il materasso?

SOFFERENZE BANCARIE. Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze bancarie, senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche, è risultato pari all’11,0 per cento, come a ottobre. E’ quanto comunica Banca d’Italia in merito alle ‘Principali voci dei bilanci bancari’ contenute nel Supplemento al Bollettino statistico ‘Moneta e banche’. Ma la Banca centrale si macchia di una grave colpa, nascondendo i dati reali relativi ai cosidetti “non performing loan”, o crediti incagliati.

Sul mercato del credito le sofferenze sono cresciute nell’ultimo anno di oltre 23 miliardi passando da 176 miliardi a 200 miliardi, in salita del 13%, secondo il rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa. Secondo alcune fonti le soffererenze bancarie reali del sistema bancario italiano sono piu’ del doppio, e ammontano in totale a oltre 400 miliardi di euro.

Il settimanale The Economist scrive che i crediti in sofferenza in Italia sono ‘immensi’ e hanno raggiunto la spaventosa cifra di 350 miliardi di euro, pari al 21% del prodotto interno lordo (pil) italiano:

The burden of non-performing loans (NPLs) in Italy is now immense: they amount to €350 billion ($370 billion), the equivalent of 21% of GDP. With these unproductive assets tying up their capital, Italian banks are unable to extend new credit to businesses. In fact, they are lending out less in an effort to shore up their balance-sheets (see chart).

Come si vede da questa tabella della Banca Mondiale, i non performing loan (sofferenze bancarie) che gravano sul sistema creditizio dell’Italia sono in crescita accelerata, erano all’11,7% nel 2011, sono arrivati al 17,3% nel 2014 e a fine 2015 secondo le stime piu’ ottimistiche hanno superato di slancio il 20%. Anche per questo appare francamente ridicolo l’ottimismo di facciata – in stile Berlusconi d’annata – del premier Matteo Renzi, che proprio oggi ha dichiarato: “Le banche italiane sono campioni in Europa”.

PRESTITI A PRIVATI. A novembre i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato un aumento su base annua dello 0,6 per cento (-0,5 per cento nel mese precedente). E’ quanto comunica Banca d’Italia in merito alle ‘Principali voci dei bilanci bancari’ contenute nel Supplemento al Bollettino statistico ‘Moneta e banche’. I prestiti alle famiglie sono cresciuti dello 0,8 per cento sui dodici mesi (0,5 per cento a ottobre); quelli alle società non finanziarie sono cresciuti, sempre su base annua, dello 0,2 per cento (-1,2 per cento a ottobre). Le variazioni sui dodici mesi di prestiti e depositi potrebbero riflettere gli effetti della diversa scadenza fiscale per i versamenti in autotassazione, fissata nel 2015 al 30 novembre e nel 2014 al 1° dicembre.

RACCOLTA PRIVATI. A novembre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 2,3 per cento (5,3 per cento a ottobre). La raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 15,6 per cento su base annua (-16,3 per cento nel mese precedente). E’ quanto comunica Banca d’Italia in merito alle ‘Principali voci dei bilanci bancari’ contenute nel Supplemento al Bollettino statistico ‘Moneta e banche’.

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8 commenti

  1.   

    Mi dispiace : postato nella sezione banche 
    fa niente  :)))  così questi politici del cavolo :  
    capiscono 
    Che vi odiamooooooo ah ah ah ah ah ah ah 
     

  2.   

    Ecco il mio buongiorno ragazzi 

    Un flop il 2‰ ai partiti politici

    Di Valerio Stroppa

     

    Meno di tre contribuenti su 100 hanno destinato il 2 per mille della propria Irpef a sostegno dei partiti politici. Nelle dichiarazioni dei redditi 2015, relative all’anno 2014, le preferenze espresse sono state 1,1 milioni, su una platea totale di 41 milioni di contribuenti persone fisiche. Tra gli optanti, il 53% ha scelto di devolvere la quota al Partito democratico, che ha incassato 5,3 milioni di euro. Complessivamente i fondi «teorici» destinati ai partiti ammontano a 12,3 milioni di euro. Ma dopo che il dpcm 28 maggio 2014 ha abbassato il tetto a 9,6 milioni di euro, gli importi spettanti a ogni singolo movimento sono stati riparametrati proporzionalmente per rispettare tale plafond. La Lega Nord ha ricevuto 1,1 milioni di euro, Sel 881 mila euro, Forza Italia 529 mila. I dati sono stati diffusi ieri dal Dipartimento delle finanze. M5s invece non ha fatto domanda di accesso ai fondi. A seguito dell’abolizione del finanziamento pubblico diretto, il dl n. 149/2014 ha previsto la possibilità per i contribuenti di destinare il 2 per mille Irpef a favore di un partito politico. Il meccanismo è analogo a quelli di solidarietà fiscale già presenti nell’ordinamento (5 per mille a favore del terzo settore e 8 per mille a favore della Chiesa o di altre confessioni religiose). I beneficiari potenziali sono i partiti individuati dalla apposita «Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici».

  3.   

    caspita lo apprendo adesso che ZORRAX   è una ragazza. da come scrive mi pareva avesse..i contributi… da maschio.. 

  4.   

    Zorrax  sei un fiume in piena :))))))) grandeeee
    Quanto mi piace questa ragazza :)))))))))

  5.   

    Naka, per noi Italiani non basterebbe Kalì (che mi pare di braccia ne dovrebbe avere tante!) per combattere tutte le sanguisughe incorporate nelle nostre istituzioni! Senza contare quelle delle zone limitrofe!

    Originariamente inviato da Nakatomy: Zorrax , mi piace e il tuo modo di scrivere , ti nomino mio braccio destro armato della rivoluzione :)))))))))))
     

    Originariamente inviato da zorrax: La Banca d’Italia è solo una banca privata di proprietà di altre banche, che si spaccia per un’istituzione che tutela i cittadini, quando invece fa gli interessi delle banche che la controllano! Lo Stato non esiste e di conseguenza non c’è niente e nessuno che rappresenta il popolo italiano e soprattutto la gente che lavora, risparmia, paga le tasse e fa girare l’economia! Come può la nostra economia (e ormai quella di tutto il mondo) essere solida se non si ha cura e rispetto delle persone e della gente che lavora? Se queste vengono calpestate, ingannate e derubate proprio dallo Stato ( = politici faccendieri) e dalle banche?

     

     

  6.   

    La Banca d’Italia è solo una banca privata di proprietà di altre banche, che si spaccia per un’istituzione che tutela i cittadini, quando invece fa gli interessi delle banche che la controllano! Lo Stato non esiste e di conseguenza non c’è niente e nessuno che rappresenta il popolo italiano e soprattutto la gente che lavora, risparmia, paga le tasse e fa girare l’economia! Come può la nostra economia (e ormai quella di tutto il mondo) essere solida se non si ha cura e rispetto delle persone e della gente che lavora? Se queste vengono calpestate, ingannate e derubate proprio dallo Stato ( = politici faccendieri) e dalle banche?

    1.   

      Zorrax , mi piace e il tuo modo di scrivere , ti nomino mio braccio destro armato della rivoluzione :)))))))))))

      Originariamente inviato da zorrax: La Banca d’Italia è solo una banca privata di proprietà di altre banche, che si spaccia per un’istituzione che tutela i cittadini, quando invece fa gli interessi delle banche che la controllano! Lo Stato non esiste e di conseguenza non c’è niente e nessuno che rappresenta il popolo italiano e soprattutto la gente che lavora, risparmia, paga le tasse e fa girare l’economia! Come può la nostra economia (e ormai quella di tutto il mondo) essere solida se non si ha cura e rispetto delle persone e della gente che lavora? Se queste vengono calpestate, ingannate e derubate proprio dallo Stato ( = politici faccendieri) e dalle banche?

       

  7.   

    A questo punto vigilanza ottima   bugie pure non ci resta che chiamare   CANTONEEEEEE