Allarme Governo Gentiloni, il piatto piange: arriva patrimoniale sulla casa?

Nuove tasse saranno forse necessarie per far fronte alle richieste Ue, che chiede un aggiustamento dei conti italiani. La missiva è arrivata al Ministero dell’Economia. Tagli lineari alle …

Nuove tasse saranno forse necessarie per far fronte alle richieste Ue, che chiede un aggiustamento dei conti italiani. La missiva è arrivata al Ministero dell’Economia.

Tagli lineari alle spese dei ministeri, una stretta agli investimenti previsti per quest’anno.

Ma anche nuove tasse: dalle accise a un inasprimento della imposizione sul mattone. Qualcuno ha anche ipotizzato un ritorno alle imposte sulla prima casa o a un aumento delle aliquote sugli altri immobili. Ma niente nuove privatizzazioni.

La notizia di una lettera (che poi ufficialmente non è arrivata) della Commissione europea per chiedere una manovra da 3,4 miliardi ha costretto il ministero dell’Economia a un’accelerazione per nulla attesa. Lavoro extra per la Ragioneria generale dello Stato.

Perché la scelta sarà sicuramente politica, ma il menu tecnico delle scelte deve prendere in considerazione tutte le ipotesi.

Intanto l’entità. La Commissione europea ci chiede una manovra da 3,4 miliardi. Uno sforzo relativamente limitato rispetto alle aspettative, il minimo per non incorrere nelle ire della Germania. Serve a riportare il deficit strutturale, cioè dal 2,4 al 2,1/2,2%. Comunque sopra i limiti concordati con l’Ue.

La manovra correttiva andrà decisa entro febbraio, ma dovrà incidere sui conti dell’anno in corso e quindi dovrà partire il prima possibile.

Le ipotesi più probabili sono i tagli alle spese dei ministeri. Incidono sull’anno in corso, ma l’esperienza insegna che poi comportano un aumento negli anni successivi. Possibili tagli in corsa anche agli investimenti. La spesa in infrastrutture ed edilizia pubblica della legge di Bilancio è di quasi due miliardi. Non tutti sacrificabili.

Sul fronte delle nuove entrate, tutto diventa più difficile. Ieri tra i tecnici del ministero dell’Economia è stata avanzata anche l’ipotesi di reintrodurre parzialmente una tassazione sulla prima casa, tenendo conto del valore dell’immobile. Oppure un inasprimento delle imposte che già gravano sugli altri immobili, anche in questo patendo da quelli di valore più elevato.

Strada difficilissima da percorrere, ma che in qualche modo rientrerebbe nella tradizione italiana. La stangata patrimoniale sul mattone è stata decisa dai governo Monti e Letta, che erano di transizione come quello Gentiloni.

Anche in quel caso seguivano una precisa indicazione dell’Unione europea all’Italia, che consiste nel colpire la rendita e i patrimoni alleggerendo la produzione. Quindi, mattone e successioni. Se scegliesse questa strada, Gentiloni darebbe un’arma formidabile a chi vuole una fine prematura del suo esecutivo. Soprattutto a Renzi.

Tra le tasse che potrebbero aumentare finiscono le solite accise su carburanti e alcol, quelle sulle sigarette e le tasse sui giochi.

Ieri si parlava anche di Iva, ma lì la strada è più difficile. Per il 2018 è già programmato un aumento delle aliquote ordinaria e agevolata a causa delle clausole di salvaguardia delle leggi di Bilancio passate. Molto difficile aumentare adesso: si stravolgerebbero i bilanci delle aziende e il conto delle clausole del prossimo anno diventerebbe ancora più salato. L’intenzione del governo è non penalizzare la crescita che sta dando deboli segnali di ripresa. Una cosa è certa ed è che il governo non intende barattare il deficit extra con un taglio del debito. Non ci saranno privatizzazioni extra nel 2017: le condizioni del mercato non sono favorevoli e l’Italia non vuole «svendere» i suoi asset.

Fonte: Il Giornale

 (ANSA)

L’Ue chiede correzione dello 0,2% del Pil. Mef: ‘Valuteremo’

La Commissione Ue ha inviato all’Italia la lettera con la richiesta di aggiustamento dei conti. La missiva è arrivata a Roma, negli uffici del Ministero dell’Economia, che la sta valutando.

Lettera all’esame del Ministero – Dal Mef è stato confermato quanto già trapelato nella giornata di lunedì, cioè che l’Ue ha chiesto un aggiustamento di circa 3,2 miliardi di euro. “Lo scostamento che secondo la Commissione andrebbe corretto è stimato in due decimi di punto di Pil”, affermano fonti del Ministero. “Siamo in contatto con la Commissione e nei prossimi giorni faremo le valutazioni del caso. Se, come e quando intervenire verrà deciso dal Governo nei prossimi giorni”. Roma ha tempo fino al 1 febbraio, giorno delle nuove previsioni economiche, per rispondere alle richieste presentando impegni precisi di riduzione del deficit.

Le stesse fonti hanno precisato che”da novembre dello scorso anno la Commissione europea ritiene che il bilancio dell’Italia per il 2017 possa farci deviare dal percorso pluriennale di riduzione del rapporto debito/PIL e ci ha trasmesso una richiesta di intervento per assicurare la conformità del nostro bilancio”.

Mesi di braccio di ferro con Bruxelles – La polemica fra il nostro Paese e la Commissione era iniziata a novembre con l’opinione sulla legge di Stabilità, sottoscritta dall’Eurogruppo, in cui l’Italia era stata invitata a compiere i passi necessari per rimettersi in riga con le regole. Dopo il referendum costituzionale che aveva messo in stand-by il dialogo, ora Bruxelles è tornata alla carica.

Correzione dei conti o procedura di infrazione – Roma rischia una procedura per debito eccessivo che costringerebbe l’Italia ad un pesante percorso di aggiustamento. Per scongiurarlo, Bruxelles vorrebbe una correzione pari a circa 3,2 miliardi. Il ministro Padoan lunedì ha replicato: “Vedremo se sarà il caso di prendere misure ulteriori, non è detto”.

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8 commenti

  1.   

    carissimo di dubbi ne ho tanti da farmi dire che la patrimoniale non accompagnata da una revisione della spesa  non servirebbe a niente. ma tutto il resto senza una patrimoniale  sarebbe impossibile.tieni presente che nel mio  ragionamento    ci sarebbero sacrifici   per almeno 5 anni ma con una luce oltre il tunnel. riguardo al prestito   ..ovviamente parlo di patrimoniale dalla seconda casa. credo che tutte le banche sarebbero liete di finanziarti. la relativa rata  sarebbe pagata dal risparmio fiscale annuo teso a rimborsarti in 10 anni   la patrimoniale medesima. l’imu ovviamente abolita compenserebbe gli interessi bancari.  a mio parere non sarebbe una tragedia. certo che comportamenti passati dello stato non favoriscono. ma è per questo che il mio è uno stato diverso.dfi  

    Originariamente inviato da Cesare58: Roby la patrimoniale esiste già anche sugli immobili, si chiama IMU, ma non c’è da discutere su cosa è opportuno o meno, su cosa è giusto o meno. Se fanno una patrimoniale da 500 miliardi è perchè sono alla canna del gas e si sono già mangiati i soldi della cassa depositi e prestiti, quindi il principio guida per loro è la certezza e l’immediatezza del prelievo. In banca non ti finanzieranno mai per pagare una patrimoniale sugli immobili così pesante perchè sanno che non potrai rendere quanto ricevuto se non svendendo la proprietà cosa che peraltro sarebbero costretti a fare quasi tutti facendo crollare il mercato immobiliare e rendendo di fatto gli immobili invendibili. Si chiama scacco matto all’economia. Altra cosa, sei sicuro, vista la cialtronaggine della totalità dei nostri governanti, che dopo aver succhiato in qualche modo i 500 miliardi ridurranno le imposte e la spesa pubblica improduttiva? Non ti viene qualche dubbio?    

     

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    Roby la patrimoniale esiste già anche sugli immobili, si chiama IMU, ma non c’è da discutere su cosa è opportuno o meno, su cosa è giusto o meno. Se fanno una patrimoniale da 500 miliardi è perchè sono alla canna del gas e si sono già mangiati i soldi della cassa depositi e prestiti, quindi il principio guida per loro è la certezza e l’immediatezza del prelievo. In banca non ti finanzieranno mai per pagare una patrimoniale sugli immobili così pesante perchè sanno che non potrai rendere quanto ricevuto se non svendendo la proprietà cosa che peraltro sarebbero costretti a fare quasi tutti facendo crollare il mercato immobiliare e rendendo di fatto gli immobili invendibili. Si chiama scacco matto all’economia. Altra cosa, sei sicuro, vista la cialtronaggine della totalità dei nostri governanti, che dopo aver succhiato in qualche modo i 500 miliardi ridurranno le imposte e la spesa pubblica improduttiva? Non ti viene qualche dubbio?    

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    caro   cesare si va in banca e si fa un prestito  sull’immobile .  riguardo al ..finanziario…  hai perfettamente ragione.  fare come amato    , ma ti ricordo che una patrimoniale c’è già . prova a fare i conti a fine anno . un deposito titoli in titoli di stato è già in perdita in quanto le cedole non copron nemmeno più i costi deposito.  se rinnovi un bot non solo non  prendi niente ma addirittura perdi. senza contare le tasse se acquisti un titolo azionario   senza contare il capital   gain e senza contare   i costi dei depositi titoli      peraltro  i soldi della patrimoniale immobiliare . io che sono un fassistone te li restituirei in 10 anni dandoti la possibilità di ridurre un decimo all’anno.   la sinistra te li toglierebbe e basta solo per il fatto che..anche i ricchi debbono piangere… riguardo al resto, liberare 500 miliardi di peso debitorio sarebbe una vera sferzata per l’economia. lo stato risparmierebbe su 500   miliardi  gli interessi  certo occorrerebbero altri provvedimenti tipo fermare la voragine immigrati, ridurre l’irpef e ridurre le tasse sulle imprese…cuneo fiscale. ma ci vorrebbe un governo forte e credibile. un duce insomma  . ma quì casca l’asino. bersani cerca un nuovo prodi. vuol dire  ancora non han capito un cazzo.   iamente inviato da Cesare58: Una patrimoniale sugli immobili non sortirebbe gli effetti desiderati, ma tutt’altro. Chi ha immobili genericamente non ha tanti denari, sicuramente non a sufficienza per pagare la patrimoniale, questo nella generalità dei casi, dopo esistono le eccezioni, ma una patrimoniale non la si fa per le eccezioni, quindi l’idea è sbagliata, anche perchè come ulteriore effetto avrebbe il collassamento del settore immobiliare, che già versa in uno stato comatoso da parecchi anni. La patrimoniale avrebbe senso sui capitali liquidi, sui portafogli titoli dei cittadini e questo per ovvi motivi di esigibilità e pagabilità dell’imposta che potrebbe essere estorta forzosamente tipo la tassa “Amato” di antica memoria. Il punto però non è la patrimoniale in sé, ma gli effetti recessivi, politici, e assolutamente non risolutivi. Abbassando il debito di 500 miliardi non è che l’economia riparte, e nemmeno che il debito pubblico sparisca, al massimo lo riporta sui livelli medi europei, ma la recessione aumenterebbe e con essa, nel tempo anche il debito pubblico. L’unica soluzione per il debito pubblico è la crescita del PIL produttivo, quello vero, e senza adeguati freni alla globalizzazione imperante la crescita non arriverà mai.  
     

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    Una patrimoniale sugli immobili non sortirebbe gli effetti desiderati, ma tutt’altro. Chi ha immobili genericamente non ha tanti denari, sicuramente non a sufficienza per pagare la patrimoniale, questo nella generalità dei casi, dopo esistono le eccezioni, ma una patrimoniale non la si fa per le eccezioni, quindi l’idea è sbagliata, anche perchè come ulteriore effetto avrebbe il collassamento del settore immobiliare, che già versa in uno stato comatoso da parecchi anni. La patrimoniale avrebbe senso sui capitali liquidi, sui portafogli titoli dei cittadini e questo per ovvi motivi di esigibilità e pagabilità dell’imposta che potrebbe essere estorta forzosamente tipo la tassa “Amato” di antica memoria. Il punto però non è la patrimoniale in sé, ma gli effetti recessivi, politici, e assolutamente non risolutivi. Abbassando il debito di 500 miliardi non è che l’economia riparte, e nemmeno che il debito pubblico sparisca, al massimo lo riporta sui livelli medi europei, ma la recessione aumenterebbe e con essa, nel tempo anche il debito pubblico. L’unica soluzione per il debito pubblico è la crescita del PIL produttivo, quello vero, e senza adeguati freni alla globalizzazione imperante la crescita non arriverà mai.  

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     Il ministro dell’Economia  Padoan non chiederà al Monte dei Paschi di Siena i nomi dei 100 debitori che hanno provocato il buco    😉

    Originariamente inviato da nerio: http://www.direttanews24.com/mps-padoan-la-prende-risparmiatori-dice-bugie/    No comment.

     

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    ma certo, una imposizione così impopolare vien fatta fare da quel..sacrificabile, leggasi coglione, di gentiloni, … dopo che il suo nume ..tubolare… ha speso in benefit e roba varia decine di miliardi.. ma bisognava vincere il referendum, Tutta colpa di RENZI  e quì vorrei vedere uno che mi contesta.  detto questo, come dissi in tempi non sospetti  e   SOLO A FINI DI RIDUZIONE DEBITO E NON SPESE AGGIUNTIVE c’è solo la strada di una patrimoniale al fine di ridurre il debito di almeno 500 miliardi e riportarlo sotto il rapporto di 1 a 1    con il PIL.  questa patrimoniale potrebbe..come il capital gain… essere recuperata dal pagante in 10 rate annue  successive  nella denuncia dei redditi. 

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    Bene, aumentiamo le imposte che di per se significano un aumento della recessione che a sua volta richiederà un altro aumento delle imposte che provocherà un aumento della recessione che a sua volta richiederà un altro aumento delle imposte e così via fino al totale esaurimento delle aziende e della proprietà privata. Speriamo che a quel punto la Merkel la smetta di rompere i coglioni e ci lasci andare per la nostra strada, amen.