Agricoltura, l’occupazione cresce più della media nazionale: boom tra gli under 35

L’occupazione nel settore agricolo cresce di più della media nazionale. È quanto indica l’Ismea nell’analizzare i dati diffusi dall’Istat, relativi al secondo trimestre di quest’anno. “C’è una tendenza …

L’occupazione nel settore agricolo cresce di più della media nazionale. È quanto indica l’Ismea nell’analizzare i dati diffusi dall’Istat, relativi al secondo trimestre di quest’anno.

“C’è una tendenza – si legge in una nota – particolarmente positiva nel settore agricolo” con una crescita degli occupati del 6,5% rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Un contributo particolarmente significativo, continua l’istituto, viene dalla componente under 35: i giovani che trovano lavoro nel settore agricolo sono circa 16.200 in più rispetto al corrispondente periodo del 2015, e crescono quindi del 9,1%”.

Rispetto al dato medio nazionale del +6,5%, “l’occupazione agricola aumenta soprattutto al Nord (+9,4%), meno nel Mezzogiorno (+4,3%)”. In linea col valore medio, la crescita del Centro Italia. Anche relativamente all’occupazione giovanile il confronto con il dato nazionale è positivo per il settore: per il totale dell’economia la crescita del numero dei lavoratori con meno di 35 anni è stata del 4,5%.

Nelle campagne italiane, continua l’Ismea, è aumentato sia il numero di lavoratori indipendenti (+5,9%), che di quelli dipendenti (+7,1%). I conti dell’Istat, conclude l’istituto, mostrano inoltre che nel secondo trimestre del 2016, a fronte di una crescita su base annua di 0,8 punti percentuali registrata dall’economia nazionale nel suo complesso, l’agricoltura italiana ha messo a segno un aumento più intenso, pari all’1,8%, conseguendo nel trimestre un valore aggiunto che ha sfiora i 7,3 miliardi di euro (valori concatenati).

Coldiretti: dopo l’estate ora anche l’autunno più caldo di sempre

Con il maltempo finisce una estate che a livello climatologico si è classificata a livello planetario come la più calda di sempre con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di 0,89 gradi la media del ventesimo secolo.

È quanto afferma la Coldiretti per l’appuntamento di mercoledì 22 settembre, alle 16,21, che sancisce quest’anno l’entrata ufficialmente in una nuova stagione astronomica, con l’Equinozio d’autunno”, che deriva dal latino “equi-noctis” e significa “notte uguale” al giorno, sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati del Noaa – National Oceanic and Atmospheric Administration, che rileva le temperature dal 1880.

Con le rilevazioni della stagione estiva l’intero 2016 a livello globale si appresta a classificarsi – sottolinea la Coldiretti – come l’anno più caldo di sempre con le temperature della terra e degli oceani che nei primi 8 mesi sono risultate le più elevate di sempre. Una tendenza in linea con quanto avviene in Italia dove, continua la Coldiretti, l’estate climatologica ha fatto segnare una temperatura media estiva superiore di 0,95 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento con una piovosità ridotta del 4% secondo le rilevazioni Isac Cnr.

Il surriscaldamento è accompagnato da profondi cambiamenti climatici che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni – conclude la Coldiretti – ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.

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