Media: ‘Topolino’ molla Netflix, produrrà da solo video streaming

Terza trimestrale deludente di fila, la Walt Disney lascia la casa di distribuzione (che crolla in Borsa) e studia il rilancio di Espn.

Dopo una trimestrale chiusa con ricavi deludenti per la terza volta consecutiva, Walt Disney ha annunciato di volere interrompere l’accordo di distribuzione con Netflix, dove dal 2019 i nuovi film del gruppo non saranno disponibili.

Ma non solo. Come confermato alla Cnbc dall’amministratore delegato, Robert A. Iger, il colosso dell’intrattenimento intende togliere le sue pellicole dal sito di video in streaming che poche ore prima aveva detto di avere reclutato David Letterman (il re dei talk show notturni d’America) per una serie in uscita nel 2018 e che il giorno prima aveva annunciato la sua prima acquisizione.

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Chiaramente Walt Disney vuole sfidare il sito di video in streaming lanciando un suo servizio video nel 2019. E all’inizio del 2018 lancerà un servizio, a sua volta in streaming, del suo canale sportivo Espn (sulla tv tradizionale continua a soffrire un calo degli introiti da pubblicità). La notizia ha messo a tappeto il titolo Netflix, che nel dopo mercato era arrivato a sfiorare a Wall Street un calo del 4%.

In questo contesto si colloca un altro annuncio dato a mercati Usa ormai chiusi: Walt Disney vanta ora una quota di maggioranza in BamTech, gruppo specializzato nella tecnologia video creato dalla Major League di Baseball: se a fine 2016 aveva acquisito una partecipazione del 33% per un miliardo di dollari, martedì 8 agosto ha detto di avere speso 1,58 miliardi di dollari per un addizionale 42%. Quanto ai conti, come aveva fatto nel primo e secondo trimestre fiscale, anche nel terzo Walt Disney ha registrato utili sopra le stime, ma ricavi deludenti.

Se i parchi a tema continuano ad andare bene, a non convincere è stata ancora una volta la performance della divisione tv via cavo, di cui fa parte proprio il canale sportivo Espn, da cui dipende la maggioranza dei profitti della divisione stessa.

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Nel trimestre chiuso lo scorso 1° luglio, Walt Disney ha registrato profitti in calo per 2,37 miliardi di dollari, dai 2,6 miliardi dello stesso periodo nel 2016. Al netto di voci straordinarie, gli utili per azione sono scesi del 2% a 1,58 dollari, sopra le stime del mercato per 1,55 dollari per azione.

Nello stesso arco temporale Walt Disney ha messo a segno un fatturato per 14,24 miliardi contro quello a quota 14,28 miliardi dell’anno precedente. Il mercato si aspettava un risultato di 14,42 miliardi. In attesa della trimestrale, arrivata a mercati Usa chiusi, il titolo aveva guadagnato lo 0,59% a 106,98 dollari. Nel dopo mercato, però, ha perso il 3,95%.

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