Elezioni Usa, agenzia Bloomberg non indagherà su candidati Democratici

La candidatura del miliardario Micheal Bloomberg alle primarie crea grossi grattacapi al colosso dei media che possiede.

I ricco e noto imprenditore Micheal Bloomberg ha deciso di sfidare i già numerosi candidati alla leadership dei Democratici in vista delle prossime elezioni presidenziali. La candidatura del miliardario statunitense, ex sindaco di New York, alle primarie, è stata accolta con favore dai mercati finanziari. I quali temono che a spuntarla saranno i più “socialisti” Elizabeth Warren o Bernie Sanders.

La sua decisione, tuttavia, crea più di un grattacapo al colosso dei media che possiede. Di solito il palese conflitto di interesse potenziale si risolve facilmente. Per scelta aziendale interna, Bloomberg News non dà proprio notizie sul suo “padrone”, se non quelle più importanti. E lo fa soltanto dopo che sono state date dagli altri media.

In questo caso non si può permettere di fare finta che un evento così importante come le primarie per stabilire chi sfiderà Donald Trump tra un anno non esistano. Il direttore John Micklethwait ha annunciato quindi che per dare un resoconto “neutrale” della candidatura del miliardario, Bloomberg non indagherà su di lui e nemmeno sui suoi rivali. Continuerà invece a farlo sul presidente americano.

Lo rivela l’emittente CNBC, che ha potuto visionare un memo diffuso dall’agenzia. Finché il miliardario sarà in corsa per la leadership del partito progressista, l’agenzia stampa finanziaria pubblicherà e sintetizzerà il lavoro investigativo fatto da altre testate giornalistiche autorevoli e credibili, secondo quanto riferito da Micklethwait.

Bloomberg ha annunciato domenica scorsa che parteciperà alla campagna delle primarie e ha anche spiegato i motivi della sua mossa a sorpresa. Il tycoon, fondatore dell’agenzia stampa, possiede l’89% della società Bloomberg LP, che a sua volta controlla Bloomberg News.

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