Caos a Hong Kong, Xi Jinping non vuole un’altra Tienanmen

La Cina: proteste 'totalmente intollerabili'. La repressione nel sangue avrebbero effetti devastanti sull'economia e l'immagine di Pechino.

Il governo cinese ha reso pubblica una formale pesante condanna dei manifestanti che hanno preso d’assalto e vandalizzato il palazzo del parlamento di Hong Kong nella serata di lunedì, definendo l’atto “totalmente intollerabile”.

Le colossali manifestazioni di piazza, diventate violente, hanno visto la partecipazione di 500.000 persone, tra cui moltissimi giovani, e nelle scorse settimane fin ad oltre 1 milione.  Si tratta di un test cruciale per il presidente cinese Xi Jinping, che vuole assolutamente evitare un’altra Tienanmen. La repressione nel sangue della rivolta nella provincia autonoma avrebbe un effetto devastante sull’immagine di Pechino nel mondo e sull’economia del Dragone.

In una dichiarazione rilasciata dall’agenzia di stampa statale Xinhua, l’ufficio di collegamento del governo cinese a Hong Kong (nella scritta sul muro della foto qui sopra definito “a fucking disgrace”), la sua massima organizzazione rappresentativa nella città, ha affermato di essere “scioccato, indignato” e ha fortemente condannato l’assedio del palazzo del parlamento, seguito a una giornata intera di proteste contro il controverso progetto di estradizione da HK alla Cina.

La protesta di piazza Tienanmen, nota anche come Primavera democratica cinese, e denominata in Cina come incidente di piazza Tienanmen o incidente del 4 giugno, fu una serie di dimostrazioni di massa che ebbero luogo principalmente in piazza Tienanmen a Pechino dal 15 aprile al 4 giugno 1989, represse dal governo cinese con uccisioni e incarcerazioni di migliaia di persone. In Cina digitare sui motori di ricerca Tienanmen comporta la segnalazione al governo.

 

Tag

Partecipa alla discussione