Investimenti, il rendimento composto e la matematica dell’imbroglio

I piazzisti di prodotti finanziari sono abili solo a rigirare qualunque spunto, notizia, numero o formula per abbindolare i risparmiatori.

di Beppe Scienza

I venditori porta a porta e quelli sportello a sportello in un’unica cosa dispongono davvero di approfondite competenze: nel saper rigirare qualunque spunto, notizia, numero o formula per abbindolare i risparmiatori. L’ultima trovata è decantare il concetto di interesse composto come la panacea per guadagnare. Grazie a tale meccanismo, uno otterrebbe notevoli risultati dai suoi risparmi. Mentre ci rimetterebbe tantissimo a lasciarli liquidi. Eh già, perché da un conto corrente la banca non riesce a raschiare via così tante commissioni, spese, caricamenti ecc. come da fondi, polizze e gestioni.

Leggiamo nel sito di Banca Intesa-Sanpaolo che “il tempo permette di sfruttare il meccanismo della capitalizzazione composta” per chi ha “l’obiettivo di accumulare un capitale per la pensione”; e giù con esempi addirittura di “un investimento che rende il 5% all’anno” per trent’anni, furbescamente omettendo ogni ragionevole ipotesi di tassi nulli o negativi. L’inserto L’Economia del Corriere della Sera del 16-7-2018 scrive in grassetto addirittura che “le statistiche storiche mostrano gli effetti davvero importanti degli interessi composti”. Insomma, cari risparmiatori, fidatevi, investite fiduciosi e il tempo lavorerà per voi.

Dalle e-mail che ricevo, sono discorsi che fanno presa. Peccato che siano infondati, se non peggio. Fake news, per chi ama gli americanismi inutili. Esiste infatti la matematica finanziaria, la matematica attuariale, la fisica matematica ecc. ma anche la matematica dell’imbroglio.

Non ci sono investimenti che per decenni abbiano reso il 5% l’anno o che renderanno il 5% l’anno o altra percentuale. Gli andamenti sono irregolari: a volte salgono, a volte scendono, a volte traccheggiano. Non solo in pratica ma anche in teoria, bisogna andare oltre la formula dell’interesse composto. Essa funziona perfettamente solo per illudere i clienti, porta a porta o sportello a sportello. Altre sono le leggi matematiche per descrivere l’evoluzione di un investimento. Tecnicamente sono dette leggi finanziarie a due o tre variabili, per chi volesse approfondire l’argomento.

Parlare in termini di rendimenti annualizzati per investimenti passati è una semplificazione e spesso anche una forzatura. Presentare il regime del rendimento composto come un meccanismo matematico a vantaggio dei risparmiatori, per convincerli ad affrettarsi a investire, è un imbroglio. Con questi chiari di luna è sensatissimo tenere soldi liquidi su conti e libretti non vincolati o, meglio ancora, in contanti.

 

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