Coronavirus, il 65% delle pmi italiane con rating da BBB a B rischia il downgrade

Modefinance ha effettuato un’analisi su un campione rappresentativo di 187 mila pmi italiane con un fatturato compreso tra 2 e 50 milioni di euro.

Gli effetti negatividel coronavirus sull’economia mettono a rischio soprattutto le imprese italiane con rating di sotto dell’investment grade compreso tra B e BBB, cioé ben il 65% delle pmi italiane. Con tutti i problemi del caso  nei rapporti con le banche.

Lo ha stimato Modefinance, la prima agenzia di rating fintech d’Europa e partecipata da Corvallis. Modefinance ha effettuato un’analisi su un campione rappresentativo di 187 mila pmi italiane con un fatturato compreso tra 2 e 50 milioni di euro, attraverso For-ST, uno strumento di simulazione progettato per elaborare proiezioni dell’andamento del bilancio e simulazioni di scenari di stress testing all’interno della piattaforma di Rating-as-a-Service (si veda qui il comunicato stampa).

impatto su prob default

Tornando alla simulazione, Modefinance ha elaborato due scenari: uno moderatamente positivo, con una contrazione del fatturato del 4% per tutti i settori nell’arco di un anno;  uno moderatamente negativo, con un calo del fatturato medio del 10% per tutte le imprese italiane nell’arco di un anno; e uno gravemente negativo

Se le aziende con rating tripla A, sono in grado di superare con disinvoltura anche lo scenario più negativo, in cui si ipotizza un calo del fatturato di almeno il 10%, per tutti gli altri rating le probabilità di default sembrano destinate ad aumentare e le aziende più colpite sono appunto quelle con rating da BBB in giù, con il 18% che ha rating tripla B, il 23,86% che ha rating BB e il 22,45% che ha rating B.

rating

Le classi con rating medio sono quelle, dunque, da guardare con maggior attenzione. Mentre agli estremi, da un lato, i rating A mostrano uno scostamento meno rilevante rispetto al livello attuale in entrambi gli scenari; dall’altro lato, sulle imprese che già presentano un basso merito creditizio (e di conseguenza un’alta probabilità di default in partenza) l’aumento della probabilità di default che pure è rilevante (per l’ultimo gradino della scala di merito creditizio le probabilità di defffault passano da circa il 30% a quasi il 100%, dato che si riferisce alla classe D, che vale lo 0,39% del campione) ugualmente non modifica il livello di rischiosità della categoria.

Per le società con rating medio si assiste, invece, a un passaggio verso una classe inferiore anche nello scenario moderatamente negativo. Le aziende con rating B, in questo caso, aumentano la propria probabilità di default al 2,14%, che è simile al 2,38% attuale di una pmi con rating CCC; nello scenario gravemente negativo le probabilità di default aumentano invece al 3,29%. Si tratta di un dato tutt’altro che banale che, di fatto, trasforma società con merito di credito equilibrato in junk. Ed è un tema rilevante per l’economia perché diventano molte di più in termini assoluti le aziende a rischio fallimento e cruciale per le banche nel momento in cui si ritrovano in portafoglio un debito che da solvibile entra in area non performing

Ciò significa che una società con merito di credito equilibrato si trasforma in junk. In ogni caso, l’impatto del coronavirus sull’economia italiana dipenderà sia dalla durata dell’emergenza, sia dall’estensione delle misure di contenimento, che limitano fortemente le attività commerciali. Non potendo attualmente prevedere la durata dell’emergenza, gli scenari si basano sulla durata delle attuali misure (quindi fino al 3 aprile) e il calo del fatturato è ipotizzato sull’arco di tempo di un anno.

Fondata da Valentino Pediroda e Mattia Ciprian, Modefinance è uno spin-off dell’Università di Trieste, nato nel 2009 in Area Science Park, e partecipato dal dicembre 2015 al 43% dal gruppo Corvallis, che ha investito 1,3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).  Nel luglio 2019 Modefinance e la fintech inglese cofondata da Edward Altman (l’economista statunitense inventore del noto Z-ScoreWiserfunding hanno lanciato il primo rating fintech per le pmi europee certificato a livello globale (si veda altro articolo di BeBeez).

Modefinance nel dicembre 2019 ha siglato una partnership con Alternative Capital Partners sgr (Acp sgr), il primo gestore di investimenti alternativi illiquidi tematici che applica i criteri cosiddetti ESG. Modefinance fornisce alla sgr in esclusiva una applicazione personalizzata per il credit scoring (MORE by Oplon), in grado di svolgere un’analisi digitale del rischio più rapida, amplia ed aggiornata di quella tradizionale, che peserà le diverse variabili di rischio di ciascun potenziale investimento fornendo un punteggio  puntuale e successivo monitoraggio real-time degli investimenti. Inoltre, la partnership consentirà di sviluppare in via esclusiva un sistema di risk rating & pricing integrato con algoritmi proprietari di Acp sgr, in grado di valutare e quantificare preventivamente i vari fattori di rischio di natura finanziaria, operativa ed ESG, tramite una propria metodologia di ESG scoring.

Fonte: bebeez 

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